La bicicletta blu

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La bicicletta blu
Titolo originaleLa Bicyclette bleue
PaeseFrancia, Italia
Anno2000
Formatominiserie TV
Generedrammatico, storico
Puntate3
Durata90 min (a puntata)
Lingua originalefrancese
Crediti
RegiaThierry Binisti
Soggettodal romanzo La Bicyclette bleue di Régine Deforges
Interpreti e personaggi
Doppiatori e personaggi
MusicheMichel Legrand
Casa di produzioneGetevé, France 2, France 3, Rai Fiction
Prima visione
Prima TV in italiano
Dal27 giugno 2000[1]
Al3 luglio 2000
Rete televisivaRai 2

La bicicletta blu è una miniserie franco-italiana in tre puntate, ispirata all'omonimo romanzo di Régine Deforges del 1981 e diretta da Thierry Binisti nel 2000. Le riprese si sono svolte dall'agosto al novembre 1999 tra Bordeaux e Parigi. La prima puntata è stata trasmessa in Italia su Rai 2 il 27 giugno 2000.[2] [3]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Estate 1939. Léa Delmas è una giovane ragazza bella e spensierata, che vive in una grande tenuta chiamata Montillac, vicino a Bordeaux, dove suo padre Pierre produce vini pregiati. In onore del suo diciassettesimo compleanno Léa riceve dal genitore una bicicletta di colore blu. Léa è innamorata di un vicino, Laurent, che però annuncia di voler sposare Camille. Poco dopo le nozze scoppia la seconda guerra mondiale. Léa incontra un uomo più grande, François Tavernier, avvolto da un'aura misteriosa: egli non le nasconde che vuole farne la sua amante; Lea lo disprezza, anche se si sente stranamente attratta da lui. A Parigi Léa tollera a malapena l'amicizia incondizionata mostratale da Camille, al solo scopo di mantenere un legame con Laurent. Questi, prima di arruolarsi, le fa promettere di vegliare su Camille, che ha una gravidanza a rischio. Quando inizia l'Occupazione, Léa e Camille si uniscono alle migliaia di francesi che si riversano sulle strade in fuga dalla città. Arrivano nei pressi di Montillac e Camille partorisce un figlio maschio, che viene chiamato con lo stesso nome del padre. La villa di Montillac viene occupata dai nazisti. Léa si trova così al centro di complesse situazioni: l'ansia per Laurent che è al fronte, la convivenza con Camille, la gestione della tenuta, la relazione tra la sorella Françoise e un gerarca tedesco. Léa, rancorosa nei confronti della Germania, decide di entrare nella Resistenza francese, a cui la indirizza suo zio Adrien, un domenicano. L'affascinante Tavernier entra ed esce dalla sua vita. Gli eventi precipitano e Léa si ritrova sempre più sola contro gli orrori della guerra: suo padre viene fucilato dai nazisti; Mathias, suo amico d'infanzia diventato collaborazionista, le usa violenza; Camille viene incarcerata in quanto moglie di un sovversivo. Arriva la Liberazione: Camille, nel frattempo, è rimasta uccisa, e così Adrien e Mathias. Dopo un rocambolesco viaggio fino a Parigi, Lèa riporta il figlio di Camille a Laurent, nei confronti del quale l'antica infatuazione si è ormai spenta. Insieme a sua sorella Françoise ritorna a Montillac, per la vendita della proprietà. La casa è deserta, in stato di abbandono, ma carica di memorie. In giardino, ad attendere Léa, c'è Tavernier, che ha riacquistato la villa per amore della donna.

Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]

Le musiche sono state composte da Michel Legrand e durante i titoli di coda è presente il brano La Chanson de Léa interpretato da Liane Foly.[4]

Filmografia associata[modifica | modifica wikitesto]

La storia presenta diverse analogie con Via col vento di Victor Fleming (1939).[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Una fiction per Laetitia Casta: è la protagonista de «La bicicletta blu», su Raidue dal 27, in La Nuova Sardegna, 15 giugno 2000. URL consultato il 18 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2022).
  2. ^ Rai: Laetitita Casta in “La bicicletta blu”, in Adnkronos, 14 giugno 2000. URL consultato il 14 ottobre 2020.
  3. ^ Vola su una bicicletta blu la bella Leatitia Casta, in la Repubblica (quotidiano), 15 agosto 2001. URL consultato il 18 luglio 2022.
  4. ^ radioswisspop.ch, https://www.radioswisspop.ch/de/musikdatenbank/musiker/35209f708ba9062351109abb7e463bac5c4bb/biography. URL consultato il 18 luglio 2022.
  5. ^ La Casta nel film che ricorda “Via col vento”, in La Stampa, 15 giugno 2000, p. 26. URL consultato il 18 luglio 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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