Kevin Durant

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Kevin Durant
Durant nel 2019
Nazionalità Stati Uniti Stati Uniti
Altezza 208 cm
Peso 109 kg
Pallacanestro
Ruolo Ala piccola, ala grande
Squadra Phoenix Suns
Carriera
Giovanili
2002-2006Montrose Christian School
2006-2007Texas Longhorns
Squadre di club
2007-2008Seattle S.Sonics80 (1.624)
2008-2016Oklahoma Thunder561 (15.942)
2016-2019G.S. Warriors208 (5.374)
2019-2023Brooklyn Nets129 (3.744)
2023-Phoenix Suns3 (87)
Nazionale
2010-Stati Uniti Stati Uniti45 (869)
Palmarès
 Olimpiadi
Oro Londra 2012
Oro Rio de Janeiro 2016
Oro Tokyo 2020
 Mondiali
Oro Turchia 2010
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 9 febbraio 2023

Kevin Wayne Durant (Washington, 29 settembre 1988) è un cestista statunitense, che gioca come ala piccola o ala grande nei Phoenix Suns.

Conosciuto con l'acronimo KD, è considerato uno dei migliori realizzatori della storia del basket;[1] con la nazionale statunitense ha vinto la medaglia d'oro ai Mondiali in Turchia nel 2010, alle Olimpiadi di Londra del 2012, alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 e alle Olimpiadi di Tokyo 2020 (disputate nel 2021 a causa della pandemia da COVID-19). Eletto MVP della stagione NBA 2013-2014, è diventato campione NBA nelle stagioni 2016-17 e 2017-18 con i Golden State Warriors, venendo eletto MVP di entrambe le Finals.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Kevin Durant nasce a Washington il 29 settembre 1988. Ha una sorella, Brianna, e due fratelli, Tony e Rayvonne. Quando Durant era ancora molto piccolo, suo padre abbandonò la famiglia, e questo portò anche al divorzio tra i suoi genitori. Sua nonna, dopo che i suoi genitori si furono separati, aiutò a crescere Durant insieme a sua madre.

Durant, crescendo, ha sempre tifato i Toronto Raptors, perché era un fan di Vince Carter, giocatore NBA. Durant ha giocato per molte squadre nel Maryland, dove conobbe molti futuri giocatori NBA, tra cui Michael Beasley, Ty Lawson, Greivis Vásquez, di cui è tuttora amico. Durant ha incominciato ad usare il numero 35 quando era alla AAU, in onore del suo allenatore Charles Craig, assassinato all'età di soli 35 anni.

Secondo la rivista Forbes nel 2014 è stato il 7º sportivo più pagato del mondo, con 54,1 milioni di dollari.[2]

È da sempre molto attivo per quanto riguarda la beneficenza, soprattutto per i numerosi playground costruiti in tutti gli Stati Uniti d'America e le numerosissime donazioni, tra cui spicca quella da 10 milioni di dollari alle scuole del Maryland, luogo dove è cresciuto.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

«Kevin Durant dà del tu al pallone come farebbe una point guard, segna come una guardia tiratrice, ha il gioco in post di un power forward ed è alto come un centro

(Davide Chinellato, gazzetta.it, 14 novembre 2017[3])

Ala piccola molto versatile, Durant è un giocatore estremamente abile nella metà campo offensiva – tanto da essere considerato uno dei più grandi attaccanti della storia della NBA –, ma nel corso degli anni ha saputo migliorarsi anche in difesa, dimostrandosi tra le altre cose un ottimo stoppatore (aspetto che ha messo in luce soprattutto nei tre anni nelle file dei Golden State Warriors).[3] Bravo anche in post, è un micidiale tiratore sia da 2 che da 3 punti e spesso ritenuto, per efficienza, range e volume di tiro, uno dei migliori tiratori di sempre;[3] il suo fade-away, difficilmente contestabile, è stato paragonato a quello di Dirk Nowitzki, al quale Durant si è ispirato.[4][5]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

NCAA[modifica | modifica wikitesto]

La numero 35 indossata da Durant ritirata dai Texas Longhorns

Durant ha giocato per la University of Texas di Austin, nella Big 12 Conference della NCAA, durante la stagione 2006-07. Nella sua annata da freshman, ricordata come una delle migliori nella storia del College Basketball, ha chiuso con 25,8 punti e 11,1 rimbalzi a gara. Dopo la sua prima stagione scelse di rendersi eleggibile al Draft NBA 2007.

NBA[modifica | modifica wikitesto]

Seattle Supersonics/Oklahoma City Thunder (2007-2016)[modifica | modifica wikitesto]

2007-2012: rookie dell'anno e prima finale NBA[modifica | modifica wikitesto]
Durant nella sua stagione da rookie

Viene selezionato come seconda scelta assoluta, dopo Greg Oden dei Portland Trail Blazers, nel Draft NBA 2007 dai Seattle SuperSonics.[6] La prima stagione è deludente sul piano dei risultati, ma vede Durant imporsi come Rookie of the Year Award.[7] Nella stagione 2008-2009 la franchigia si sposta a Oklahoma City, assumendo la denominazione di Thunder.

La stagione 2009-2010 vede Durant affermarsi come miglior marcatore NBA con una media di 30,1 punti a partita: è il più giovane giocatore della storia della Lega a laurearsi capocannoniere. Il giocatore disputa per la prima volta in carriera i playoff, grazie ad una stagione da 50 vittorie. L'annata di Durant viene inoltre coronata con la convocazione al suo primo All-Star Game e con l'ingresso nell'All-NBA First Team.

Durant nel 2010 con la maglia away degli Oklahoma City Thunder

Il 4 aprile 2010 stabilisce un nuovo record di franchigia, superando il precedente di Dale Ellis per punti segnati in una singola stagione (il record di Ellis fu stabilito quando la squadra si chiamava ancora Seattle SuperSonics).

La stagione 2010-11 vede i Thunder aumentare il proprio record di vittorie a 55, mentre Durant si conferma top scorer della Lega. Ai play-off i Thunder danno vita ad una bella semifinale di conference contro i Memphis Grizzlies, decisa in gara 7 dai 39 punti di Durant. In finale di conference i Thunder escono sconfitti per 4-1 dai Dallas Mavericks, futuri campioni.

Durant schiaccia nel 2011

La stagione successiva, accorciata a causa del lock-out, vede un ulteriore miglioramento per i Thunder che ottengono il secondo record ad Ovest (47-19) dietro soltanto agli Spurs. Durant si conferma per il terzo anno consecutivo il miglior realizzatore della lega, incrementando inoltre il proprio apporto a rimbalzo e nel numero di assist. Si classificherà secondo nella classifica per il titolo di MVP, dietro solo a LeBron James. All'All-Star Game, tenutosi ad Orlando, vince il titolo di miglior giocatore dell'evento, conducendo l'Ovest alla vittoria con 36 punti. Ai playoff i Thunder eliminano i Dallas Mavericks (4-0), campioni in carica. Superati anche i Los Angeles Lakers (4-1), e i San Antonio Spurs (4-2), giungono in finale NBA contro i Miami Heat, che si impongono per 4-1 nonostante il livello altissimo tenuto nella serie da Durant.

2012-2016: il titolo di MVP e la sconfitta in finale di conference[modifica | modifica wikitesto]
Durant nel 2014

Il 18 novembre 2014 Durant realizza la prima tripla doppia in carriera nella partita interna contro i Golden State Warriors, dove mette a referto 25 punti, 13 rimbalzi e 10 assist. Chiude l'anno come secondo marcatore della lega con 28.1 punti di media e i Thunder sono primi ad ovest. Al primo turno di playoff eliminano 4-2 gli Houston Rockets (Durant segna 41 punti nella decisiva gara 6) ma vengono eliminati al secondo turno dai Memphis Grizzlies per 4-1.

Durante la regular season 2013-2014 Durant supera il record di quaranta partite consecutive con venticinque o più punti, precedentemente stabilito da Michael Jordan, raggiungendo quota quarantuno. Durante questa striscia (17 gennaio) realizza il suo career-high per punti contro i Golden State Warriors, realizzandone 54, con un 19/28 al tiro, con 4 rimbalzi e 6 assist. Il 6 maggio 2014 viene eletto per la prima volta in carriera MVP della regular season superando LeBron James e Blake Griffin, diventando inoltre il quarto giocatore della storia a raggiungere i 32 punti, 7 rimbalzi e 5 assist di media in una stagione e il primo, dopo Allen Iverson, a conseguire l'accoppiata MVP-classifica punti. I suoi Thunder perderanno in Finale di Western Conference contro i San Antonio Spurs (che si laureeranno campioni NBA) per 4-2, nonostante una rimonta dei Thunder da 0-2 a 2-2 e le ottime prestazioni offerte da Durant.

Nella stagione 2014-2015 i Thunder non si qualificano per i playoff a causa dei problemi al piede di Durant, che giocherà solo 25 partite. Nell'annata successiva la franchigia di Oklahoma City giunge terza ad Ovest, e Durant viene incluso nel secondo quintetto All-NBA. I Thunder arrivano in finale di conference, dove vengono sconfitti per 4-3 dai Golden State Warriors, nonostante il vantaggio per 3-1 nella serie.

Golden State Warriors (2016-2019)[modifica | modifica wikitesto]

2016-2018: i due titoli NBA e di MVP delle Finals[modifica | modifica wikitesto]
Kevin Durant ai Golden State Warriors nel 2019

Scaduto il contratto con i Thunder, a stagione conclusa Durant diventa free agent senza restrizioni. Dopo essersi incontrato con diverse squadre, Durant annuncia la sua decisione di unirsi ai Golden State Warriors con un messaggio pubblicato su The Players' Tribune.[8] La scelta del giocatore provoca reazioni negative da parte dei tifosi degli Oklahoma City Thunder, che bruciano le magliette con il suo nome (come già accaduto quando LeBron James lasciò i Cleveland Cavaliers per accasarsi ai Miami Heat).[9] Viene nominato titolare all'All Star Game, dove realizza una tripla doppia (quarto di sempre a riuscirci).[10] Il 12 giugno 2017 si laurea campione NBA per la prima volta in carriera battendo i Cleveland Cavaliers in gara 5 (4-1 la serie). Grazie al suo eccezionale contributo alla squadra, viene eletto MVP delle Finals 2017.[11]

L'anno seguente, nel giugno 2018, Durant si laurea nuovamente campione NBA dopo la vittoria sui Cavs con un netto 4-0, e diviene il sesto giocatore di sempre a ricevere il riconoscimento personale di MVP delle Finals in due stagioni di fila.[12]

2018-2019: la rottura del tendine d'Achille[modifica | modifica wikitesto]

Dopo avere disputato la "solita" regular season da 26 punti di media a partita, nel corso dei playoffs (da segnalare i 50 punti di KD in gara 6 in casa dei Clippers con 38 punti nel primo tempo, ad un solo punto dal record all time di "Sleepy" Floyd per punti in un tempo in postseason) Durant è vittima di uno stiramento al polpaccio in gara 5 delle semifinali di conference contro gli Houston Rockets,[13] ma la sua squadra riesce a eliminare i texani e a superare agevolmente Portland nel turno successivo, raggiungendo così le Finals. Durant è costretto a saltare anche le prime quattro partite delle Finals contro i Toronto Raptors, poi, nonostante le precarie condizioni fisiche, rientra per gara 5 nel tentativo di rimontare i canadesi (in vantaggio per 3-1 nella serie):[14] anche se visibilmente limitato dall'infortunio, Durant è devastante in avvio di partita con 11 punti in 12 minuti e 3-5 al tiro, ma nel secondo quarto, durante un 1vs1 col suo amico Serge Ibaka, si rompe il tendine d'Achille.[15] Senza il suo miglior giocatore e per di più col successivo infortunio al crociato di Klay Thompson, Golden State finisce per perdere la serie 4-2, e di conseguenza anche il titolo, in favore dei Raptors.

Brooklyn Nets (2019-2023)[modifica | modifica wikitesto]

Nella off-season Durant annuncia il passaggio ai Brooklyn Nets, con gli amici Kyrie Irving e DeAndre Jordan, firmando un quadriennale da $164 milioni di dollari nonostante debba ancora recuperare da un brutto infortunio e la certezza della sua assenza nell'intera stagione successiva. Nell'occasione comunica che indosserà la casacca numero 7, abbandonando così l'iconico 35.[16]

Dopo una stagione ai box per i problemi al tendine, debutta con i Nets il 23 dicembre 2020 proprio contro i Golden State Warriors, realizzando 22 punti.[17][18] In gara 5 delle semifinali di conference contro i Milwaukee Bucks, nonostante l'assenza di Kyrie Irving per infortunio e i problemi fisici di un James Harden acciaccato ma comunque in campo, Durant trascina i Nets sul 3-2 con una tripla doppia da 49 punti, 17 rimbalzi e 10 assist.[19] Anche nella decisiva gara 7 Durant continua a trainare la squadra, realizzando tra l'altro il tiro forzato allo scadere che manda la partita ai supplementari, tuttavia i suoi 48 punti finali (record NBA per una gara 7) non sono comunque sufficienti per battere i Bucks che finiscono per imporsi 115-111.[20]

Il 3 aprile 2022 Durant realizza il suo personale career-high di punti facendo 55 punti in casa degli Atlanta Hawks ma perdendo con il risultato finale di 122-115.

Phoenix Suns (2023-)[modifica | modifica wikitesto]

Il 9 febbraio 2023 passa, insieme a T.J. Warren, ai Phoenix Suns, in cambio di Mikal Bridges, Cameron Johnson, Jae Crowder, quattro prime scelte non protette ai Draft degli anni successivi (2023, 2025, 2027 e 2029) e la possibilità di scambiare le scelte al Draft 2028.[21][22]

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Durant con l'oro dei mondiali del 2010

Convocato per i mondiali 2010 in Turchia, Durant guida il Team USA al titolo mondiale, con grandi prestazioni offensive soprattutto nella fase ad eliminazione diretta. A fine torneo verrà nominato MVP della manifestazione iridata. Nella semifinale Durant mette a segno 38 punti contro la Lituania stabilendo così la miglior prestazione per punti segnati da parte di un membro del Team Usa in una competizione internazionale.[23][24] A fine torneo, Durant è il miglior realizzatore del Team USA con una media di 22,7 punti a partita.

Nel 2012 viene convocato per partecipare alle Olimpiadi di Londra, che con Kobe Bryant, LeBron James, Carmelo Anthony e altri ancora, forma una super-squadra di grandi campioni. Team USA vince la medaglia d'oro e Durant è il miglior realizzatore in finale sulla Spagna (30 punti) e della squadra nel torneo olimpico con una media di 19,5 punti a partita.

Durant a Londra 2012

Durant si ripete anche ai Giochi di Rio 2016, vincendo la medaglia d'oro in finale sulla Serbia (96-66 il punteggio), realizzando 30 punti[25] e nel torneo olimpico una media di 19,4 punti a partita per il Team USA.

Viene convocato anche per i successivi giochi olimpici disputati a Tokyo nel 2021.[26] Dopo un incerto inizio suo e della squadra (sconfitta dalla Francia nel match d'esordio), Durant trascina Team Usa alla conquista del quarto oro olimpico consecutivo (terzo personale), battendo nei quarti la Spagna 95-81 con 29 punti a referto; in semifinale l'Australia 97-78 con 23 punti e in finale la rivincita con la Francia in un match molto equilibrato: 87-82 il punteggio per gli Usa con 29 punti personali. Chiude il torneo olimpico con 20.7 punti a partita di media.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Legenda
  PG Partite giocate   PT  Partite da titolare  MP  Minuti a partita
 TC%  Percentuale tiri dal campo a segno  3P%  Percentuale tiri da tre punti a segno  TL%  Percentuale tiri liberi a segno
 RP  Rimbalzi a partita  AP  Assist a partita  PRP  Palle rubate a partita
 SP  Stoppate a partita  PP  Punti a partita  Grassetto  Career high
Denota le stagioni in cui ha vinto il titolo
* Primo nella lega

NCAA[modifica | modifica wikitesto]

Stagione[modifica | modifica wikitesto]

Anno Squadra PG PT MP TC% 3P% TL% RP AP PRP SP PP
2006-07 Texas Longhorns 35 35 35,9 47,3 40,4 81,6 11,1 1,3 1,9 1,9 25,8

Massimi in carriera[modifica | modifica wikitesto]

  • Massimo di punti: 37 (4 volte) [27]
  • Massimo di rimbalzi: 23 vs Texas Tech (31 gennaio 2007)
  • Massimo di assist: 4 (2 volte)
  • Massimo di palle rubate: 5 vs Iowa State (10 febbraio 2007)
  • Massimo di stoppate: 6 vs Kansas (11 marzo 2007)
  • Massimo di minuti giocati: 52 vs Oklahoma State-Stillwater (16 gennaio 2007)

NBA[modifica | modifica wikitesto]

Regular season[modifica | modifica wikitesto]

Anno Squadra PG PT MP TC% 3P% TL% RP AP PRP SP PP
2007-2008 Seattle S.Sonics 80 80 34,6 43,0 28,8 87,3 4,4 2,4 1,0 0,9 20,3
2008-2009 Oklahoma Thunder 74 74 39,0 47,6 42,2 86,3 6,5 2,8 1,3 0,7 25,3
2009-2010 Oklahoma Thunder 82 82 39,5 47,6 36,5 90,0 7,6 2,8 1,4 1,0 30,1*
2010-2011 Oklahoma Thunder 78 78 38,9 46,2 35,0 88,0 6,8 2,7 1,1 1,0 27,7*
2011-2012 Oklahoma Thunder 66 66 38,6 49,6 38,7 86,0 8,0 3,5 1,3 1,2 28,0*
2012-2013 Oklahoma Thunder 81 81 38,5 51,0 41,6 90,5* 7,9 4,6 1,4 1,3 28,1
2013-2014 Oklahoma Thunder 81 81 38,5 50,3 39,1 87,3 7,4 5,5 1,3 0,7 32,0*
2014-2015 Oklahoma Thunder 27 27 33,8 51,0 40,3 85,4 6,6 4,1 0,9 0,9 25,4
2015-2016 Oklahoma Thunder 72 72 35,8 50,5 38,7 89,8 8,2 5,0 1,0 1,2 28,2
2016-2017 G.S. Warriors 62 62 33,4 53,7 37,5 87,5 8,3 4,8 1,1 1,6 25,1
2017-2018 G.S. Warriors 68 68 34,2 51,6 41,9 88,9 6,8 5,4 0,7 1,8 26,4
2018-2019 G.S. Warriors 78 78 34,6 52,1 35,3 88,5 6,4 5,9 0,7 1,1 26,0
2020-2021 Brooklyn Nets 35 32 33,1 53,7 45,0 88,2 7,1 5,6 0,7 1,3 26,9
2021-2022 Brooklyn Nets 55 55 37,2 51,8 38,3 91,0 7,4 6,4 0,9 0,9 29,9
2022-2023 Brooklyn Nets 39 39 36,0 55,9 37,6 93,4 6,7 5,3 0,8 1,5 29,7
Carriera 978 975 36,7 49,8 38,4 88,6 7,1 4,3 1,1 1,1 27,3
All-Star 10 8 26,9 53,6 34,9 89,7 6,2 3,7 1,7 0,5 25,0

Play-off[modifica | modifica wikitesto]

Anno Squadra PG PT MP TC% 3P% TL% RP AP PRP SP PP
2010 Oklahoma Thunder 6 6 38,5 35,0 28,6 87,1 7,7 2,3 0,5 1,3 25,0
2011 Oklahoma Thunder 17 17 42,5 44,9 33,9 83,8 8,2 2,8 0,9 1,1 28,6*
2012 Oklahoma Thunder 20 20 41,9 51,7 37,3 86,4 7,4 3,7 1,5 1,2 28,5
2013 Oklahoma Thunder 11 11 44,1 45,5 31,4 83,0 9,0 6,3 1,3 1,1 30,8*
2014 Oklahoma Thunder 19 19 42,9 46,0 34,4 81,0 8,9 3,9 1,0 1,3 29,6*
2016 Oklahoma Thunder 18 18 40,3* 43,0 28,2 89,0 7,1 3,3 1,0 1,0 28,4*
2017 G.S. Warriors 15 15 35,5 55,6 44,2 89,3 7,9 4,3 0,8 1,3 28,5
2018 G.S. Warriors 21 21 38,4 48,7 34,1 90,1 7,8 4,7 0,7 1,2 29,0
2019 G.S. Warriors 12 12 36,8 51,4 43,8 90,3 4,9 4,5 1,1 1,0 32,3*
2021 Brooklyn Nets 12 12 40,4 51,4 40,2 87,1 9,3 4,4 1,5 1,6 34,3
2022 Brooklyn Nets 4 4 44,0* 38,6 33,3 89,5 5,8 6,3 1,0 0,3 26,3
Carriera 155 155 40,4 47,6 35,6 86,6 7,8 4,1 1,0 1,2 29,4

Massimi in carriera[modifica | modifica wikitesto]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

  • Billions - serie TV, episodio 3x09 (2018)

Produttore[modifica | modifica wikitesto]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

High school[modifica | modifica wikitesto]

2006

College[modifica | modifica wikitesto]

  • NCAA AP Player of the Year: 1
2007
2007
2007
  • NCAA AP All-America First Team: 1
2007

NBA[modifica | modifica wikitesto]

Golden State Warriors: 2017, 2018
2017, 2018
2013-2014
2012, 2019

2009, 2010

2008
2010, 2011, 2012, 2014
2008
First Team: 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2018
Second Team: 2016, 2017, 2019, 2022
2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2021, 2022, 2023

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Londra 2012, Rio de Janeiro 2016, Tokyo 2020
  • Oro mondiale: 1
Turchia 2010
2010
2010
  • Membro quintetto ideale Giochi Olimpici Tokyo 2020

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Davide Chinellato, Nba Finals, le 5 sentenze: Warriors squadra unica, su gazzetta.it, 13 giugno 2017.
  2. ^ Simona Marchetti, Forbes, Paperone Mayweather: prende quattro volte Messi e CR7, su gazzetta.it, 11 giugno 2015.
  3. ^ a b c Davide Chinellato, OPINIONE - Cosa manca a Kevin Durant per essere il più forte di tutti, su nba.gazzetta.it, 14 novembre 2017. URL consultato il 1º febbraio 2020.
  4. ^ (EN) Tim MacMahon, Dirk on Durant copying him: 'Not sure he needs it', su espn.com, 15 aprile 2014. URL consultato il 1º febbraio 2020.
  5. ^ (EN) Tim MacMahon, How stars such as LeBron and KD are carrying on Dirk's fadeaway legacy, su espn.com, 24 gennaio 2018. URL consultato il 1º febbraio 2020.
  6. ^ (EN) 2007 NBA Draft, su espn.com. URL consultato il 14 marzo 2020.
  7. ^ (EN) Sonics’ Kevin Durant named NBA rookie of the year, su seattletimes.com, 2 maggio 2008. URL consultato il 14 marzo 2020.
  8. ^ Nba, Kevin Durant: la lettera a The Players Tribune, su gazzetta.it, 4 luglio 2016.
  9. ^ (EN) Ananth Pandian, LOOK: Kevin Durant joins Warriors, and now Thunder fans are burning his jersey, su cbssports.com, 4 luglio 2016.
  10. ^ Simone Sandri, Nba, All Star Game deludente. Vince l'Ovest 192-182, Davis record di punti, su gazzetta.it, 20 febbraio 2017.
  11. ^ Davide Chinellato, Kevin Durant mvp delle Finals: ecco perché l’ho votato, su nba.gazzetta.it, 13 giugno 2017.
  12. ^ NBA Finals: MVP a sorpresa a Kevin Durant, Steph Curry resta ancora a secco, su sport.sky.it, 9 giugno 2018.
  13. ^ Playoff NBA, infortunio di Kevin Durant: quanto tempo resterà fuori?, su sport.sky.it, 9 maggio 2019.
  14. ^ NBA Finals, Kevin Durant e le sue condizioni al rientro sul parquet in gara-5, su sport.sky.it, 10 giugno 2019.
  15. ^ Davide Chinellato, Durant: “Mi sono rotto il tendine. E non mi pento di aver giocato”, su gazzetta.it, 12 giugno 2019.
  16. ^ Durant ha scelto i Nets: super coppia con Irving per puntare al titolo, su gazzetta.it. URL consultato il 1º luglio 2019.
  17. ^ Nba: Brooklyn-Golden State 125-99, Durant-Irving show, su gazzetta.it. URL consultato il 24 dicembre 2020.
  18. ^ (EN) Nets Notes: Kevin Durant's Brooklyn Debut, su nba.com. URL consultato il 24 dicembre 2020.
  19. ^ NBA, Durant leggendario: segna 49 punti, firma una tripla doppia e gara-5 è di Brooklyn, su sport.sky.it. URL consultato il 16 giugno 2021.
  20. ^ Durant fenomenale, ma in finale a Est va Milwaukee: così sono caduti i Nets, su gazzetta.it. URL consultato il 20 giugno 2021.
  21. ^ (EN) Suns complete trade for Kevin Durant, T.J. Warren, su nba.com, 9 febbraio 2023. URL consultato il 10 febbraio 2023.
  22. ^ (EN) Mercato NBA, Kevin Durant ai Phoenix Suns: tre giocatori e quattro scelte ai Nets, su sport.sky.it, 9 febbraio 2023. URL consultato il 9 febbraio 2023.
  23. ^ (EN) Durant's record 38 points carry Team USA to title game, su deseret.com, 11 settembre 2010. URL consultato il 6 luglio 2021.
  24. ^ (EN) Pete Thamel, After Durant’s Big Day, U.S. Will Play for Gold Against an Unfriendly Host, in The New York Times, 12 settembre 2010, p. 6. URL consultato il 6 luglio 2021.
  25. ^ Olimpiadi, basket. Oro al Dream Team degli Stati Uniti: Serbia travolta, su corrieredellosport.it. URL consultato il 6 luglio 2021.
  26. ^ (EN) USA Basketball Announces U.S. Olympic Men’s Basketball Team, su usab.com. URL consultato il 6 luglio 2021.
  27. ^ (EN) Kevin Durant - NCAA Career Bests, su basketball.realgm.com. URL consultato il 21 giugno 2022.
  28. ^ (EN) Kevin Durant - NBA Career Bests, su basketball.realgm.com. URL consultato il 21 giugno 2022.

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