Laticauda (pecora)
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Laticauda | |
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Specie | ![]() |
Altri nomi | Barbaresca campana, Bastarda arianese, Beneventana, Casalinga, Casereccia, Coda chiatta, Nostrana |
Localizzazione | |
Zona di origine | Meticciamenti tra la Barbaresca del Nord-Africa e la pecora dell'Appennino Campano[1] |
Diffusione | circa 3.000 capi in provincia di Avellino, Benevento e Caserta |
Aspetto | |
Altezza | 71 cm (femmina) - 82 cm (maschio) cm |
Peso | 69 kg (femmina) - 95 kg (maschio) kg |
Vello | bianco, poco serrato |
Allevamento | |
Utilizzo | da latte, con un’elevata attitudine alla caseificazione (Pecorino di laticauda, Carmasciano), in misura minore da carne |
La pecora laticauda, letteralmente "Pecora dalla coda larga", è una razza ovina presente sull'Appennino campano.
Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]
Presente sull'Appennino campano, nelle province di Avellino, Benevento e Caserta.
Diffusione[modifica | modifica wikitesto]
Circa 50.000 capi, allevata in piccoli greggi che generalmente non superano i 20 capi (allevamento di tipo poderale-familiare).
Caratteristiche produttive[modifica | modifica wikitesto]
L'attitudine produttiva è quella da latte, con caseificazione (pecorino di laticauda, Carmasciano).
Aspetto[modifica | modifica wikitesto]
Taglia medio-grande, con altezze al garrese mediamente di 71–82 cm, rispettivamente, per femmine e maschi, e pesi mediamente di 69–95 kg, rispettivamente, per femmine e maschi. La testa è pesante e senza corna, orecchie grandi e collo lungo. Il tronco è lungo e largo, il torace alto e profondo, ha arti lunghi e coda grassa.
Note[modifica | modifica wikitesto]
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Ovini - agraria.org, su agraria.org.
- La pecora laticauda, su lucianopignataro.it.
- Il Carmasciano: primi passi verso la Dop, su corrieredelmezzogiorno.corriere.it.