L'atleta - Abebe Bikila

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
L'atleta - Abebe Bikila
Rasselas Lakew in una scena del film
Titolo originaleAtletu
Paese di produzioneEtiopia, Stati Uniti d'America, Germania
Anno2009
Durata92 min
Rapporto1,85:1
Generebiografico, drammatico, sportivo
RegiaDavey Frankel, Rasselas Lakew
SceneggiaturaDavey Frankel, Rasselas Lakew, Mikael Awake
ProduttoreDavey Frankel, Rasselas Lakew, Darryn Welch
Produttore esecutivoChris Ouwinga
Casa di produzioneAV Patchbay, Cinema Aethiopica, Instinctive Film
Distribuzione in italianoPFA Films
FotografiaToby Moore
MontaggioDavey Frankel, Matt Mayer
MusicheChristian Meyer
ScenografiaTesfaye Wendemagen
Interpreti e personaggi

L'atleta - Abebe Bikila (Atletu) è un film del 2009 diretto da Davey Frankel e Rasselas Lakew.

Si tratta di un film biografico che racconta gli ultimi anni di vita del celebre maratoneta etiope Abebe Bikila.

Il film è stato presentato all'Edinburgh International Film Festival nel giugno del 2009. È stato proposto per la candidatura come miglior film straniero ai premi Oscar 2011.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Etiopia, 1969. Abebe Bikila è un eroe nazionale dopo aver vinto consecutivamente due ori olimpici nella maratona: a Roma 1960 trionfò, correndo scalzo, da completo sconosciuto e a Tokyo 1964 vinse nonostante avesse subito un intervento di appendicite poche settimane prima. Alle Olimpiadi di Città del Messico si è dovuto ritirare a metà gara e ora pensa solamente a prepararsi per riscattarsi a Monaco 1972, dopo di che si dedicherà solamente alla famiglia.

Una notte però, mentre è alla guida della sua auto, rimane gravemente ferito in un incidente perdendo l'uso delle gambe; viene trasferito in un ospedale nel Regno Unito dove viene seguito dall'infermiera Charlotte nel periodo di riabilitazione. Bikila prende atto che non tornerà più a camminare, ma il suo spirito competitivo non lo abbandona e inizia a praticare il tiro con l'arco.

Qualche anno dopo, convinto dal vecchio amico e allenatore finlandese Onni, partecipa e vince una gara di slittini trainati da cani in Norvegia. In patria Bikila è ancora molto amato, alla proiezione di un documentario sulla sua ultima impresa viene accolto dagli applausi, compresi quelli dell'imperatore Hailé Selassié. Abebe Bikila morirà nel 1973 per un'emorragia cerebrale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) 65 Countries Enter Race for 2010 Foreign Language Film Oscar, su oscars.org, Academy of Motion Picture Arts and Sciences, 13 ottobre 2010. URL consultato il 15 agosto 2014.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]