King's Singers

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King's Singers
I King's Singers nel 2010, durante un concerto a Salisburgo, in Austria.
StatoBandiera dell'Inghilterra Inghilterra
Organico vocale2 controtenori 1 tenore 2 baritoni 1 basso
Organico strumentaleA cappella
RepertorioPolifonia sacra e profana, elaborazioni pop, jazz e folk
Periodo attività1968 - oggi
Sito webwww.kingssingers.com

The King's Singers è un noto gruppo vocale a cappella, molto conosciuto a livello mondiale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Vincitore di numerosi premi, tra cui ben due Grammy Awards, il gruppo inizia a formarsi ufficiosamente già dal 1965 grazie a coristi di varia provenienza, soprattutto dal Coro del King's College di Cambridge. Stilisticamente, oltre al repertorio classico, erano chiari i tentativi di prendere spunto ed ispirazione dalle grandi formazioni vocali che influenzarono definitivamente il genere "a cappella" tra gli anni '30 e '60 del Novecento, come i Comedian Harmonists, il gruppo vocale jazz The Hi-Lo's ed i Mastersingers.
Il sestetto inglese considera come momento costitutivo dell'inizio della propria storia, il concerto tenutosi a Londra in cui comparvero ufficialmente con il nome che poi divenne famoso in tutto il mondo: The King's Singers. Il primo concerto con tale nome si tenne mercoledì 1º maggio 1968, alle ore 19:45 presso la Queen Elizabeth Hall a Londra[1]. Fu proprio grazie a questo evento che il gruppo cominciò ad adottare il nome ufficiale: The King's Singers[2].
Lungo i due decenni 1970-'80 la sua popolarità si estese non solo entro il territorio inglese ma anche oltre, soprattutto negli Stati Uniti dove venne regolarmente invitato da Johnny Carson a partecipare al talk show da lui diretto; ma era solo l'inizio: dagli anni Novanta in poi il gruppo continuò ad esprimersi soprattutto tra Europa, Stati Uniti ma anche in Giappone e più recentemente in Cina. Il 30 aprile 2008 i King's Singers si esibirono nella celebre Cadogan Hall, a Londra, in occasione della celebrazione del loro quarantesimo anniversario, mentre una delle loro ultime incisioni discografiche, dal titolo "Simple Gift" (2008), ha vinto, nel febbraio 2009, il Grammy Awards come migliore album di musica classica; mentre un secondo Grammy fu vinto nel 2012 in occasione della partecipazione all'incisione del disco di Eric Whitacre, "Light & Gold". Attualmente la vasta produzione discografica e l'intensa attività concertistica svolta in tutto il mondo (circa 120 concerti all'anno) lo rende senza ombra di dubbio uno dei gruppi più importanti e più apprezzati in assoluto. Vasto infatti è l'elenco dei luoghi in cui il sestetto inglese si è esibito: dai maggiori auditorium e teatri del mondo, includendo le più importanti cattedrali europee e statunitensi, fino allo Shea Stadium di Hollywood. Hanno inoltre collaborato con importanti personalità del panorama musicale mondiale (quali Paul McCartney, Bruce Johnston, Evelyn Glennie, Plácido Domingo e Barbara Hendricks) e con le maggiori orchestre del globo (quali la BBC Symphony, la Chicago Symphony, la Boston Pops e la Cincinnati Pops)[3].

La vasta discografia pubblicata sino ad ora (più di 150 incisioni), assieme alle molte citazioni e alle eccezionali recensioni comparse in varie pubblicazioni, hanno valso l'inserimento nella Hall of Fame della prestigiosa rivista inglese Gramophone.

Membri e composizione del gruppo[modifica | modifica wikitesto]

Nel biennio iniziale, 1968-69, il gruppo subì alcuni cambiamenti nella formazione, che divenne effettivamente stabile a partire dal 1970, la quale, nell'arco di circa un decennio di attività (dal 1970 al circa il 1978), fu composta da:

È da notare che dalla prima formazione stabile (1970) in poi il gruppo non si è mai discostato dall'originario numero di sei voci maschili; fu solo lungo il corso dell'anno 1969 che alcune voci si alternarono nel ruolo di controtenore: Felicity Palmer, Eleanor Capp, Caryl Newnham (come soprani); ed anche James Bowman e Richard Baker (come controtenori).
Essendo oggi l'attività del gruppo ormai cinquantennale è comprensibile come nessuno degli originari King's Singers faccia ancora parte dell'attuale formazione. I membri alternatisi lungo il tempo sono stati molti[4] e molti di loro sono tuttora attivi in campo musicale ed hanno fondato o dirigono numerose altre formazioni corali di levatura mondiale.

L'attuale ensemble è composto da:

Cronologia[modifica | modifica wikitesto]

Membri del gruppo[modifica | modifica wikitesto]

Elenco in ordine cronologico di ingresso nel gruppo, fra parentesi la voce e a fianco gli anni di permanenza. In grassetto i componenti attuali:

  • Martin Lane (controtenore 1°) - 1968
  • Alastair Hume (controtenore 2°) - 1968-1993
  • Alastair Thompson (tenore) - 1968-1978
  • Richard Salter (baritono 1°) - 1968
  • Simon Carrington (baritono 2°) - 1968-1993
  • Brian Kay (basso) - 1968-1982
  • Anthony Holt (baritono 1°) - 1970-1987
  • Nigel Perrin (controtenore 1°) - 1970-1980
  • Bill Ives (tenore) - 1978-1985
  • Jeremy Jackman (controtenore 1°) - 1980-1990
  • Colin Mason (basso) - 1982-1987
  • Bob Chilcott (tenore) - 1986-1997
  • Stephen Connolly (basso) - 1987-2010
  • Bruce Russell (baritono 1°) - 1987-1996
  • David Hurley (controtenore 1°) - 1990-2016
  • Philip Lawson (baritono) - 1993-2012
  • Nigel Short (controtenore 2°) - 1994-2000
  • Gabriel Crouch (baritono 2°) - 1996-2004
  • Paul Phoenix (tenore) - 1997-2014
  • Robin Tyson (controtenore 2°) - 2001-2009
  • Christopher Gabbitas (baritono 2°) - 2004-2018
  • Timothy Wayne-Wright (controtenore 2°) - 2009-2018
  • Jonathan Howard (basso) - 2010-oggi
  • Christopher Bruerton (baritono 1°) - 2012-oggi
  • Julian Gregory (tenore) - 2014-oggi
  • Patrick Dunachie (controtenore 1°) - 2016-oggi
  • Nick Ashby (baritono 2°) - 2019-oggi
  • Edward Button (controtenore 2°) - 2019-oggi

Note: Philip Lawson viene indicato semplicemente come baritono in quanto ha cantato sia da 2° (dal 1993 al 1996) che da 1° (dal 1996 al 2012)

Tabella cronologica[modifica | modifica wikitesto]

Decenni 1960 1970 1980 1990 2000 2010 2020
7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3
Controtenore Martin Lane[7] diverse voci[8] Nigel Perrin Jeremy Jackman David Hurley Patrick Dunachie
Controtenore Alastair Hume Nigel Short Robin Tyson Timothy Wayne-Wright Edward Button
Tenore Alastair Thompson Bill Ives Bob Chilcott Paul Phoenix Julian Gregory
Baritono Richard Salter Nigel Beavan Anthony Holt Bruce Russell Philip Lawson Christopher Bruerton
Baritono Simon Carrington Philip Lawson Gabriel Crouch Christopher Gabbitas Nick Ashby
Basso Brian Kay Colin Mason Stephen Connolly Jonathan Howard

Repertorio[modifica | modifica wikitesto]

La formidabile vastità repertoriale dei King's Singers non si ferma alla sola musica antica, alla polifonia tardo-rinascimentale e madrigalistica, ma abbraccia anche forme contemporanee come il pop, il jazz, il folk, lo spiritual, percorrendo inoltre la musica classica dall'età romantica a quella contemporanea. In quest'ultimo campo i King's Singers sono conosciuti anche per aver potuto annoverare alcuni lavori commissionati ad hoc ad autori importanti quali György Ligeti, John Tavener, Libby Larsen, Penderecki, Maxwell Davies, Takemitsu e molti altri. Esecutori formidabili in quanto a filologia interpretativa quando si tratta di eseguire il rigore del repertorio antico (dai madrigali italiani a quelli inglesi, dal repertorio spagnolo a quello fiammingo, etc.), si dimostrano altrettanto aderenti alle forme musicali più attuali, lasciando emergere una grande versatilità stilistica e tecnica. Grazie al lavoro ormai rinomato di numerosi arrangiatori, tra cui soprattutto Bob Chilcott e Philip Lawson (già membri del gruppo vocale), hanno potuto rendere celebri alcuni riadattamenti "a cappella" di brani scelti tra quelli dei grandi autori di musica leggera contemporanea, tra i quali The Beatles, Queen, U2, Billy Joel ma anche George Gershwin, Harold Arlen, Irving Berlin (etc.). I loro concerti sono ormai conosciuti per avere una scaletta che comprende una prima parte di musica rigorosamente classica, ed una seconda parte invece più gioviale ed aperta ad un repertorio leggero. In totale, sono ormai più di duecento le nuove composizioni eseguite per la prima volta, firmate da autori di grande prestigio, quali (oltre a quelli già citati sopra): Luciano Berio, James McMillian, Krzysztof Penderecki, Toru Takemitsu, Eric Whitacre[9].

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

La prima incisione discografica dal titolo By Appointment venne pubblicata nel 1971 per la Entreprise Records. A questo lavoro seguiranno, fino al 2017 ed escludendo le collezioni, un totale di altre 94 pubblicazioni discografiche[10].

Attività educativa[modifica | modifica wikitesto]

Oltre al già folto calendario concertistico ed alla vasta produzione in studio, lungo il corso dell'anno i King's Singers trovano il tempo di svolgere numerose attività seminaristiche e di insegnamento, il più delle volte in occasione dei loro stessi concerti. Sotto questo punto di vista l'appuntamento più importante è rappresentato dal master class tenuto ogni due anni al Conservatorio di Lubecca in occasione del rinomato Schleswig-Holstein Music Festival, dove hanno occasione di selezionare i 9 giovani gruppi vocali "a cappella", provenienti da tutto il mondo, con i quali trascorrono 4 intensi giorni di attività formativa e di lezioni sul campo. Il master class si conclude con l'esibizione di tutti i gruppi vocali partecipanti, nella sala concertistica all'interno del Conservatorio, di fronte ad un pubblico sempre numeroso ed attento. È in questa occasione che gruppi ormai divenuti importanti nel panorama vocale europeo (quali i Singer Pur, i Calmus Ensemble, ed altri tra i quali gli italiani Triaca Musicale ed i Voceversa) hanno avuto modo di formarsi e di migliorarsi in modo decisivo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "The King's Singers Gold" (2017) Music Production Ltd, Gran Bretagna - pag. 12
  2. ^ "The King's Singers Gold" (2017) Music Production Ltd, Gran Bretagna - pag. 12-13. I nomi con i quali il sestetto inglese indicò la propria attività dal 1965 al 1968 furono: nel 1965, "Schola Cantorum Pro Musica Profana in Cantabridgiensis"; dal 1966, "Six Choral Scholars from King's College"; e tale rimase sino al grande evento del concerto iniziale, il concerto alla Queen Elizabeth Hall del 1968, quando il sestetto indicò per la pubblicazione del programma ufficiale il nome "King's Singers". L'evento quindi è considerato l'atto di nascita della storia e dell'attività dei KS.
  3. ^ dal programma di sala ufficiale del concerto dei King's Singers svoltosi al Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Torino, in data 9 maggio 2012
  4. ^ l'elenco completo delle voci che ufficialmente hanno fatto parte dei KS: Martin Lane, Richard Salter, Simon Carrington, Brian Kay, Nigel Perrin, Alastair Hume, Alastair Thompson, Anthony Holt, Bill Ives, Jeremy Jackman, Colin Mason, Bob Chilcott, Bruce Russell, Stephen Connolly, David Hurley, Nigel Short, Philip Lawson, Gabriel Crouch, Paul Phoenix, Robin Tyson, Christopher Gabbitas, Timothy Wayne-Wright
  5. ^ a b debutto avvenuto a partire dal mese di settembre dell'anno precedente
  6. ^ come tenore per due concerti precedenti il debutto ufficiale come baritono, per un improvviso problema vocale da parte di Paul Phoenix (pag.63 - "The King's Singers Gold" (2017) op.cit
  7. ^ fu attivo per buona parte del 1968 ma dovette presto lasciare il gruppo a causa di un tumore al cerevello che negli anni successivi gli impedì della facoltà di poter cantare ancora (pag. 12 - op. cit.)
  8. ^ tra il 1968 ed il 1969 il gruppo sopperì all'improvviso abbandono di M. Lane introducendo (per la prima ed ultima volta nella storia del gruppo) anche voci femminili, tra cui Felicity Palmer prima, Eleanor Capp e Caryl Newham poi, come soprani. La soluzione fu sempre considerata temporanea, poiché il fine rimase sempre quello di non discostarsi dalla soluzione a 6 voci maschili, motivo per il quale ebbero occasione di intervenire anche James Bowman e Richard Baker poi, come controtenori
  9. ^ dal programma di sala del concerto svoltosi nel Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Torino, il 28 gennaio 2017
  10. ^ "The King's Singers Gold" (2017) Music Production Ltd, Gran Bretagna - pag.76

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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