Khalid Chaouki

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Khalid Chaouki

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato2013 –
2018
LegislaturaXVII
Gruppo
parlamentare
Partito Democratico
CoalizioneItalia. Bene Comune
CircoscrizioneCampania 2
Incarichi parlamentari
  • Commissione permanente III Affari Esteri

dal 7/05/2013 a fine legislatura

  • Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza, di identificazione ed espulsione, nonché sulle condizioni di trattenimento dei migranti e sulle risorse pubbliche impegnate

dal 20/03/2015 al 02/11/2016

  • Commissione permanente XIV Politiche dell'Unione Europea

dal 31/03/2015 al 17/07/2015

Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Democratico (dal 2007)
ProfessioneGiornalista

Khalid Chaouki (Casablanca, 1º gennaio 1983) è un politico italiano di origine marocchina.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Casablanca, in Marocco, il 1º gennaio del 1983, Chaouki emigra con la propria famiglia in Italia a nove anni, crescendo tra Parma e Reggio Emilia. Sin da adolescente si impegna nel mondo del volontariato in seno alla comunità islamica italiana. Nel 2001 è tra i fondatori dell'associazione "Giovani musulmani d'Italia" (GMI) e delegato nel Comitato garanti (fino al 2011);[1] nel 2003 viene eletto presidente della stessa. Dal 2005 al 2010 è membro della Consulta per l'islam italiano presso il Ministero dell'Interno.

Di professione è un giornalista (ha lavorato presso l'agenzia di stampa ANSAmed) ed ha collaborato con il Corriere del Mezzogiorno, la Repubblica, Reset, Il Riformista, Al Jazeera; risiede a Roma.

Dall'ottobre 2017[2] fino alle sue dimissioni nel luglio 2019[3][4] è stato presidente del Centro Islamico Culturale d'Italia, l'ente che ha in gestione la Grande Moschea di Roma.

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

Sin da quando frequentava le scuole superiori ha militato nella Sinistra Giovanile e con la nascita del Pd ha aderito a quest'ultimo, ricoprendo vari incarichi tra cui, nel 2008, quello di responsabile nazionale seconde generazioni dei Giovani Democratici.

Alle elezioni politiche del 2013 viene eletto deputato della XVII legislatura della Repubblica Italiana, nella circoscrizione XX Campania 2 per il Partito Democratico.[5][6] Ha fatto parte della delegazione presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa dal 26 giugno 2013 e dell'Assemblea parlamentare dell'Unione per il Mediterraneo dal 5 aprile 2013. Inizialmente vicino alla linea di Matteo Renzi, dal 2017 è maggiormente vicino alla minoranza guidata da Michele Emiliano.[7] In vista delle elezioni politiche del 2018 Chaouki decide di non ricandidarsi, poiché impegnato con la presidenza della moschea di Roma.

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

È stato citato in giudizio dalla sua assistente parlamentare, perché per cinque anni avrebbe omesso di versarle i contributi previdenziali, per la somma di 12.500 euro. Interpellato in proposito da il Fatto Quotidiano, ha dichiarato che si era trattato di un ritardo.[8].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Salaam, Italia! La voce di un giovane musulmano italiano, Aliberti editore, 2005.
  • Leghisti brava gente, Stranieri in Italia, 2013.
  • Uccidere l'umanità intera. La strage di Parigi e il futuro dell'Europa multiculturale, Eir, 2015

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Islam, i Giovani musulmani espellono il loro fondatore: troppo moderato, su il Giornale, 7 febbraio 2011. URL consultato il 7 dicembre 2015.
  2. ^ Karima Moual, Khalid Chaouki nuovo presidente della Grande Moschea di Roma, in La Stampa, 17 ottobre 2017. URL consultato il 18 ottobre 2017.
  3. ^ Grande moschea di Roma: Naim Nasrallah nuovo presidente, su romatoday.it, 14 luglio 2019. URL consultato il 23 settembre 2019.
  4. ^ Grande Moschea: Chaouki si dimette, Naim Nasrallah Presidente del Cda del Centro islamico, su dailymuslim.it, 14 luglio 2019. URL consultato il 23 settembre 2019.
  5. ^ www.camera.it
  6. ^ www.interno.it
  7. ^ http://formiche.net/2017/10/khalid-chaouki-moschea/
  8. ^ Thomas Mackinson, L’uomo dei diritti del Pd ha un problema a riconoscerli: da 5 anni non versa i contributi all’assistente parlamentare, in Il Fatto Quotidiano, 6 ottobre 2017. URL consultato il 22 ottobre 2017.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN21889526 · ISNI (EN0000 0000 4841 5011 · SBN LO1V303477 · LCCN (ENno2006015544 · WorldCat Identities (ENlccn-no2006015544