Lago di Cancano II

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Bacino di Cancano
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lombardia
Provincia  Sondrio
Coordinate46°31′41.08″N 10°17′58.43″E / 46.528077°N 10.299565°E46.528077; 10.299565
Altitudine1902 m s.l.m.
Dimensioni
Volume0,123 km³
Idrografia
Immissari principaliAdda, canali Spöl, Gavia-Forni-Braulio, Viola Bormina
Emissari principaliAdda
Mappa di localizzazione: Italia
Bacino di Cancano
Bacino di Cancano

Il lago di Cancano II ("Cancano secondo") è un bacino idrico artificiale contiguo al lago di San Giacomo, di proprietà della A2A S.p.A., sito nella valle di Fraele nel comune di Valdidentro, non lontano da Bormio, rinomata località turistica della Valtellina in provincia di Sondrio.

Questo invaso è alimentato, nel complesso, dalle acque del fiume Adda, che nasce non lontano dai due bacini sul monte Ferro, nonché dalle portate del canale dello Spöl, del canale Gavia-Forni-Braulio e del nuovo canale Viola Bormina. La portata complessiva dell'invaso Cancano II e di San Giacomo è di 187 milioni di metri cubi di acqua: essi alimentano la centrale idroelettrica di Premadio, sita anch'essa nel comune di Valdidentro.

Caratteristiche tecniche

Il Lago di Cancano II in autunno
La diga in fase di costruzione
Il bacino in fase di riempimento

La diga di Cancano II ha una capacità di 123 milioni di metri cubi d'acqua e la sua quota di coronamento è collocata a 1902 metri sul livello del mare. Il suo bacino è alimentato dalle acque provenienti dall'invaso confinante e da nuovo canale Viola.

La diga è di tipo ad arco gravità ed ha un'altezza massima di 136 metri. La lunghezza del coronamento è di 381,367 metri.

Storia

La diga di Cancano I (o diga di Fraele) venne completata nel 1933, a seguito dei lavori intrapresi a partire dal 1925, nella val di Fraele. Essa fu del tipo ad arco-gravità, e avrebbe dovuto creare un enorme bacino di oltre 20 milioni di metri cubi d'acqua, che avrebbe dovuto alimentare la piccola centrale elettrica di Fraele. Questo piccolo invaso si rivelò però insufficiente e venne sostituito dalla nuova diga di San Giacomo, costruita più a monte.

A seguito della crescente domanda di elettricità l'Azienda Elettrica Municipale di Milano decise di realizzare una nuova diga. I lavori cominciarono nel 1953 e terminarono tre anni dopo nel 1956, serrando la valle a quota 1900 metri sul livello del mare attraverso la costruzione di uno sbarramento con la modalità dell'arco a gravità, già utilizzato per la vecchia diga di Cancano I.

L'allagamento del bacino comportò la sommersione della vecchia centrale elettrica alimentata dalle acque provenienti dal bacino di San Giacomo e la sommersione della vecchia diga di Cancano I. Queste due opere sono tuttora visibili quando la diga di Cancano II è vuota.

Bibliografia

  • Giulio De Marchi, Sull'onda di piena che seguirebbe al crollo della diga di Cancano : prove su modello per il tronco fluviale dalla diga a Ponte Cepina: calcolo per il tronco da Ponte Cepina a Tirano, Milano, Società editrice riviste industrie elettriche, 1945.
  • Azienda elettrica municipale (a cura di), Notizie sulla costruzione della nuova diga di Cancano, Milano, A.E.M., 1959.
  • Felice Contessini, Guido Oberti, La nuova diga di Cancano ad arco gravita per costruzione in due tempi, in L'Energia Elettrica, vol. 36, Milano, A.E.M., 1959.

Voci correlate

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