La regina dei dannati

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Disambiguazione – Se stai cercando il film omonimo, vedi La regina dei dannati (film).
La regina dei dannati
Titolo originaleThe Queen of the Damned
AutoreAnne Rice
1ª ed. originale1988
Genereromanzo
Sottogenerefantasy
Lingua originaleinglese
AmbientazioneMondo di Anne Rice
SerieCronache dei vampiri
Preceduto daScelti dalle tenebre
Seguito daIl ladro di corpi

La regina dei dannati (titolo originale The Queen of the Damned), pubblicato nel 1988 è il terzo libro delle Cronache dei vampiri di Anne Rice. La narrazione è affidata ancora una volta al vampiro Lestat.

Dalla storia è stato tratto anche un film omonimo.

Trama completa[modifica | modifica wikitesto]

La prima parte del libro segue le tracce di diverse persone durante un preciso arco temporale. Si è introdotti a vari nuovi mortali e vampiri che diventeranno parte del cosiddetto "Coven of the Articulate": Pandora, Jesse, Maharet, Khayman ed Eric (David Talbot, un membro della congrega, non è ancora diventato vampiro in questo libro). Si notano diversi personaggi dai libri precedenti: Armand, Daniel (il "ragazzo reporter" di Intervista col Vampiro), Marius, Louis, Gabrielle e Santino. Ognuno dei sei capitoli della prima parte narra la storia di un personaggio differente o di un differente gruppo di persone. Come filo conduttore fra i capitoli ci sono una serie di sogni riguardo due sorelle gemelle, probabilmente streghe, dai capelli rossi che vivevano in tempi antichi, e la notizia che un potente essere sta uccidendo tutti i vampiri nel mondo.

Prima parte[modifica | modifica wikitesto]

Pandora e Santino si dirigono a salvare Marius, che li ha chiamati telepaticamente per provare ad avvertire gli altri di un grande e imminente pericolo. Non appena arrivano nella sua abitazione nel distante nord, lo ritrovano sepolto nel ghiaccio. Apprendono che Akasha, la Regina dei Dannati del titolo, è stata risvegliata dalla musica di Lestat. Ella ha assorbito suo marito Enkil e ha elaborato un piano per comandare il mondo dei mortali. È stata Akasha a uccidere gli altri vampiri, tentando di ridurre gli immortali a un piccolo numero di vampiri totalmente fedeli a lei.

Seconda parte[modifica | modifica wikitesto]

Al concerto di Lestat Jesse viene ferita a morte e viene portata al complesso di Sonoma di Maharet, dove per salvarla viene trasformata in vampiro e dove il resto dei vampiri presenti nella prima parte del libro si radunano. Gli unici a non presentarsi sono Akasha e Lestat. Lei lo ha rapito e portato in un vorticoso giro del mondo, incitando le donne a sollevarsi e a uccidere gli uomini che le hanno oppresse e tentando di convincerlo a divenire il suo consorte.

Terza parte[modifica | modifica wikitesto]

Nella casa di Maharet a Sonoma, nel mezzo di una foresta gigantesca, Maharet narra a Pandora, Santino, Armand, Daniel, Louis e Gabrielle la storia di Akasha e delle due gemelle dai capelli rossi, che sono in effetti Maharet e sua sorella, Mekare. Sono presenti anche Mael e Khayman, che però conoscono già la storia.

Quarta parte[modifica | modifica wikitesto]

Akasha fronteggia il gruppo di vampiri nell'abitazione di Maharet. Qui lei espone i suoi piani e offre al gruppo di vampiri una chance per essere i suoi "angeli" nel suo Nuovo Mondo. Se si rifiuteranno, lei minaccia di ucciderli. Gli altri però affermano di non volersi associare, che il suo piano è un utopia, che non potrà mai tradursi nel mondo reale. Prima che lei possa mettere in pratica la minaccia di morte, Mekare irrompe e la uccide, quindi divora il suo cervello e il suo cuore, unico modo per salvare i rimanenti vampiri, divenendo così la nuova regina, e distruggendo Akasha una volta per tutte.

Scossi, i vampiri lasciano l'abitazione di Maharet per raggiungere "Night Island" in Florida, di proprietà di Armand, e per riprendersi. Dopo breve tempo si disperdono nuovamente, andando ciascuno per la propria strada. Alla fine del libro, Lestat porta con sé Louis per andare a trovare David Talbot. Dopo una breve visita si perdono nella notte. Un furibondo Louis e le sue arrabbiate parole riempiono Lestat di allegria.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

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