Labdaco di Siracusa

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Labdaco di Siracusa (III secolo a.C. – ...) è stato un cuoco siceliota.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

«Famose, come è noto ne' tempi antichi, e celebrate furono in ogni parte la cucina di Sicilia, la nostra mensa, e le nostre vivande. Gli stranieri venivano tra noi ad apprender l'arte di condire i cibi, e il nostro Labdaco fu il maestro de' cucinieri i più rinomati della Grecia: anzi da Sicilia quasi per moda e segno di grandezza chiamavano i loro cuochi i personaggi più ricchi tra i Greci...»

Labdaco fu un noto e famoso cuoco vissuto nell'epoca Siceliota, nella città di Syrakousai.

In alcuni testi è citato con il nome di Sicano Labdaco[2], lasciando forse intravedere una qualche origine sicana di tale personaggio. Ma non trovando ulteriori testimonianze o approfondimenti che possano chiarire il luogo e la sua origine, viene quindi dichiarato come siracusano; così come risulta in altri testi dove viene menzionata una sua origine siceliota (greco-autoctona) e dove viene ricordato come "Labdaco di Siracusa".

Egli divenne critico culinario e titolare della prima scuola di cucina occidentale[3]

«nascono così scuole e libri di alimentazione umana e gastronomia. In Sicilia, non a caso al centro del Mediterraneo, il luogo più raffinato e “internazionale” dell’epoca, nascono Terpsione e Labdaco di Siracusa, che fondano rispettivamente un’accademia sull’arte di servire gli ospiti e la prima scuola di cucina [...]»

Labdaco, insieme a Terpsione di Siracusa, divenne uno dei punti di riferimento culinario di quell'epoca. Inoltre fu un seguitore della filosofia culinaria di Archestrato di Gela, noto critico e scrittore di cucina vissuto un secolo prima di Labdaco, e come il suo maestro, criticò il modo dei siracusani di cucinare il pesce, così come ci informa lo storico e fisico Domenico Scinà nella sua opera di traduzione "Frammenti della Gastronomia (Hadypatheia)" scritto originario di Archestrato:

«Sofone e Damosseno, uno di Acarnania, e l’altro di Rodi, furono scolari del nostro Labdaco che avea già adottato i precetti di Archestrato, ed ambidue rigettarono gl’imbratti di cacio, di silfio, di coriandro, e d’altri simili antichissimi condimenti, che erano in uso, come essi dicono presso il comico Antippo, nell’età di Saturno. Il cuoco vantatore presso il comico Sotade, si fa pregio d’apparecchiare il pesce amia alla maniera di Archestrato, il quale con poco rigamo, e involto in foglie di fico, vuole che semplicemente si cuocesse sotto il cener caldo.»

In questo suo scritto, Scinà ci informa anche che Labdaco ebbe come suoi allievi altri due cuochi che si chiamavano Sofone di Acarnania e Damosseno di Rodi; versione che dunque conferma ciò che si diceva a quel tempo della fama prestigiosa raggiunta dalle scuole di cucina della polis siracusana, al punto che Labdaco ebbe cuochi che da lui volevano apprendere l'arte del saper cucinare, nonostante non provenissero dalla Sicilia ma bensì dalla Grecia continentale e dalle sue isole.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Parnaso straniero: Greci, Volume 6, pag. 6
  2. ^ Viene così citato nel libro di Tommaso Garzoni, La piazza universale di tutte le professioni del mondo, scritto nel 1638.
  3. ^ Vi sono diverse fonti che attribuiscono a Labdaco la fondazione in Siracusa della prima scuola di cucina occidentale. Per approfondire si vedano gli articoli e i documenti: La cucina più antica del mondo; Organo Ufficiale dell'Associazione Medici Diabetologi - Convegno 2002
  4. ^ Articolo scritto dalla dottoressa Loredana Retta e dal dottor Mariano Agrusta

Bibliografia di riferimento[modifica | modifica wikitesto]

  • Archestratus (Gelous), Domenico Scinà, I frammenti della gastronomia, Reale Stamp., 1823
  • Giornale di scienze, letteratura ed arti per la Sicilia, 1827
  • Cesare Cantù, Storia universale di Cesare Cantù: Document archaeologia e Belle Arti cronologia, Unione Tipografico-Editrice, 1884
  • Tomaso Garzoni, Opere, F. Rossi, 1972
  • Vito Teti, Mangiare meridiano: culture alimentari del Mediterraneo, Abramo, 2002
  • Fausto Cantarelli, I tempi alimentari del Mediterraneo: cultura ed economia nella storia alimentare dell'uomo, Volume 1, editore: FrancoAngeli, 2005
  • Franco Maria Ricci, Enciclopedia della Sicilia, Ricci, 2006

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]