Kepler-64 (AB)b

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Kepler-64 (AB)b
Transito del pianeta Kepler-64b con eclisse della relativa stella binaria.
Stella madreKepler-64
Scoperta15 ottobre 2012
ScopritorePlanet Hunters
ClassificazionePianeta extrasolare
CostellazioneCigno
Parametri orbitali
Semiasse maggiore0,56 UA
Periodo orbitale138,3 giorni
Eccentricità0,0539
Dati fisici
Raggio medio6,18 R
Massa
20-50 M

Kepler-64 (AB)b, o PH1 (Planet Hunters 1), è un esopianeta che orbita attorno alla stella quadrupla Kepler-64, precedentemente nominata KIC 4862625. Si trova a circa 5 000 anni luce di distanza dal sistema solare[1]. Si tratta di un pianeta circumbinario, cioè di un pianeta che orbita attorno a due stelle che compongono un sistema binario stretto e che insieme con un altro sistema binario, più distante, compone il sistema di Kepler-64.

Il pianeta è stato scoperto da due astronomi amatoriali, Kian Jek e Robert G. Gagliano, il 15 ottobre 2012, con l'assistenza di un gruppo di astronomi professionisti dell'Università di Yale e usufruendo dei dati del telescopio spaziale Kepler[2][3]. Al momento della scoperta, PH1 è il primo pianeta trovato in un sistema quadruplo, il primo pianeta circumbinario in un sistema quadruplo e il primo scoperto con il metodo del transito in un sistema quadruplo.

Scoperta[modifica | modifica wikitesto]

La curva di luce di Kepler-64, che mostra i primi tre transiti del pianeta

Nel maggio 2011, l'astronomo amatoriale Kian Jek osservò un anomalo calo di luminosità nella curva di luce della binaria a eclisse Kepler-64, suggerendo che si trattasse di un transito planetario, e inviò una segnalazione a PlanetHunters.org, un programma che ha come obiettivo la scoperta di esopianeti utilizzando volontari ai quali vengono messi a disposizione i dati ricavati da Kepler. Robert Gagliano aveva effettuato ricerche sistematiche dei dati di Kepler, e nel febbraio 2012 confermò i primi due transiti e ne trovò un terzo. A quel punto Planet Hunters arruolò dieci astronomi professionisti, che tramite osservazioni con il telescopio Keck delle Hawaii esclusero che i cali di luminosità dipendessero da altri fattori, confermando definitivamente la presenza del pianeta[4]. Fu con queste ultime osservazioni che fu rivelata la seconda coppia di stelle[5].

Sistema stellare[modifica | modifica wikitesto]

Il pianeta è delle dimensioni di Nettuno, con una massa da 20 a 55 volte quella della Terra, e orbita attorno a due delle quattro stelle del sistema, denominate Kepler-64 Aa e Kepler-64 Ab, o, come suggerito da F. V. Hessman e colleghi nel 2010 circa la nomenclatura corretta dei pianeti circumbinari, Kepler-64 A e Kepler-64 B[6]. Il pianeta ha ricevuto la denominazione ufficiale della NASA di Kepler-64 b[7], mentre la denominazione PH1 deriva dall'essere il primo pianeta scoperto tramite il progetto Planet Hunters. Le due stelle attorno alle quali orbita il pianeta sono rispettivamente di classe spettrale F e M, hanno una massa di 1,5 e 0,41 volte quella del Sole e formano una binaria a eclisse con un periodo orbitale di 20 giorni, mentre il pianeta orbita attorno alla coppia in 138,3 giorni a una distanza media di 0,56 UA[8]. Più distante, a circa 1000 UA, si trova un'altra coppia di stelle denominate Ba e Bb (o C e D), una nana gialla e una nana rossa di massa rispettivamente 0,99 e 0,51 masse solari, separate tra loro da circa 60 UA. L'età del sistema è stimata essere di circa due miliardi di anni[9].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Astronomers discover planet with four suns, ABC News (Australia), 17 ottobre 2013.
  2. ^ PH1 : A planet in a four-star system, su blog.planethunters.org, Planethunters.org, 15 ottobre 2012.
  3. ^ KSDK-TV, Planet Hunters' discover new planet, PH-1, su ksdk.com, CNN, 15 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2012).
  4. ^ PH1, il primo pianeta circumbinario in un sistema di quattro stelle, su gak.it.
  5. ^ Citizen Scientists Discover Planet in Quadruple Star System, su pcmag.com, PC Magazine, 16 ottobre 2012. URL consultato il 21 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2012).
  6. ^ F. V. Hessman, V. S. Dhillon, D. E. Winget, M. R. Schreiber, K. Horne, T. R. Marsh, E. Guenther, A. Schwope, U. Heber, On the naming convention used for multiple star systems and extrasolar planets (PDF), dicembre 2010.arΧiv:1012.0707
  7. ^ Kepler Mission Manager Update, su nasa.gov, NASA, ottobre 2012. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2017).
  8. ^ Planet KIC 4862625 b Archiviato il 20 gennaio 2013 in Internet Archive. Exoplanet.eu
  9. ^ Megan E. Schwamb, Jerome A. Orosz, Joshua A. Carter, William F. Welsh, Debra A. Fischer, Guillermo Torres, Andrew W. Howard, Justin R. Crepp, William C. Keel, Chris J. Lintott, Nathan A. Kaib, Dirk Terrell, Robert Gagliano, Kian J. Jek, Michael Parrish, Arfon M. Smith, Stuart Lynn, Robert J. Simpson, Matthew J. Giguere, Kevin Schawinski, Planet Hunters: A Transiting Circumbinary Planet in a Quadruple Star System.arΧiv:1210.3612

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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