Kandahari Begum
Kandahari Begum | |
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Zan-i-Kalan Prima consorte imperiale | |
In carica | 1628 – fra il 1628 e il 1650 |
Nascita | Kandahar, 1593 |
Morte | fra il 1628 e il 1650 |
Sepoltura | Kandahari Bagh |
Luogo di sepoltura | Agra |
Dinastia | Safavide (nascita) Moghul (matrimonio) |
Padre | Muffazar Husain Safavi |
Consorte di | Shah Jahan (1610) |
Figli | Parhez Banu Begum |
Religione | Islam sciita |
Kandahari Begum (scritto anche come Qandahari Begum e nota anche come Kandahari Mahal; Kandahar, 1593 – fra il 1628 e il 1650) è stata una principessa persiana appartenente alla dinastia safavide, nonché prima consorte dell'imperatore indiano Shah Jahan della dinastia Moghul.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Kandahari Begum nacque nel 1593 a Kandahar. Era per nascita una principessa safavide, la più longeva delle dinastie regnanti in Persia, in quanto figlia di Muzaffar Husain Mirza Safavi, discendente diretto di Ismail I[1][2]. Kandahari non era il suo nome originale, che non è noto, ma semplicemente un epiteto riferito al suo luogo di nascita usato nelle cronache Moghul, per sottolineare il suo status inferiore rispetto alla seconda moglie di Shah Jahan, Mumtaz Mahal[2].
Alla fine del 1595, l'imperatore Moghul Akbar conquistò Kandahar e costrinse Husain alla resa. Pochi mesi dopo, insieme alla figlia e ai quattro figli, Bahram Mirza, Haider Mirza, Alqas Mirza e Tahmasp Mirza, e al fratello minore Rustam Mirza, venne trasferito in India, dove gli vennero assegnate ricchezze e una posizione d'onore a corte. Ciononostante, non si ambientò mai in India e morì nel 1603[2].
Alla fine del 1609, Jahangir, figlio di Akbar che gli era succeduto sul trono, decise di risolvere la tensione politica fra l'Impero Moghul e quello persiano tramite un'alleanza matrimoniale. Scelse quindi il suo terzo figlio, Khurram (poi imperatore Shah Jahan), come sposo di Kandahari. Khurram accolse la notizia con ambiguità: se da un lato questo matrimonio rafforzava la sua posizione a corte, dall'altro era noto che il principe era innamorato di Arjumand Begum (poi Mumtaz Mahal), figlia di Asaf Khan, con la quale le era stato negato il matrimonio. Il fidanzamento durò a lungo, forse per la ritrosia di Khurram verso la fidanzata e per mantenere aperta la possibilità di annullare l'unione nel caso la situazione politica fosse cambiata[2].
Alla fine, la coppia si sposò ad Agra l'8 novembre 1610. Un anno dopo, la coppia ebbe la loro unica figlia[3].
Kandahari morì in data sconosciuta fra il 1628 e il 1650, venendo sepolta ad Agra, in un mausoleo a suo nome situato nel giardino da lei fondato. Il mausoleo e la moschea vicina furono in gran parte distrutti nel 1707 e a oggi sono stati demoliti per far spazio a costruzioni moderne[4].
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Da suo marito, ebbe una sola figlia:[4][5][6]
- Parhez Banu Begum (Agra, 21 agosto 1611 - Delhi, 19 ottobre 1675). Nota anche come Purhunar Banu Begum. Era la figlia maggiore di suo padre e l'unica di sua madre. Venne nominata dal nonno Jahangir e, dopo la nascita, affidata alla bisnonna acquisita Ruqaiya Sultan Begum. Alla morte di suo padre nel 1666, fu invece raccomanda alla sorellastra minore, Jahanara Begum. Morì nubile e senza discendenza e fu sepolta nel giardino di Delhi da lei costruito.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Nagendra Kr Singh, Encyclopaedia of Muslim Biography: Muh-R (2001), p.427
- ^ a b c d Nicoll 2009, pp.64-65
- ^ Jahangir e W. M. Thackston, The Jahangirnama: memoirs of Jahangir, Emperor of India, Freer Gallery of Art, Arthur M. Sackler Gallery in association with Oxford University Press, 1999, p. 114, ISBN 978-0-19-512718-8.
- ^ a b Nicoll 2009, p.74
- ^ Kobita Sarker, Shah Jahan and his paradise on earth: the story of Shah Jahan's creations in Agra and Shahjahanabad in the golden days of the Mughals, K.P. Bagchi & Co, 2007, p. 187, ISBN 978-81-7074-300-2.
- ^ Nur Jahan, empress of Mughal India, Oxford University Press, 1993, p. 98, ISBN 978-0-19-536060-8.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Thomas William Beale, The Oriental Biographical Dictionary, Asiatic Society, 1881.
- Ernest Binfield Havell, A Handbook to Agra and the Taj: Sikandra, Fatehpur-Sikri and the Neighbourhood, Longmans, Green, and Company, 1904.
- Indica, Volume 40, Heras Institute of Indian History and Culture, St. Xavier's College., 2003.
- Syad Muhammad Latif, Agra, Historical & Descriptive: With an Account of Akbar and His Court and of the Modern City of Agra, 1896.
- Peter Mundy, The Travels of Peter Mundy, in Europe and Asia, 1608-1667 ..., Hakluyt society, 1967.
- Abū al-Faz̤l ibn Mubārak, The Ain i Akbari, Volume 1, Rouse, 1873.
- Fergus Nicoll, Shah Jahan: The Rise and Fall of the Mughal Emperor, Penguin Books India, 2009, ISBN 978-0-670-08303-9.
- Nagendra Kr Singh, Encyclopaedia of Muslim Biography: Muh-R, A.P.H. Pub. Corp., 2001, ISBN 978-8-176-48234-9.