L'occhio che uccide
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L'occhio che uccide | |
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Una scena del film | |
Titolo originale | Peeping Tom |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Regno Unito |
Anno | 1960 |
Durata | 101 min |
Genere | thriller, orrore |
Regia | Michael Powell |
Soggetto | Leo Marks |
Sceneggiatura | Leo Marks |
Produttore | Michael Powell |
Fotografia | Otto Heller |
Musiche | Brian Easdale |
Scenografia | Arthur Lawson |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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L'occhio che uccide (Peeping Tom) è un film del 1960 diretto da Michael Powell.
Si tratta di un thriller psicologico e metacinematografico, scritto dal crittografo Leo Marks, incentrato sull'ossessione del guardare (il Peeping Tom del titolo originale è, in inglese, sinonimo gergale di guardone), e sulle conseguenze comportamentali delle violenze subite durante l'infanzia. Il film è il più importante tra quelli diretti da Powell senza la collaborazione di Emeric Pressburger ed è divenuto col tempo un autentico cult movie.
Il protagonista, Karlheinz Böhm, è accreditato come Carl Boehm.
Trama[modifica | modifica wikitesto]
Mark Lewis è un operatore cinematografico, schivo e introverso, che sogna di diventare regista e che per arrotondare lo stipendio realizza foto osé per conto di un giornalaio. Suo padre era un noto scienziato, un biologo che si era dedicato prevalentemente allo studio del sistema nervoso e della sua evoluzione durante la crescita. In particolare era interessato alle reazioni alla paura nell'infanzia, e per i suoi studi utilizzò suo figlio come cavia, stimolandolo continuamente ad avere reazioni di paura e riprendendolo giorno e notte con una macchina da presa per documentare il tutto.
Privato così della possibilità di creare una corretta forma di consapevolezza di sé (al punto da affermare che "nella mia infanzia non sono mai stato un istante solo con me stesso") Mark sviluppa una forma acuta di voyeurismo, un'autentica ossessione per lo spiare gli altri, riprendendoli con la sua cinepresa da cui non si separa mai. Spinto sempre più in là dalle sue ossessioni, Mark diventa un serial killer, uccidendo giovani ragazze (dapprima una prostituta, poi un'aspirante attrice e infine una modella) con un pugnale montato sul treppiedi della sua macchina da presa, filmando il tutto mentre costringe le sue vittime a guardare, attraverso uno specchio, la paura dipinta sui propri volti. Queste riprese servono per realizzare il suo film.
Le uniche persone che riescono a penetrare, almeno in parte, nella sua folle personalità sono la sua inquilina Helen, che s'innamora di lui, e sua madre, cieca e che tacitamente sospetta di lui. Ma le due donne non riusciranno a distoglierlo dal suo progetto: braccato ormai dalla polizia Mark si ucciderà con lo stesso procedimento con cui uccideva le sue vittime, infilzandosi da solo con il treppiedi e girando così la scena conclusiva del suo film.
Produzione[modifica | modifica wikitesto]
Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]
Curiosità[modifica | modifica wikitesto]
- Il padre di Mark, che s'intravede nel vecchio filmino sfocato che questi mostra a Helen, è interpretato da Michael Powell.
- Il titolo originale allude al personaggio che, secondo la tradizione popolare anglosassone, sarebbe diventato cieco dopo aver spiato la bellissima Lady Godiva mentre cavalcava nuda.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Leo Marks, Peeping Tom, Londra, Faber & Faber, 1998, ISBN 0-571-19403-6.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) L'occhio che uccide, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- L'occhio che uccide, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) L'occhio che uccide, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) L'occhio che uccide, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) L'occhio che uccide, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
- (EN, ES) L'occhio che uccide, su FilmAffinity.
- (EN) L'occhio che uccide, su TV.com, CBS Interactive Inc.
- (EN) L'occhio che uccide, su BFI Film & TV Database, British Film Institute.
- (DE, EN) L'occhio che uccide, su filmportal.de.
- (EN) L'cchio che uccide, su Screenonline.
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