Kirk Kilgour
Kirk Kilgour | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Pallavolo ![]() | ||
Ruolo | Schiacciatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1968-1973 | UC Los Angeles | |
Squadre di club | ||
1973-1976 | ![]() | |
Nazionale | ||
1968-1975 | ![]() | |
Carriera da allenatore | ||
1979-1981 | Pepperdine | 1° All. |
1985 | Pepperdine | 2° All. |
Palmarès | ||
![]() | ||
Oro | Messico 1973 | |
Statistiche aggiornate al 13 aprile 2011 |
Kirk Douglas Kilgour (Los Angeles, 28 dicembre 1947 – Denver, 10 luglio 2002) è stato un pallavolista e allenatore di pallavolo statunitense, di ruolo schiacciatore.
Carriera[modifica | modifica wikitesto]
Giocatore[modifica | modifica wikitesto]
Nato a Los Angeles (USA) il 28 dicembre 1947, durante i suoi primi studi (Mira Costa High School e Bellevue Community College) inizia praticando baseball, atletica e soprattutto basket, diventando capitano della squadra di Bellevue ed essendo eletto giocatore difensivo dell'anno dello Stato di Washington. Nel 1968 l'allenatore Al Scates lo convince a dedicarsi a tempo pieno al volley e a trasferirsi all'Università della California, Los Angeles, dove, oltre a iscriversi al corso di laurea in psicologia, inizia la sua carriera pallavolistica. Nello stesso anno debutta con la nazionale statunitense dove giocherà per sette anni.

Negli anni successivi diventa campione universitario con gli UCLA Bruins nel 1970 e nel 1971, divenendo MVP della Division I NCAA 1971.
Nell'estate 1973 l'Ariccia Volley Club, neopromossa in serie A, lo ingaggia facendolo diventare il primo pallavolista statunitense[senza fonte] a giocare nel campionato italiano. Oltre a giocare con la squadra, frequenta le scuole di Ariccia dove tiene, come supplente, lezioni gratuite di inglese e ginnastica.
Nella stagione 1973-74 arriva secondo in campionato, mentre, l'anno successivo, vince lo scudetto (il primo vinto a sud di Firenze), arrivando davanti alla Panini Modena. Nell'autunno 1975 viene nominato assistente allenatore della Nazionale Italiana.
L'incidente[modifica | modifica wikitesto]
L'8 gennaio 1976, mentre prova un esercizio al "cavallo" in palestra, ricade sui tappeti non accostati e subisce una lussazione della vertebra cervicale con lesione al midollo spinale, che lo costringe su una sedia a rotelle, paralizzato a tutti e quattro gli arti. Rientra negli USA e inizia la carriera da commentatore, allenatore, scrittore e docente. Ad Ariccia intitolano il Palasport a suo nome.
Ultimi anni[modifica | modifica wikitesto]
L'11 febbraio 2000 in piazza San Pietro a Roma, in occasione del Giubileo dei Malati recitò davanti a papa Giovanni Paolo II, dalla sua sedia a rotelle, una preghiera che lui stesso aveva composto.
«Chiesi a Dio di essere forte
per eseguire progetti grandiosi:
Egli mi rese debole per conservarmi nell'umiltà.
Domandai a Dio che mi desse la salute
per realizzare grandi imprese:
Egli mi ha dato il dolore per comprenderla meglio.
Gli domandai la ricchezza per possedere tutto:
mi ha fatto povero per non essere egoista.
Gli domandai il potere perché gli uomini avessero bisogno di me:
Egli mi ha dato l'umiliazione perché io avessi bisogno di loro.
Domandai a Dio tutto per godere la vita:
mi ha lasciato la vita
perché potessi apprezzare tutto.
Signore, non ho ricevuto niente di quello che chiedevo,
ma mi hai dato tutto quello di cui avevo bisogno
e quasi contro la mia volontà.
Le preghiere che non feci furono esaudite.
Sii lodato; o mio Signore, fra tutti gli uomini
nessuno possiede quello che ho io!»
Tornato negli Stati Uniti, iniziò una carriera da commentatore sportivo, da allenatore (alla Pepperdine University dal 1979 al 1981, e vice nel 1985 quando il college conquistò il titolo NCAA), da scrittore, produttore, consulente sull'handicap, docente a corsi di motivazione e volontario negli ospedali. La sua maglia numero 13 della squadra di pallavolo dell'UCLA fu definitivamente ritirata nel 1986.
Morì il 10 luglio del 2002 a Denver, all'età di 54 anni; nell'ultimo anno le sue condizioni di salute peggiorarono progressivamente a causa della lunga immobilità, a seguito delle complicanze dovute a una polmonite.
A Kilgour è stato intitolato il palasport di Ariccia, inoltre la Volleyball Hall of Fame gli assegna la Mintonette Medallion of Merit postuma, nel 2002, per i suoi meriti sportivi.
Palmarès[modifica | modifica wikitesto]
Giocatore[modifica | modifica wikitesto]
Allenatore[modifica | modifica wikitesto]
Premi individuali[modifica | modifica wikitesto]
- 1970 - Division I NCAA statunitense: All-Tournament Team
- 1971 - Division I NCAA statunitense: MVP
- 1975 - Campionato Italiano: MVP
- 1975 - Campionato Italiano: Miglior Schiacciatore
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Kirk Kilgour, su bvbinfo.com, Beach Volleyball Database.
- (IT, EN) Kirk Kilgour, su legavolley.it, Lega Pallavolo Serie A.
- (EN) Kirk Kilgour, su volleyhall.org. URL consultato il 20 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2011).
- Biografia, su traumatologiadellosport.com. URL consultato il 25 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2010).