Károly Markó il Giovane

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Scena figurale nel paesaggio del Sud Italia, 1850, Galleria nazionale slovacca

Károly Markó il Giovane, oppure Carlo Marco il Giovane (Pest, 22 gennaio 1822Mosca, 1891), è stato un pittore ungherese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Paesaggio italiano, 1853, Galleria nazionale slovacca.
Paesaggio italiano con un ponte, 1860
Paesaggio con fiume e alberi, 1860, Galleria nazionale slovacca.
Paesaggio con un fiume e una barca in primo piano, 1866, Galleria nazionale slovacca.

Károly Markó il Giovane fu figlio, allievo e seguace di Károly Markó il Vecchio.[1][2]

Markó il Giovane ha studiato dal 1836 nel dipartimento di pittura di paesaggi dell'Accademia di belle arti di Vienna e dal 1838 con il padre in Italia,[1] stabilendosi a Firenze,[2] dove proseguì i suoi studi, negli anni seguenti assieme al fratello pittore András Markó.[3]

Nel 1843 Markó il Giovane visitò Roma e due anni dopo partecipò alle mostre della Società promotrice di belle arti a Firenze.[1]

Dal 1851 al 1854 soggiornò a Vienna, mostrando i suoi dipinti nelle esposizioni del Österreichische Kunstverein (come Paesaggio di Carrara, 1852).[1]

Le sue opere sono state esposte anche a Milano, Genova e Livorno, e ha inviato alcuni dipinti per essere esposti nel Circolo degli artisti di Budapest e nelle mostre dell'Associazione nazionale delle arti figurative ungheresi.[1]

Divenne membro onorario e professore delle accademie di belle arti di Firenze, Genova, Perugia e Urbino.[1][3][2]Tra i suoi allievi si ricordano Serafino De Tivoli, Adolfo Tommasi, Ulvi Liegi e Domenico Bresolin.[3]

In seguito si trasferì in Russia per lavoro e morì a Mosca nel 1891.[3]

Le sue opere sono state a volte scambiate per quelle di suo padre, anche perché seguì lo stile paterno classicista, oltre che le tematiche ed i soggetti delle raffigurazioni di Károly Markó il Vecchio;[4] inoltre alcuni elementi dei suoi dipinti risultarono aderenti con i Macchiaioli,[3] oltre che vicine alle trasparenze e alle evocazioni magiche del pittore barocco Claude Lorrain e dei pittori della scuola di Posillipo.[3]

Alcune delle opere di Markó il Giovane, come Cristo in Emmaus e La Samaritana al pozzo, si caratterizzarono per il prevalere del paesaggio sulle figure, con il paesaggio stesso a testimonianza e a commento degli eventi evangelici.[3]

Tra le sue opere si possono menzionare La Brigata del Boccaccio; Veduta di Bella Riva; Le cave di Carrara; Paese in Corsica; I dintorni di Gaville; Lungo l'Arno; le rappresentazioni riguardanti la campagna vicino a Pisa.[3]

La Galleria nazionale ungherese conserva ed espone alcune opere di Markó il Giovane, tra le quali Paesaggi idilliaci e Gli Appennini.[4]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Scena figurale nel paesaggio del Sud Italia, 1850, Galleria nazionale slovacca;
  • Paesaggio italiano, 1853, Galleria nazionale slovacca;
  • Paesaggio italiano con un ponte, 1860;
  • Paesaggio con fiume e alberi, 1860, Galleria nazionale slovacca;
  • Paesaggio con un fiume e una barca in primo piano, 1866, Galleria nazionale slovacca;
  • Scena del fiume, 1867;
  • Veduta di Firenze e le colline a ovest da San Donato, via Bagno a Ripoli, 1871;
  • L'umore della sera sulla campagna, 1872;
  • Castello della Verruca presso Pisa, 1875;
  • Aspersione di Pasqua, 1889.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f (EN) Károly Markó the Younger, su wga.hu. URL consultato il 12 gennaio 2019.
  2. ^ a b c Markó, in le muse, VII, Novara, De Agostini, 1966, pp. 287-288.
  3. ^ a b c d e f g h Carlo Markó, su compro-antiquariato.it. URL consultato il 12 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2019).
  4. ^ a b (EN) Károly Markó the Younger, su hung-art.hu. URL consultato il 12 gennaio 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (HU) Éva Bodnár, Markó, Budapest, 1980.
  • (DE) I. Chalupecký e Z. Fallenbüchl, Markó Károly, in Österreichisches Biographisches Lexikon 1815–1950 (ÖBL), VI, Vienna, Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, 1975, p. 97.
  • (HR) Orsolya Hessky, Markó Károly, Budapest, 2014.
  • (HU) Gusztáv Kelety, Markó Károly, Budapest, 1899.
  • (HU) Magyar művészeti kislexikon, Budapest, Enciklopédia Kiadó, 2002.
  • (HU) Ö. Gáborné Pogány, Markó Károly művei, Budapest, 1957.
  • (HU) Gabriella Szvoboda Dománszky, Markó, Budapest, 2004.
  • (DE) Constantin von Wurzbach, Markó, Karl, in Biographisches Lexikon des Kaiserthums Oesterreich, XVI, Vienna, Kaiserlich-königliche Hof- und Staatsdruckerei, 1867, pp. 459–467.

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