Lalli (cantante)

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Lalli
Lalli in concerto a Torino nel 2016
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereIndie rock
Musica d'autore
Punk rock
Periodo di attività musicale1977 – in attività
GruppiFranti, Howth Castle, Environs
Album pubblicati4 (da solista)

Lalli, pseudonimo di Marinella Ollino (Asti, 18 agosto 1956), è una cantautrice italiana.

Astigiana d'origine ma torinese d'adozione,[1] non molto nota al grande pubblico, è considerata dalla critica una delle migliori voci della scena rock alternativa italiana.[2]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Coi Franti[modifica | modifica wikitesto]

Calca le scene fin dalla seconda metà degli anni '70 come voce del gruppo torinese dei Franti in cui militano anche Stefano Giaccone, Marco Ciari, Massimo d'Ambrosio e Vanni Picciuolo. Anche se apparentemente misconosciuti, i Franti costituiscono il seminale punto di partenza del movimento dark-punk anarchico italiano. Precursori del movimento del no-copyright, da loro definito "una legge fascista che limita la diffusione delle idee", hanno autoprodotto i loro dischi incitandone la libera distribuzione. Lalli è fin quasi dall'inizio la voce del progetto Franti ed oggi porta avanti con indiscutibile coerenza il prosieguo di quel filo iniziato trent'anni fa.

Prime collaborazioni e l'inizio dell'attività solista[modifica | modifica wikitesto]

Dopo lo scioglimento dei Franti, Lalli ha dato vita assieme a Stefano Giaccone, a numerosi progetti tra i quali vale la pena ricordare gli Environs, Orsi Lucille, Howth Castle[3], Ishi oltre alla riunione dei Franti, nel 1991, per incidere le canzoni del gruppo-progetto collaterale Il lungo addio.

Per l'esordio solista bisogna però aspettare il 1998 quanto incide un album - Tempo di vento - prodotto da Mario Congiu e pubblicato dalle edizioni Il manifesto, che ottiene un buon successo di pubblico e di critica; è infatti considerato da Rockerilla il miglior disco di rock italiano del 1998, mentre Il Mucchio Selvaggio le assegna il Premio Fuori dal Mucchio come miglior disco d'esordio italiano.

Nel 1999, sempre con la produzione di Congiu, è la volta di un mini cd intitolato Tra le dune di qui. Cinque canzoni che le fruttano il Premio speciale della Giuria nella quinta Edizione del Concorso nazionale di musica d'autore Piero Ciampi.

Gli anni 2000[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2000, insieme al chitarrista Pietro Salizzoni scrive un nuovo brano, Testastorta, per la colonna sonora del film Preferisco il rumore del mare diretto da Mimmo Calopresti.

Nel frattempo, Lalli è interprete, assieme al chitarrista argentino Miguel Angel Acosta, di uno spettacolo tributo alla musica sudamericana, intitolato Vengo a ofrecer mi corazón.

Nel 2002, sempre per le edizioni Il manifesto esce il suo terzo lavoro: All'improvviso, nella mia stanza che contiene anche il brano Testastorta. L'album è scritto a quattro mani con Pietro Salizzoni che, insieme a Carlo Ubaldo Rossi, ne è anche produttore. Anche questo lavoro è stato valutato ottimamente dalla critica, come Gabriele Ferraris de La Stampa che l'ha definito un capolavoro.[2]

Partecipa nel 2003 all'album tributo a Fabrizio De André Mille papaveri rossi, interpretando Ave Maria incisa dal cantautore genovese nell'album La buona novella. Nel 2004 è la volta di una collaborazione di prestigio. Lalli è infatti - insieme a Nada, Marina Parente e Fiamma - una delle voci soliste dell'apprezzato primo album dell'ex chitarrista dei CCCP - Fedeli alla linea e dei Consorzio Suonatori Indipendenti, Massimo Zamboni: Sorella sconfitta. Bisogna però aspettare il 2006 per trovare un nuovo lavoro a suo nome: Èlìa che non è solo il titolo dell'album ma quello di un progetto artistico di Lalli e di Pietro Salizzoni (che non a caso firma l'album) che coinvolge anche una serie di musicisti (Stefano Risso, Matteo Castellan, Donato Stolfi) che avevano già collaborato alla realizzazione del precedente All'improvviso, nella mia stanza.[4]

Nel 2004 ha esordito come attrice nel film Nemmeno il destino di Daniele Gaglianone, interpretando la parte di Adele, la madre malata di mente di Alessandro.

Nel 2006 ha partecipato alla riunione dei Franti per due concerti in occasione dell'uscita della raccolta completa delle loro registrazioni.

Nel 2012 pubblica sempre con Pietro Salizzoni il secondo lavoro del progetto Elìa, l'album dal vivo Elìa in concerto[5]

Nel 2016 inizia la collaborazione con Stefano Risso, pubblicando l'album Un tempo, appena, la cui copertina viene disegnata dalla fumettista Lorena Canottiere[6]. Tale collaborazione prosegue e porta a Qui, uscito nel 2023 (ancora con una copertina disegnata da Lorena Canottiere).

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Da solista[modifica | modifica wikitesto]

Con i Franti[modifica | modifica wikitesto]

Con gli Elìa[modifica | modifica wikitesto]

  • 2006 – Èlìa
  • 2012 – Elìa in concerto

Collaborazioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lalli - lavocedelledonne.it
  2. ^ a b Lalli su Bielle.org - La Brigata Lolli<, su bielle.org. URL consultato il 2 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2013).
  3. ^ Federico Guglielmi, Rock (non in) italiano: 50 album fondamentali, in Mucchio Extra, Stemax Coop, #38 estate 2012.
  4. ^ La Brigata Lolli, su bielle.org. URL consultato il 15 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2012).
  5. ^ La Brigata Lolli, su bielle.org. URL consultato il 15 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2012).
  6. ^ 13.silentes.it, http://13.silentes.it/private_sounds/sps1722_lalli_risso_un_tempo.htm. URL consultato il 16 giugno 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Arturo Compagnoni, Le guide pratiche di Rumore - Italia 90. Gli anni della musica alternativa, Pavia, Apache Edizioni, 2005.
  • Livia Satriano, Gli altri ottanta. Racconti dalla galassia post-punk italiana, Agenzia X, 2014, ISBN 978-88-95029-99-3.

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