La Cucina Italiana
La Cucina Italiana | |
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Stato | ![]() |
Lingua | italiano |
Periodicità | mensile |
Genere | gastronomia |
Formato | lenzuolo, poi rivista |
Fondatore | Umberto Notari |
Fondazione | 15 dicembre 1929 |
Sede | Milano |
Editore | Condé Nast |
Tiratura | 72.676[1] (2019) |
Diffusione cartacea | 39.105[1] (2019) |
Record vendite | 93.508[1] (2003) |
Direttore | Maddalena Fossati |
Sito web | www.lacucinaitaliana.it/ e www.lacucinaitaliana.com |
La Cucina Italiana è un mensile italiano di gastronomia e cultura alimentare.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Edita a Milano il 15 dicembre 1929 per iniziativa del giornalista e letterato Umberto Notari, su suggerimento della moglie Delia Pavoni che la dirigerà fino alla morte (1935), la rivista nasce innanzi tutto con lo scopo di valorizzare e divulgare le ricette tradizionali dell'arte culinaria italiana, come chiaramente esplicitato dal titolo. Nello stesso tempo, però, vengono anche incoraggiati cambiamenti dietetici nell'alimentazione popolare proponendo soluzioni gastronomiche molto innovative ed economiche, in linea con il regime del tempo. In ogni numero del mensile compaiono decine di ricette, proposte per la tavola, regole di galateo vecchie e nuove, il tutto impreziosito dalle ricette personali di artisti e scrittori "condite" con racconti e poesie.
La Cucina Italiana interrompe le pubblicazioni nel 1943, ma torna in edicola nel 1952 edita dalle tre sorelle Gosetti (Guglielmina, Anna, Fernanda) e nel 1986 viene acquistata dalla Editrice Quadratum. A dirigerla dal gennaio 1981 è Paola Ricas che, dal 2001, affianca alla rivista vera e propria le pubblicazioni a carattere monografico degli "Speciali de la Cucina Italiana" e, dal novembre 2002, porta in libreria il marchio "La Cucina Italiana" con volumi e ricettari pubblicati dalle Edizioni Piemme[2]. Nel febbraio 2006 la direzione del mensile è assunta da Patrizia Caglioni, sostituita poi da Paolo Cavaglione nel 2011 e da Paolo Paci nel 2012; nello stesso anno ne diventa brand director Anna Prandoni, che assume poi la direzione della rivista nel marzo del 2013.
Già nel 1997 era stato attivato il relativo sito internet. Da luglio 2007 la Quadratum Publishing Usa, con sede a New York, si occupa di produrre e distribuire La Cucina Italiana in lingua inglese per il mercato americano e canadese[3]. L'edizione americana si aggiunge a quelle già esistenti in lingua fiamminga, tedesca, ceca e, dal 2008, turca.
Nel 2014 viene acquisita dalla casa editrice americana Condé Nast.
Dopo la direzione di Ettore Mocchetti e Maria Vittoria Dalla Cia, Maddalena Fossati Dondero prende la guida del brand (magazine e sito) il primo settembre 2017. Nell'ottobre 2019 la testata ritorna negli Stati Uniti d'America con un'edizione in inglese trimestrale e il sito lacucinaitaliana.com[4].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c Ricerca Dati Media Periodo, su Accertamenti diffusione stampa. URL consultato il 21 gennaio 2021.
- ^ Cucina Italiana, su web.archive.org, 11 maggio 2006. URL consultato il 20 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2006).
- ^ La storia, fatti e cifre, su Editrice Quadratum. URL consultato il 20 gennaio 2021.
- ^ La Cucina italiana diventa internazionale, su Prima Comunicazione, 1º aprile 2019. URL consultato il 20 gennaio 2021.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su lacucinaitaliana.it.
- (EN) Sito ufficiale, su lacucinaitaliana.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 4247149068367265730002 · WorldCat Identities (EN) viaf-4247149068367265730002 |
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