Kenan Evren
Kenan Evren | |
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7º Presidente della Turchia | |
Durata mandato | 12 settembre 1980 – 9 novembre 1989 |
Capo del governo | Bülend Ulusu Turgut Özal |
Predecessore | Fahri Korutürk |
Successore | Turgut Özal |
Capo di stato maggiore delle forze armate | |
Durata mandato | 7 marzo 1978 – 1º luglio 1983 |
Predecessore | Semih Sancar |
Successore | Nurettin Ersin |
Comandante dell'Armata Turca | |
Durata mandato | 5 settembre 1977 – 6 marzo 1978 |
Predecessore | Semih Sancar |
Successore | Nurettin Ersin |
Dati generali | |
Partito politico | Indipendente |
Professione | Militare |
Firma |
Ahmet Kenan Evren | |
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Nascita | Alaşehir, 17 luglio 1917 |
Morte | Ankara, 9 maggio 2015 |
Cause della morte | Emorragia gastrointestinale indotta da bradicardia e proctocolectomia |
Luogo di sepoltura | Cimitero statale turco |
Dati militari | |
Paese servito | Turchia |
Forza armata | Esercito turco |
Anni di servizio | 1938 - 1983 |
Grado | Generale |
Comandante di | Capo di stato maggiore generale delle Forze armate turche Comandante dell'Esercito turco |
Altre cariche | politico |
"fonti nel corpo del testo" | |
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Ahmet Kenan Evren (Alaşehir, 17 luglio 1917 – Ankara, 9 maggio 2015) è stato un politico e generale turco.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1938 si diplomò alla scuola dell'esercito. Dal 1958 al 1959 prestò servizio nella Brigata turca in Corea. Nel 1964 fu promosso generale e nel 1977 divenne capo di stato maggiore dell'esercito turco. Nel 1978 divenne capo di stato maggiore delle forze armate turche.
Gli anni che portarono al Colpo di Stato in Turchia del 1980 furono caratterizzati da una feroce lotta tra l'estrema destra e l'estrema sinistra. I militanti di sinistra, che speravano in una rivoluzione comunista, si scatenarono nelle strade; dall'altra parte, i militanti nazionalisti di destra respinsero i rivoluzionari di sinistra e provocarono un'eccitazione religiosa. Le università si sono schierate e sono diventate il quartier generale della sinistra o della destra. La situazione caotica creata dai gruppi di estrema sinistra e di estrema destra ha distrutto la sicurezza pubblica del Paese. Gruppi comunisti e neofascisti hanno cercato di tenere sotto il loro controllo anche le strade, picchiando o uccidendo chiunque non fosse dei loro.[1][2][3] Infine, una manifestazione anti-secolarista organizzata dagli islamisti a Konya il 6 settembre 1980 è stata l'ultima goccia.[4]
Il golpe
[modifica | modifica wikitesto]Con il colpo di Stato del 12 settembre 1980, il Consiglio di Sicurezza Nazionale (Millî Güvenlik Kurulu, MGK) divenne l'organo di governo. Il Consiglio del 1980 era composto dal comandante delle forze armate Kenan Evren, dal Capo di Stato Maggiore e dal Presidente dello Stato. Il Parlamento fu sciolto. In un discorso tenuto a Muş nel 1984, a proposito dell'esecuzione di Erdal Eren, un militante comunista presunto diciassettenne ma secondo i documenti ufficiali nato nel 1961, accusato di aver ucciso un soldato turco, disse: "Ora, dopo averlo catturato, lo sottoporrò a un processo e poi non lo giustizierò, ma mi prenderò cura di lui per tutta la vita. Darò da mangiare a quel traditore che ha estratto una pistola a questi soldati che hanno versato il loro sangue per questa patria per anni. Siete d'accordo?!"[5]
Presidente della Repubblica
[modifica | modifica wikitesto]Kenan Evren è stato eletto Presidente della Repubblica turca il 7 novembre 1982 con l'approvazione del 91,37% dei voti alla nuova Costituzione sottoposta a un controverso referendum, in sostituzione di quella precedente che, secondo lui, aveva libertà troppo "lussuose" per la Turchia.[6] Evren adottò misure forti per garantire che la divisione tra destra e sinistra politica non si trasformasse nuovamente in violenza; la nuova costituzione limitò i diritti e depoliticizzò i giovani. Il regime della sua giunta ha sottolineato l'importanza della pianificazione familiare e ha approvato leggi più liberali sull'aborto.[7]
Le forze armate turche governarono di fatto il paese, prima che la democrazia fosse ripristinata con le elezioni generali turche del 1983.
In seguito alle elezioni presidenziali del 1989, gli successe Turgut Özal, politico riformista neoliberale e conservatore moderato degli anni Ottanta.
Dopo il pensionamento, si trasferisce nella località turistica turca di Armutalan, Marmaris, e si dedica alla pittura.[8] Il 2 agosto 2006, un piano per assassinare Evren è stato sventato quando due uomini sono stati fermati e arrestati a Muğla.[9]
La condanna
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2012 venne avviato un processo formale nei suoi confronti con l'accusa d'attentato alla Costituzione e di alto tradimento nei riguardi della Repubblica, conclusosi nel 2014 con una sua condanna all'ergastolo. Muore dopo un anno di prigionia.
Evren è morto in un ospedale militare di Ankara il 9 maggio 2015, all'età di 97 anni.[10] Il 12 maggio è stato sepolto nel Cimitero di Stato turco di Ankara dopo il servizio funebre tenutosi nella Moschea Ahmet Hamdi Akseki. Ai funerali hanno partecipato i parenti più stretti e il personale militare. In segno di protesta, i partiti politici non hanno inviato alcun rappresentante al funerale dell'ex presidente. Alcune persone hanno protestato durante la funzione religiosa nel cortile della moschea.[11]
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1944 sposò Sekine Kankotan (morta nel 1982). Ebbero un figlio morto infante e tre figlie, Şenay, Gülay e Miray Evren.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Erik J. Zürcher, Turkey A Modern History, Revised Edition, I.B.Tauris, 2004, p. 263, ISBN 978-1-85043-399-6. URL consultato il 24 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2023).
- ^ Gil, Ata. "La Turquie à marche forcée", Le Monde diplomatique, Febbraio 1981.
- ^ Searchlight, No.47 (Maggio 1979), page 6.
- ^ Kenan Evren, Kenan Evren'in Anıları 1, 1990: KONYA OLAYLARI. URL consultato l'11 marzo 2022 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2022).
- ^ (TR) Oran, Baskın e Evren, Kenan, Kenan Evren'in yazılmamış anıları, Bilgi Yayınevi, 1989, p. 189, ISBN 975-494-095-9. URL consultato il 5 luglio 2008.«Şimdi ben, bunu yakaladıktan sonra mahkemeye vereceğim ve ondan sonra da idam etmeyeceğim, ömür boyu ona bakacağım. Bu vatan için kanını akıtan bu Mehmetçiklere silah çeken o haini ben senelerce besleyeceğim. Buna siz razı olur musunuz?»(3 ottobre 1984 discorso a Muş.)
- ^ (TR) Abbas Güçlü, 61 Anayasası Türkiye'ye büyük geldi, in Milliyet, 25 settembre 2003. URL consultato il 5 luglio 2008.
- ^ '12 Eylül ürünü kürtaj tartışılsın!', su cumhuriyet.com.tr.
- ^ (TR) Mustafa Sarıipek, Evren: Tutukladığım için üzgünüm, in Hürriyet, 6 novembre 2006. URL consultato il 5 luglio 2008.
- ^ (TR) Kenan Evren'e Suikast Yapacaklardı, in Aktif Haber, 2 agosto 2006. URL consultato il 5 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2011).
- ^ "Former Turkish president Evren dies aged 97", Reuters, 9 maggio 2015.
- ^ No blessing' to Kenan Evren at funeral, in Doğan News Agency, 12 maggio 2015. URL consultato il 12 maggio 2015.
- ^ HL Deb, British honours and orders of Chivalry held by overseas heads of state, in Hansard, vol. 505, 14 marzo 1999. URL consultato il 18 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2021).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Kenan Evren
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Kenan Evren, su Olympedia.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 27869534 · ISNI (EN) 0000 0000 8095 7945 · LCCN (EN) n86861983 · GND (DE) 118881744 · J9U (EN, HE) 987007273890905171 |
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