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Kotiryssä

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Un kotiryssä (lett. "il russo di casa") è un termine finlandese informale per indicare una persona della Russia o dell'Unione Sovietica che rappresenti un contatto di riferimento per un politico, un burocrate, una persona d'affari o altro genere di persona di spicco in Finlandia.[1][2]

In origine, durante la seconda guerra mondiale, il termine kotiryssä si riferiva ai russi immigrati in Finlandia o in generale a persone che sapessero parlare il russo. La parola non ha una connotazione neutrale, ma scherzosa.[1]

In seguito, il termine si riferì in particolare ai diplomatici o alle spie sovietici di stanza a Helsinki negli anni '60 e '70 del XX secolo, incaricati dal governo russo di raccogliere informazioni da specifici personaggi della politica e del governo finlandesi. Questo sistema fu introdotto da Viktor Vladimirov, che fu a più riprese operativo a Helsinki (1955–1960, 1970–1971, 1977–1984).[2]

Dal momento che questa tecnica di raccolta di informazioni sarebbe stata sempre prevalente nel mondo dello spionaggio, alcuni finlandesi consideravano il sistema dei kotiryssä una modalità normale di condurre le relazioni diplomatiche tra i due Paesi.[3] Sono ben documentate le dozzine di agenti del KGB che lavoravano come diplomatici nell'ambasciata sovietica di Tehtaankatu.[4] Tra gli esempi noti di kotiryssä, si annoverano Viktor Vladimirov, agente del KGB per politici finlandesi di alto livello, quali Urho Kekkonen[4][5]; Feliks Karasev, agente del KGB giunto nell'aprile 1985 per rimpiazzare Vladimirov[6]; Vladimir Stepanov, agente del KGB e in seguito ambasciatore sovietico della Finlandia[7]; Sergej Ivanov, agente che risiedette in Finlandia per sei anni negli anni 1980, dopo una presunta deportazione dal Regno Unito, lavorò sotto l'egida di Karasev e in seguito divenne un membro del governo russo[4]. Il sistema dei kotiryssä era strettamente correlato al processo di finlandizzazione.

L'opinione pubblica non fu a conoscenza di questo sistema fino alla pubblicazione del libro Tamminiemen pesänjakajat nel 1981.[8]

Nel 2015, Helsingin Sanomat scrisse che la pratica dei kotiryssä fosse ormai cessata e che i corpi diplomatici russi di Helsinki non intrattenessero più rapporti con politici e giornalisti locali.[9]

  1. ^ a b (FI) Kotiryssä, su Kielitoimiston sanakirja, 2024. URL consultato il 10 giugno 2025.
  2. ^ a b (SV) Husryss, su Uppslagsverket Finland. URL consultato il 10 giugno 2025.
  3. ^ Suomettuminen, supplemento storico di Iltalehti, 2015, pp. 26–27.
  4. ^ a b c (EN) Who remembers 2nd Secretary Ivanov? The Russian First Deputy Prime Minister spent six years in Helsinki in the 1980s, in Helsingin Sanomat, 1º aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2007).
  5. ^ Russian diplomat in Helsinki served as head of KGB assassination section. Helsingin Sanomat, 11 settembre 2009
    UKK tiesi Vladimirovin murhataustan. Ilta-Sanomat, 31 agosto 2009.
  6. ^ Mauno Koivisto, Witness to History: The Memoirs of Mauno Koivisto, President of Finland, p. 13.
  7. ^ (EN) Vladimir Stepanov: KGB man and friend of Kekkonen, su www2.hs.fi. URL consultato il 13 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2011).
  8. ^ Heino Nyyssönen, Political Cultures in Urho Kekkonen’s Finland and János Kádár’s Hungary, in Hungarologische Beiträge, 18.
  9. ^ Minne katosivat kotiryssät?, in Helsingin Sanomat, Helsinki, Sanoma, 31 ottobre 2015, p. C 13. URL consultato il 5 febbraio 2023.