Karel Čapek
Karel Čapek (pronuncia: [ˈkarɛl ˈtʃapɛk]; Malé Svatoňovice, 9 gennaio 1890 – Praga, 26 dicembre 1938) è stato un giornalista, scrittore e drammaturgo ceco.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nato a Malé Svatoňovice in Boemia, nell'Impero austro-ungarico, figlio di un dottore, studiò filosofia a Praga per poi divenire giornalista.
Assieme al fratello Josef elaborò i suoi primi scritti, e dopo le opere letterarie Boží muka ("Crocefisso accanto alla strada") e Racconti tormentosi (Trapné povídky) del 1917, incominciò la sua carriera autonoma, che sfociò ben presto in attività teatrale.
L'opera di esordio fu, nel 1920, Loupežník ("Il malandrino"), una commedia incentrata sul contrasto fra la gioventù audace e la maturità tradizionalista.
Sempre nello stesso anno scrisse il suo lavoro più famoso, il dramma in tre atti R.U.R. (Rossumovi univerzální roboti). In quest'opera compare per la prima volta la parola robot (dal ceco robota, "lavoro duro, lavoro forzato"), che tanto successo ha avuto in seguito. Il termine fu inventato e suggerito all'autore dal fratello Josef. Va notato che i roboti di Čapek non sono in realtà robot nel senso poi attribuito al termine, ovvero automi meccanici, ma esseri "costruiti" producendo artificialmente le diverse parti del corpo e assemblandole insieme. In quest'opera l'autore focalizzò i pericoli dello scientismo e del razionalismo, immaginando una società basata sul lavoro dei robot semi-umani, mancanti solo dell'anima, che piano piano si ribellano e schiacciano gli uomini. L'opera è a lieto fine, in quanto gli stessi robot scoprono l'amore e i sentimenti.
Nel 1922 Čapek pubblicò il primo dei romanzi fondamentali della sua carriera, intitolato La fabbrica dell'Assoluto (Továrna na absolutno). Si trattò di un altro lavoro a sfondo utopistico retto da un pretesto scientifico che riuscì a liberare una trama dai contenuti paradossali: una macchina meccanica, nel rilasciare elettroni emette anche particelle del Dio del cielo, che con i suoi miracoli suscita crisi e turbamenti oltre che una disastrosa organizzazione sociale basata sulla giustizia.[1]
Sette anni dopo l'autore terminò due lavori intitolati Racconti da una tasca (Povídky z jedné kapsy) e Racconti dall'altra tasca (Povídky z druhé kapsy), ritenuti tra i più riusciti dello scrittore, nei quali Čapek affrontò alcune fra le sue tematiche più care, quali il relativismo delle percezioni e delle convinzioni, la misteriosità della psiche e degli eventi.
Seguì una trilogia dedicata ai problemi della conoscenza, mentre l'ultima parte della sua carriera fu imperniata sull'analisi delle difficoltà contemporanee e sui presagi della guerra. Tra le opere di questa fase si annoverarono La guerra delle salamandre (Válka s mloky) del 1936, ricco di allusioni alla situazione politica degli anni trenta ma anche di critiche contro il colonialismo, lo sciovinismo e il nazionalismo.
Le avvisaglie della guerra influenzarono il romanzo Bílá nemoc ("La malattia bianca") del 1937, nel quale venne affrontata la dicotomia tra libertà e dittatura, fra guerra e pace.
L'ultima fatica letteraria pubblicata prima della morte dello scrittore risultò la tragedia Matka ("La madre") del 1938, di matrice pacifista anche se l'autore, in queste pagine, non escluse la necessità di una guerra giusta per controbattere le conquiste militari violente.[1]
Intraprese l'attività di scrittore più per creare satire taglienti contro la situazione del suo Paese che per intenti letterari.
Morì a Praga nel 1938.
Opere[modifica | modifica wikitesto]

(Elenco parziale)
- R.U.R. (Rossumovi univerzální roboti) (1920), Torino 1971, insieme a L'affare Makropulos, con nota di Angelo Maria Ripellino; ed. Bologna, Synergon, 1995, a cura di Vanni De Simone (con il sottotitolo Da dove nacque la progenie del Cyborg); ed. Milano, Bevivino, 2006, a cura di Vanni De Simone; con il titolo R.U.R. Rossum's Universal Robots, a cura di A. Catalano, Venezia, Marsilio, 2015, ISBN 978-88-317-2094-6
- Racconti tormentosi (Trapné povídky, 1921), traduzione di W. Giusti, Torino 1929; Palermo 1992, ISBN 88-389-0846-X
- Dalla vita degli insetti (Ze života hmyzu, 1921)
- L'affare Makropulos (Věc Makropulos, 1922), Torino 1971; con saggi di A.M. Ripellino, G. Chierici, E. Groppali, Genova 1993, ISBN 978-88-211-6423-1
- La fabbrica dell'Assoluto (Továrna na absolutno, 1922), traduzione di A. Alleva, Roma 1984
- Krakatite (Krakatit, 1924), traduzione di A. Alessandri, Torino 2020, con postfazione di A. Catalano, ISBN 9788833860664. Da esso sono stati tratti il film omonimo del 1948 e il remake Cerne slunce del 1979.
- Adamo creatore (Adam Stvořitel, 1927)
- La guerra delle salamandre (Válka s mloky, 1936), traduzione di B. Meriggi, Roma 1961; Roma 1987; Torino 2009
- La vita e l'opera del compositore Foltýn (Život a dílo skladatele Foltýna, 1939), traduzione di G. Fazzi, Genova 1988, ISBN 88-211-6211-7
- Fogli italiani (Italské listy), traduzione di D. Galdi, Palermo 1992, ISBN 88-389-0842-7
- Favole (Devatero pohádek), traduzione di L. De Nardis, Milano 1994, ISBN 88-07-81267-3
- Viaggio al nord (Cesta na sever), traduzione di S. Chiti Chytilová e N. Pucci, Piombino 1991
- Il libro degli apocrifi (Kniha apokryfů), traduzione di L. De Nardis, Roma 1989
- Hordubal ed altri, traduzione di G. Mariano, Milano 1961
- Lettura su TGM, (Čtení o TGM), Praga 1961[2]
- Dášenka. La vita di un cucciolo, traduzione di G. Fazzi, Roma 1992
- L'anno del giardiniere, traduzione di Chiara Rea, Elliot 2018
Antologie[modifica | modifica wikitesto]
- Racconti da una tasca (Povídky z jedné kapsy), traduzione di S. Chytilová e N. Pucci, Piombino 1989; contiene il racconto Il giudizio universale (Poslední soud, 1919)
- Racconti dall'altra tasca (Povídky z druhé kapsy), traduzione di S. Chytilová e N. Pucci, Piombino 1996; contiene il racconto L'ago (Jehla, 1929)
- Racconti dall'una e dall'altra tasca, traduzione di B. Meriggi, Milano 1962; contiene i racconti L'ago (Jehla, 1929) e Il giudizio universale (Poslední soud, 1919); Mursia, 2011, ISBN 978-88-425-4806-5
Antologie che contengono suoi racconti[modifica | modifica wikitesto]
- Racconti matematici (2006), Einaudi, ISBN 88-06-18321-4; contiene il racconto La morte di Archimede.
- Preclík, Vratislav. Masaryk a legie (Masaryk and legions), váz. kniha, 219 pages, first issue vydalo nakladatelství Paris Karviná, Žižkova 2379 (734 01 Karvina, Czech Republic) ve spolupráci s Masarykovým demokratickým hnutím (Masaryk Democratic Movement, Prague), 2019, ISBN 978-80-87173-47-3, pages 8 - 34, 36 - 39, 41 - 42, 106 - 107, 111-112, 124–125, 128, 129, 132, 140–148, 184–215.
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
![]() |
Cavaliere di I Classe dell'Ordine di Tomáš Garrigue Masaryk |
— 1995 |
Curiosità[modifica | modifica wikitesto]
A Karel e suo fatello Josef è dedicato il nome della rivista a fumetti Čapek, fondata nel 2018 da Marcello Baraghini e altre realtà dell'editoria indipendente italiana, vincitrice nel 2020 del premio Beani a Lucca Comics [3][4][5][6] come miglior iniziativa culturale.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Le Muse, De Agostini, Novara, 1964, Vol. III, pag.65
- ^ Vratislav Preclík. Masaryk a legie, Masaryk and legions, first issue váz. kniha, 219 pages, vydalo nakladatelství Paris Karviná, Žižkova 2379 (734 01 Karviná-Mizerov, Czechia) ve spolupráci s Masarykovým demokratickým hnutím (in cooperation with Masaryk democratic Movement), 2019, (ISBN 978-80-87173-47-3)
- ^ https://www.luccachanges.com/it/news/lucca-comics-and-games-awards
- ^ https://www.fumettologica.it/2020/10/vincitori-lucca-comics-awards-2020/
- ^ https://www.repubblica.it/robinson/2020/11/01/news/tutti_i_premiati_ai_lucca_comics_awards_2020_gli_oscar_dei_fumetti_da_manuele_fior_a_eleanor_davis-272614704/
- ^ https://www.lospaziobianco.it/capek-come-realizzare-una-rivista-di-fumetti-e-vivere-felici/
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Fonti
- Le Muse - Enciclopedia di tutte le arti, De Agostini, Novara, 1964, Vol. III, pag.65
- Approfondimenti
- I. Klima, Karel Čapek, Praga, 1962
- B. Meriggi, L'umanità di Karel Čapek, B. Meriggi, Scritti minori, Brescia, 1975, pp. 309–330.
- (EN) Thomas Ort, Art and Life in Modernist Prague: Karel Čapek and His Generation, 1911–1938, 9781137077394, 978-1-349-29532-6, 978-1-137-07739-4 , Palgrave Macmillan US, 2013.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikisource contiene una pagina in lingua francese dedicata a Karel Čapek
Wikiquote contiene citazioni di o su Karel Čapek
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Karel Čapek
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Karel Čapek, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Karel Čapek, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Karel Čapek, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Karel Čapek, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (DE) Karel Čapek (XML), in Dizionario biografico austriaco 1815-1950.
- (EN) Karel Čapek, su Find a Grave.
- Opere di Karel Čapek, su openMLOL, Horizons Unlimited srl.
- (EN) Opere di Karel Čapek, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Opere di Karel Čapek, su Progetto Gutenberg.
- (EN) Audiolibri di Karel Čapek, su LibriVox.
- (EN) Bibliografia di Karel Čapek, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (EN) Karel Čapek, su Goodreads.
- Bibliografia italiana di Karel Čapek, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com.
- (EN) Karel Čapek, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Karel Čapek, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Karel Čapek, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
- (CS, EN, FR) Karel Capek Website, su capek.misto.cz.
- (CS) Karel Capek on line, su mlp.cz.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 34454129 · ISNI (EN) 0000 0001 2127 202X · LCCN (EN) n50035042 · GND (DE) 118668250 · BNF (FR) cb11895069q (data) · BNE (ES) XX1721445 (data) · ULAN (EN) 500387758 · NLA (EN) 35025702 · BAV (EN) 495/13105 · NDL (EN, JA) 00430838 · WorldCat Identities (EN) lccn-n50035042 |
---|