Kim Ok

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Kim Ok, in alto a destra, al tavolo con alcuni politici statunitensi, tra cui l'allora segretario della Difesa, William Cohen.

Kim Ok[1] (김옥?, 金玉?, Gim OkLR, Kim OkMR) (Corea del Nord, 24 agosto 1964) è una politica nordcoreana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Impiegata governativa, Kim Ok è stata la segretaria personale di Kim Jong-il dagli anni ottanta fino alla sua morte[2] e, dopo la morte di Ko Yong-hui, ha regolarmente incontrato visitatori stranieri ufficiali come first lady de facto, si vocifera addirittura che essa sia stata quarta moglie dell'ex leader della Repubblica Popolare Democratica di Corea.

Prima di diventare un'impiegata governativa Kim è stata una musicista con un diploma in pianoforte ottenuto presso l'Università di musica e danza di Pyongyang. Alcune fonti sostengono che nel settembre 2012 si sia recata a Berlino per sottoporsi a cure mediche.[3]

Dopo la morte di Kim Jong-il, Kim Ok fu premiata, assieme ad altre 131 persone, con l'Ordine di Kim Jong-il per i servizi resi nell'edificazione di una "fiorente nazione socialista".[4]

Nei primi giorni del luglio 2016, Kim Ok fu bersaglio di una delle purghe del governo di Kim Jong-un e deportata in un campo di lavoro.[5]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ordine di Kim Jong-il - nastrino per uniforme ordinaria
— 14 febbraio 2012[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nell'onomastica coreana il cognome precede il nome. "Kim" è il cognome.
  2. ^ Min-uck Chung, What is future for Kim Ok?, in The Korea Times, 19 dicembre 2011. URL consultato il 6 dicembre 2016.
  3. ^ Kim Jong-il's Widow Had Treatment in Berlin, in The Chosun Ilbo, 10 settembre 2012. URL consultato il 6 dicembre 2016.
  4. ^ North Korea awards 132 medals to commemorate Kim Jong-il's birthday, in The Daily Telegraph, 14 febbraio 2012. URL consultato il 6 dicembre 2016.
  5. ^ (KO) "김정일 넷째 부인 김옥 숙청…수용소로 보내져", in Yonhap News, 26 luglio 2016. URL consultato il 6 dicembre 2016.
  6. ^ (EN) Kim Ok, su nkleadershipwatch.wordpress.com, 14 febbraio 2012. URL consultato il 18 febbraio 2022.
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