Laura Biagiotti

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Laura Biagiotti (2011)

Laura Biagiotti (Roma, 4 agosto 1943Roma, 26 maggio 2017) è stata una stilista italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Firmò, ancora giovanissima, la sua collezione di prêt-à-porter per Schuberth nel 1966. Collaborò successivamente con altri famosi creatori di moda come Roberto Capucci e Rocco Barocco. Nel 1972, dopo aver fondato l'omonima casa di moda, presentò, a Firenze, la sua prima collezione personale e si impose all'attenzione della stampa e dei compratori di moda per il suo stile straordinariamente femminile. La sua fama rimase legata soprattutto al suo "abito bambola" dalla linea ampia e alle sue creazioni, quasi danzanti attorno al corpo. Dal 1980 viveva al Castello di Marco Simone di Guidonia vicino a Roma, un monumento nazionale dell'XI secolo da lei fatto restaurare insieme al marito Gianni Cigna, deceduto nell'agosto del 1996; dal matrimonio nacque nel 1978 la figlia Lavinia, sua erede nel campo della moda. Importante la sua collezione di arte futurista in particolar modo di opere dell'artista Giacomo Balla e che ha portato alla creazione della "Fondazione Biagiotti Cigna". Morì all'ospedale Sant'Andrea di Roma il 26 maggio 2017 per le conseguenze di un arresto cardiaco che l'aveva colpita due giorni prima.[1]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Sfilate storiche[modifica | modifica wikitesto]

  • 25 aprile 1988: a Pechino 30 modelle cinesi indossano le più significative creazioni di Laura Biagiotti (prima stilista italiana ad aver sfilato in Cina).
  • 5 febbraio 1995: Laura Biagiotti è la prima stilista italiana a sfilare a Mosca, al Cremlino, nella vecchia sede del PCUS.
  • 1997: invitata da Suzanne Mubarak, moglie del Presidente egiziano, la stilista italiana sfila al Cairo, a favore di un'iniziativa della Croce rossa locale.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere del lavoro - nastrino per uniforme ordinaria
«"Figlia d'arte, contemporaneamente agli studi universitari in archeologia cristiana, segue il lavoro della madre Della titolare di un atelier di alta moda a Roma attorno agli anni '60, promuovendo attività di export in particolare con gli Stati Uniti e la Germania. Nel 1972 la prima collezione di pret-a-porter con la quale si impone subito per quelle caratteristiche che resteranno costanti in tutte le sue successive realizzazioni: la cultura e la ricerca che mette in ogni sua creazione, la scelta dei tessuti, la qualità delle lavorazioni e soprattutto la segnata femminilità del suo stile. Per il recupero alla moda dei materiali pregiati il New York Time la insignisce del gratificante titolo di "Queen of Cashmere". Oggi il marchio "Laura Biagiotti", costruito in 30 anni di attività con il marito Dr. Gianni Cigna, significa: una collezione di pret-a-porter due volte l'anno e una serie di licenze che comprendono occhiali, foulards, cravatte, scarpe, bijoux, borse, collezioni per uomo, per bambini e teen-agers. Alla lista delle licenze di prodotti legati alla moda, si aggiungono le collezioni di maioliche d'arte ed importanti creazioni nel settore del profumo e della cosmesi. Il suo profumo Roma, dedicato alla Città Eterna, è distribuito nel mondo nel 1994 in oltre 30 milioni di flaconi Le oltre 30 licenze in Italia e all'estero sviluppano un fatturato globale, nel 1993, di oltre 250 milioni di dollari. Le vetrine di Laura Biagiotti si affacciano nel cuore delle grandi metropoli di tutto il mondo: Roma, Milano, Venezia, Berlino, Parigi Mosca. New York, Pechino, Bangkok Seoul, Tokyo. Nel maggio 1993 Laura Biagiotti riceve, a Pechino, il premio "Marco Polo" per essere stata la prima stilista a portare i Made in Italy Repubblica Popolare Cinese e il 4 dicembre del 1992, a New York, viene nominata "Donna dell'anno" per aver contribuito al prestigio dell'immagine della Moda Italiana nel mondo. A febbraio del 1995, per la prima volta, apre le porte del Palazzo del Cremlino presentando un grande spettacolo di moda e cultura a Mosca. Tra le attività collaterali alla moda, Laura Biagiotti restaura agli inizi degli anni '80, il Castello di Marco Simone che, per la notevole rilevanza artistica, è monumento nazionale e costituisce oggi la prestigiosa sede delle attività Biagiotti. Attorno al castello nella campagna romana realizza, agli inizi degli anni '90, il complesso sportivo "Marco Simone Golf Club" del quale è Presidente.»
— 1995[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rory Cappelli, Anna Rita Cillis e Alessandra Paolini, È morta la stilista Laura Biagiotti, la stilista italiana nota in tutto il mondo, in la Repubblica, 26 maggio 2017. URL consultato il 26 maggio 2017.
  2. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

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