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L'uomo invisibile (film 1933)

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L'uomo invisibile
Manifesto del film
Titolo originaleThe Invisible Man
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1933
Durata71 min
Dati tecniciB/N
Genereorrore, thriller, fantascienza
RegiaJames Whale
SoggettoH. G. Wells (romanzo)
SceneggiaturaR. C. Sherriff
ProduttoreCarl Laemmle Jr.
Casa di produzioneUniversal Pictures
Distribuzione in italianoUniversal (1935)
FotografiaArthur Edeson
MontaggioTed J. Kent
Effetti specialiJohn P. Fulton
MusicheHeinz Roemheld
ScenografiaCharles D. Hall
TruccoJack P. Pierce
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Ridoppiaggio

L'uomo invisibile (The Invisible Man) è un film del 1933 diretto da James Whale, tratto dall'omonimo romanzo fantascientifico di H.G. Wells.

Prodotto dalla Universal Pictures, è considerato uno dei grandi film del ciclo dei "Mostri della Universal" degli anni trenta; diede origine a vari seguiti e molti altri film trassero spunto dal personaggio.

Narra di uno scienziato che, esaltato dalla scoperta dell'invisibilità, viene colto da manie di onnipotenza e inizia a commettere vari omicidi.

L'uomo invisibile (l'attore Claude Rains) in una scena del film

Un misterioso individuo dal volto nascosto da bende e da un paio di occhiali da sole alloggia nella locanda del villaggio di Imping, nel Sussex e chiede di rimanere solo senza essere disturbato. Nei giorni seguenti l'uomo si rinchiude nella stanza a condurre strani esperimenti e tiene un atteggiamento scontroso con i locandieri quando gli vengono serviti i pasti o gli si domanda di pagare l'affitto. La situazione presto degenera e l'uomo assale il locandiere quando questi prova a spostare le sue cose, pertanto viene richiamato un poliziotto per cacciare via l'individuo. Sotto gli sguardi increduli dei locandieri, dell'agente e di un gruppo di curiosi, l'uomo si rimuove gli occhiali e le bende rivelando di essere invisibile, si sveste completamente e fugge nella campagna.

L'individuo è il dottor Jack Griffin, un chimico che ha scoperto il segreto dell'invisibilità mentre conduceva una serie di esperimenti facendo uso di una sostanza misteriosa chiamata Monocaina. Flora, la fidanzata di Griffin e figlia del suo collega dottor Cranley, è preoccupata dalla sua assenza prolungata. Cranley e il suo assistente Kemp ispezionano il laboratorio appartenuto a Griffin trovando solo una lista di elementi chimici, ma il dottore rimane scosso nel trovarci la monocaina. Cranley spiega a Kemp che la monocaina è una sostanza ricavata da un fiore indiano che decolora completamente qualsiasi tessuto. Dopo essersi rivelata un pessimo candeggiante, gli scienziati sperimentarono la monocaina iniettandola ad un cane, che divenne completamente bianco prima di impazzire del tutto.

Di notte, Griffin ritorna dai suoi conoscenti, si intrufola nella casa di Kemp e, colto da manie di onnipotenza, lo costringe ad aiutarlo nel suo piano per conquistare il mondo sfruttando la sua invisibilità per uccidere persone importanti e innocenti per far strisciare la gente ai suoi piedi. Con l'aiuto di Kemp, Griffin ritorna alla locanda a Imping per recuperare gli appunti sui suoi ultimi esperimenti che aveva lasciato indietro quando era scappato. Prima di andarsene, Griffin nota una riunione dei carabinieri locali, condotta da un ufficiale convinto che la storia dell'uomo invisibile sia una frottola. Questo manda su tutte le furie Griffin, che fa scappare i presenti spaventandoli per poi assassinare l'ufficiale strangolandolo.

Tornato a casa esausto, Kemp telefona a Cranley per farsi aiutare, poi contatta la polizia. Quando Cranley decide di andare ad incontrare Griffin, Flora riesce a persuaderlo di accompagnarlo. In presenza di Flora, Griffin si calma e le promette di trovare una soluzione per tornare visibile. Ma quando Griffin scopre che Kemp lo ha tradito chiamando la polizia, è costretto a scappare e gli promette di ucciderlo la sera seguente alle dieci in punto. Griffin sfugge ai poliziotti e poi commette una serie di omicidi; spinge in un burrone due volontari che lo stavano cercando, causa un terribile disastro ferroviario manipolando le rotaie della stazione e rapina una banca per poi spargere i soldi per le vie della città.

Sul far della sera, la polizia escogita delle trappole nella dimora di Kemp per riuscire ad individuare e catturare Griffin, consigliando a Kemp di allontanarsi dalla propria casa per stare al sicuro. Solo quando arriva fuori città, Griffin rivela a Kemp di essersi nascosto in macchina e, dopo averlo legato, lo uccide brutalmente lasciando che l'auto precipiti in un dirupo e prenda fuoco dopo lo schianto. Poco dopo si scatena una fitta nevicata e Griffin è costretto a nascondersi nel fienile di una fattoria. Il contadino ode il russare di Griffin e la paglia che si muove sotto il suo corpo invisibile, perciò contatta la polizia. Gli agenti circondano il fienile e lo incendiano, costringendo Griffin ad uscire. Non appena gli agenti vedono le impronte dei suoi piedi sulla neve, aprono il fuoco e lo colpiscono a morte.

Condotto in un ospedale, Griffin si confida con Flora sul suo letto di morte, ammettendo di avere commesso l'errore di occuparsi di cose che l'uomo dovrebbe lasciare stare. Dopo essere spirato, il corpo di Griffin comincia a diventare visibile.

A seguito del grande successo di Dracula (1931), Richard L. Schayer e Robert Florey suggerirono alla Universal Pictures un adattamento del romanzo di H. G. Wells intitolato L'uomo invisibile, come seguito adeguato del film di Browning.[1] Sia Carl Laemmle sia Carl Laemmle Jr. optarono invece per girare un adattamento di un altro romanzo, Frankenstein o il moderno Prometeo di Mary Shelley.[2] Mentre si svolgevano le riprese di Frankenstein, la Universal acquistò i diritti del romanzo L'uomo invisibile da Wells il 22 settembre 1931, per la cifra di 10,000 dollari;[3] e lui richiese alla Universal una copia della sceneggiatura per approvarla o meno.[4] La Universal aveva acquistato anche i diritti del romanzo del 1931 di Philip Wylie The Murderer Invisible, con l'intenzione di estrarne alcuni degli elementi più raccapriccianti per incorporarli nella storia di Wells.[5]

Il primo regista ad essere proposto per il progetto fu James Whale, di cui Laemmle Jr. aveva grande stima e fiducia. Dopo l'uscita di Frankenstein, che avrebbe battuto i record al botteghino negli Stati Uniti, la Universal fece firmare un contratto d'esclusiva di cinque anni a Boris Karloff, la star del film. Il 29 dicembre 1931, il Los Angeles Record riportò la notizia che il prossimo film di Karloff sarebbe stato L'uomo invisibile. Il 28 gennaio 1932, Whale lsciò il progetto, temendo di farsi la reputazione di regista esclusivamente "horror". Ciò lasciò Karloff come unico membro del cast di un film senza né una sceneggiatura né un regista.[6]

Per rimpiazzare Whale fu scelto Robert Florey, il cui film Il dottor Miracolo era uscito nel febbraio 1932.[7] Il 9 aprile Florey redasse la prima bozza di L'uomo invisibile scritta insieme a Garrett Fort che aveva contribuito alle sceneggiature di Dracula e Frankenstein. Basata principalmente sul romanzo The Murderer Invisible di Wylie, la loro sceneggiatura includeva elementi della trama come un polpo invisibile, topi invisibili e l'esplosione della Grand Central Station. Non disposta ad aspettare che Florey elaborasse la sceneggiatura e spaventata dalle difficoltà tecniche del film, la Universal PRODUSSE invece Il castello maledetto (1932) di James Whale. Whale aveva deciso di tornare all'horror dopo il fallimento commerciale del suo precedente film The Impatient Maiden (1932). Nel giugno 1932, il produttore Sam Bischoff lasciò la Universal per fondare il proprio studio indipendente. Florey accettò l'invito di Bischoff ad unirsi a lui e lasciò anche lui la Universal.[8] Il 18 luglio con il progetto in fase di stallo, la Universal prestò Karloff alla MGM per girare La maschera di Fu Manchu (1932).

A novembre, dopo il buon successo de Il castello maledetto, Whale tornò ad essere il regista prescelto per L'uomo invisibile. John Weld fu scritturato per scrivere la sceneggiatura del film e consultò diverse bozze rifiutate, tra cui una di Laird Doyle.[9] Weld chiese una copia del romanzo di Wells alla Universal. Tuttavia, un altro nuovo scrittore fu incaricato di scrivere la sceneggiatura entro il 3 febbraio, R.C. Sherriff. Sherriff lavorò alla sceneggiatura a casa sua a Londra e ignorò la richiesta della Universal di trarre materiale da The Murderer Invisible di Wylie e dalle precedenti bozze di sceneggiature.

Mentre Sherriff stava completando il copione, il 1º giugno, svariati giornali di settore riportarono la notizia che Karloff aveva abbandonato la produzione, principalmente per motivi economici.[10] Wells approvò la sceneggiatura di Sherriff, tra cui modifiche come il fatto che il farmaco di Griffin non solo lo rendesse invisibile, ma lo portasse anche alla follia.[11] Sherriff ricordò che "[Wells] era completamente d'accordo sul fatto che un pazzo invisibile avrebbe fatto sedere la gente in sala più velocemente di un uomo sano di mente".[12] Sherriff completò il copione e tornò ad Hollywood nel luglio 1933.

James Whale sul set de L'uomo invisibile

Claude Rains impersona l'uomo invisibile (dott. Jack Griffin) e la sua faccia appare solo in una breve sequenza finale. Rains, attore teatrale britannico scovato da James Whale, pur recitando durante tutto il film senza mai far veder il suo volto, con le movenze e con la voce caratterizza alla perfezione il "mad doctor". Il film costituì il trampolino per la carriera dell'attore.[13] Per il ruolo principale era stato chiamato in precedenza Boris Karloff, che aveva rifiutato quando la Universal aveva già pronte le locandine promozionali col suo nome.[13]

L'eroina è Gloria Stuart, che 64 anni dopo sarà candidata all'Oscar per Titanic (1997).

Nel cast figurano caratteristi di notevole spessore, tra cui Una O'Connor (la governante di Olivia de Havilland ne La leggenda di Robin Hood con Errol Flynn), Henry Travers (l'angelo custode di James Stewart ne La vita è meravigliosa) e due attori che avrebbero conosciuto una lunga e fortunata carriera, John Carradine e Walter Brennan[13] (tre Oscar al miglior attore non protagonista).

Le riprese principali de L'uomo invisibile cominciarono alla fine del giugno 1933,[14] e si conclusero a fine agosto.[15] Tutte le riprese con gli effetti speciali furono girate durante la produzione in quella che Gloria Stuart ha ricordato come "la massima segretezza"; e ci vollero ulteriori due mesi per completarle.[16]

Effetti speciali

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Gli effetti dell'invisibilità sono stati ottenuti da John P. Fulton, John J. Mescall e Frank D. Williams. Il trucco cinematografico consisteva nel far indossare a Rains una tuta di velluto nero che ne copriva tutto il corpo, incluso il volto, e riprendere l'attore su uno sfondo nero. Dopo veniva ripreso il set senza Rains, quindi le due riprese venivano combinate grazie all'utilizzo del matte painting. Per coprire il volto (rendendo cieco l'attore) era utilizzato un particolare elmetto, che permetteva all'attore di respirare attraverso tubi infilati lungo le gambe, nascosti sotto i pantaloni.[13] Rains, che soffriva di claustrofobia, faticava a respirare nella tuta utilizzata per le riprese e pertanto al suo posto venne spesso usato uno stuntman, che era un po' più basso di lui[17]. Il makeup è di Jack Pierce.

Per rendere l'effetto delle orme sulla neve provocate da piedi invisibili, invece, Fulton realizzò delle porzioni del pavimento dello studio a forma di piedi e abbassabili a comando, di modo che l'impressione di un essere invisibile che camminasse nella neve fosse realmente perfetta.[18]

Distribuzione

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Poster for the film
Uno dei "teaser" poster realizzati da Karoly Grosz per il film

Dopo la proiezione per la stampa del 26 ottobre 1933, un recensore di The Hollywood Reporter elogiò il film, dichiarandolo "un legittimo discendente della famiglia che ha prodotto Frankenstein e Dracula" e prevedendo che avrebbe "avuto un successo migliore [...] di entrambi i suoi predecessori". La recensione elogiò in particolare il lavoro di Whale, Rains e Sherriff.[19] L'uomo invisibile fu proiettato in anteprima il 31 ottobre 1933 al Kiva Theatre di Greeley, Colorado.[20] Altre proiezioni in anteprima ebbero luogo a Chicago, dove fu presentato in anteprima al Palace Theatre il 10 novembre, il 17 novembre a New York al Roxy Theatre e a Los Angeles presso l'RKO-Hill Street Theatre. La Universal Pictures distribuì il film nei cinema statunitensi.[21] In Europa il film debuttò a Londra il 28 gennaio 1934, venendo proiettato al Tivoli Theatre dove riscosse un enorme successo.

Riconoscimenti

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Nel 2008 è stato scelto per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.[22]

«Piccolo gioiello del cinema fantastico, il film è condotto sui toni della commedia nera. Gli effetti speciali concepiti con grande abilità e semplicità diedero grande fama a John P. Fulton

Il film andò molto bene al botteghino, e divenne il film horror più di successo della Universal dopo Frankenstein.[23]

Mordaunt Hall del The New York Times scrisse: "La storia possiede tali superbe potenzialità cinematografiche da far chiedere come mai Hollywood non lo abbia realizzato prima. Ora che è stato fatto, è un risultato notevole".[24] Il film apparve inoltre nella lista del New York Times di fine anno relativa alle dieci migliori pellicole del 1933.[25] Variety definì il film "qualcosa di nuovo e rinfrescante nel mondo del cinema" che "soddisferà appieno il pubblico" ma suggerì anche che alcune situazioni comiche nel film che suscitavano l'ilarità del pubblico, non fossero intenzionali.[26]

Film Daily scrisse: "Soddisferà tutti quelli che amano il bizzarro nell'intrattenimento filmico".[27] John Mosher del The New Yorker descrisse il film una "piccola facezia brillante"[28] che "non è mai stata adeguatamente apprezzata".[29]

Nonostante le buone recensioni, H. G. Wells, l'autore del libro dal quale era stato tratto il film, disse a una cena in suo onore che "sebbene il film gli fosse piaciuto, egli aveva trovato in esso un grosso difetto. Avevano preso il suo brillante scienziato e lo avevano reso un pazzo, una licenza che non poteva tollerare". Whale rispose che il film era indirizzato a un pubblico razionale di fruitori di cinema perché "nelle menti di persone razionali solo un pazzo avrebbe voluto rendersi invisibile". (Nel romanzo originale, lo scienziato è un amorale fin dall'inizio e non esita a derubare persino suo padre [che di conseguenza si suicida] per ottenere il denaro per i suoi esperimenti.) Nonostante le sue riserve, Wells elogiò la performance di Una O'Connor nel ruolo di Mrs. Hall.[30]

James Whale, che in precedenza aveva diretto Frankenstein e la prima versione di La donna che non si deve amare, nel 1934 ricevette un premio speciale dalla Mostra internazionale del cinema di Venezia per il lavoro svolto in L'uomo invisibile.[31] La carriera di Rains decollò dopo L'uomo invisibile, e in seguito l'attore partecipò ad altre produzione di successo della Universal come L'uomo lupo (1941) e Il fantasma dell'Opera (1943). Il film è stato inserito dall'American Film Institute nelle categorie AFI's 100 Years... 100 Thrills e AFI's 10 Top 10 (science fiction film), mentre il personaggio interpretato da Claude Rains è stato inserito nella lista AFI's 100 Years... 100 Heroes and Villains.

Differenze con il romanzo

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Sebbene la trama della storia e i nomi dei personaggi siano sostanzialmente gli stessi del romanzo dal quale il film è tratto, sussistono comunque delle differenze importanti. Il romanzo è ambientato negli anni novanta del XIX secolo, mentre il film si svolge nel 1933. Nel romanzo, Griffin (l'uomo invisibile) è un emarginato del quale non viene specificata la professione, senza fidanzata o amici; invece nel film è uno scienziato ed è legato ad una bellissima donna. Nel romanzo, Griffin è già praticamente pazzo anche prima di rendersi invisibile ed è motivato da una inesauribile sete di potere. Nel film, Griffin diventa pazzo a causa del siero che si inietta per diventare invisibile. Il Dr. Kemp sopravvive nel romanzo, mentre nel film viene ucciso da Griffin che si vendica del suo tradimento.

Edizioni home video

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Negli Stati Uniti The Invisible Man venne pubblicato in formato VHS nel 1992 come parte della "Classic Monster Collection" della Universal Studios.

Edizione italiana

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Nell'edizione in DVD della Universal il doppiaggio italiano è completamente rifatto, così come nel Blu-ray Disc della stessa casa. Il doppiaggio italiano originale del 1935 non è stato ancora recuperato.

Riferimenti in altri media

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I film della serie

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Lo stesso argomento in dettaglio: L'uomo invisibile (film 2020).

A differenza di altri film di mostri della Universal, L'uomo invisibile non ebbe nessun rifacimento immediato come quelli fatti dalla Hammer Film Productions per Dracula e Frankenstein.[32]

Un remake de L'uomo invisibile entrò in fase di sviluppo nel febbraio 2016, quando Johnny Depp fu annunciato come protagonista su sceneggiatura di Ed Solomon, con Alex Kurtzman e Chris Morgan come produttori. Tuttavia, l'8 novembre dello stesso anno Kurtzman e Morgan si spostarono su altri progetti. Nel 2019 la Universal iniziò la produzione del nuovo film de L'uomo invisibile scritto e diretto da Leigh Whannell e prodotto da Jason Blum, con Elisabeth Moss e Oliver Jackson-Cohen come protagonisti.

Quando il trailer per il film venne distribuito nel dicembre dello stesso anno, Robert Moran del The Sydney Morning Herald commentò: "Ha incontrato il tipo di confusione che potrebbe sconvolgere un regista, per non parlare di uno studio cinematografico. A quanto pare, gli appassionati di film sui mostri, da tempo sintonizzati sulle buffonate bendate de L'uomo invisibile di un tempo, non si aspettavano l'allegoria di Whannell sul trauma della violenza domestica".[33] Whannell commentò circa il suo cambiamento di tono rispetto allo stile standard del film horror classico, spiegando che sapeva che ci sarebbero state delle reazioni negative al film poiché lo stava "modernizzando e incentrando non sull'uomo invisibile ma sulla sua vittima".[34] Il regista paragonò il suo L'uomo invisibile alla popolare immagine del personaggio: «L'iconica immagine dell'uomo invisibile con la vestaglia e un paio di occhiali da sole fluttuanti, sai? Sapevo che dovevo allontanarmi da lì».[35] L'uomo invisibile di Whannell fu distribuito nei cinema il 28 febbraio 2020.[36]

  1. ^ Weaver, Tom; Brunas, Michael; Brunas, John (2007) [1990]. Universal Horrors (2 ed.). McFarland & Company, p. 78, ISBN 978-0-7864-2974-5.
  2. ^ Weaver, Brunas, Brunas, 2007, p. 78
  3. ^ Mank, Gregory Wm. (2013). Riley, Philip J. (ed.). The Invisible Man (Kindle ed.). BearManor Media., p. 198
  4. ^ Mank, 2013, 198
  5. ^ Mank, 2013, 198
  6. ^ Mank, 2013, p. 235; 251
  7. ^ Weaver, Brunas, Brunas, 2007, p. 78
  8. ^ Weaver, Brunas, Brunas, 2007, p. 78
  9. ^ Weaver, Brunas, Brunas, 2007, p. 79
  10. ^ Mank, 2013, p. 538; 572
  11. ^ Vieira, 2003, p. 55
  12. ^ Vieira, 2003, p. 55
  13. ^ a b c d e Bruno Lattanzi e Fabio De Angelis (a cura di), L'uomo invisibile, in Fantafilm.
  14. ^ Weaver, Brunas, Brunas, 2007, p. 81
  15. ^ Weaver, Brunas, Brunas, 2007, p. 81
  16. ^ Weaver, Brunas, Brunas, 2007, p. 81
  17. ^ Pezzi di cinema, L'uomo invisibile (1933), su blog.screenweek.it.
  18. ^ Antonello Sarno, Il cinema dell'orrore, Tascabili Economici Newton/Enciclopedia tascabile
  19. ^ Mank, 2013, p. 1057; 1072
  20. ^ "Invisible Man" To Be at the Kiva as Hallowee'en Picture, in Greeley Daily Tribune, Greeley, Colorado, 31 ottobre 1933, p. 2. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  21. ^ (EN) The Invisible Man, su American Film Institute. URL consultato il 24 febbraio 2021.
  22. ^ (EN) Cinematic Classics, Legendary Stars, Comedic Legends and Novice Filmmakers Showcase the 2008 Film Registry, su loc.gov, Library of Congress, 30 dicembre 2008. URL consultato il 2 gennaio 2012.
  23. ^ Gregory Mank, "Production Background", The Invisible Man, Bear Manor Media, 2013.
  24. ^ Mordaunt Hall, Movie Review - The Invisible Man, su The New York Times, The New York Times Company, 18 novembre 1933. URL consultato il 21 settembre 2015 (archiviato il 2 dicembre 2015).
  25. ^ Allmovie Awards Archiviato il 26 aprile 2006 in Internet Archive.
  26. ^ Variety, 21 novembre 1933, Film Reviews, New York, Variety Inc., pag. 14.
  27. ^ The Invisible Man, in Film Daily, New York, Wid's Films and Film Folkm Inc., 18 novembre 1933, p. 4.
  28. ^ Mosher, John. 23 maggio 1936, The Current Cinema, The New Yorker, New York, F-R Publishing Corp, pag. 69.
  29. ^ Mosher, John. 28 agosto 1937, The Current Cinema, The New Yorker, New York, F-R Publishing Corp, pag. 54.
  30. ^ Gatiss, Mark. James Whale: A Biography or the Would-Be Gentlemen, Cassell (1995); ISBN 0-304-32861-8
  31. ^ The Invisible Man awards section Archiviato il 9 marzo 2009 in Internet Archive., imdb.com.
  32. ^ Weaver, Brunas, Brunas, 2007, p. 86
  33. ^ Moran, Robert (31 gennaio 2020). Leigh Whannell's The Invisible Man is an allegory about gaslighting. The Sydney Morning Herald.
  34. ^ Hipes, 2019
  35. ^ Hipes, Patrick (22 agosto 2019). Blumhouse's 'The Invisible Man' Will Emerge Two Weeks Earlier – Update.
  36. ^ Hipes, 2019

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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