Kadima

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Kadima
LeaderAriel Sharon, Ehud Olmert, Tzipi Livni, Shimon Peres
StatoBandiera d'Israele Israele
SedePetah Tiqwa
Fondazione21 novembre 2005
Dissoluzione2015 (de facto)
IdeologiaSionismo,[1]
Liberalismo[1]
CollocazioneCentro[2][3][4]
Affiliazione internazionaleAlleanza dei Democratici, Organizzazione Sionista Mondiale
Seggi massimi Knesset
29 / 120
(2006)
Iscritti96 000 (2012)

Kadima (in ebraico: קדימה, Qādīmāh, "avanti") è stato un partito politico israeliano, fondato nel 2005 e scioltosi de facto nel 2015.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fu fondato dal primo ministro Ariel Sharon dopo aver lasciato, nel novembre 2005, il partito conservatore del Likud, la cui maggioranza si era opposta al ritiro unilaterale di Israele dai territori palestinesi contesi.

Al progetto politico di Kadima aderirono sia ministri appartenenti al Likud, che esponenti del Partito Laburista Israeliano e di partiti minori. Fra questi, si deve segnalare l'appoggio di Shimon Peres, ex primo ministro israeliano ed ex presidente dei laburisti, oltre che premio Nobel per la pace.

Il partito, subito dopo la formazione, secondo i sondaggi pre-elettorali, avrebbe dovuto raccogliere i consensi della maggior parte degli israeliani ed assumere il controllo della Knesset, il parlamento israeliano. Alle elezioni del 29 marzo 2006, Kadima, però, a causa dell'ictus, e del conseguente coma, che ha colpito il suo fondatore e principale rappresentante Ariel Sharon, ha conquistato solo 29 seggi, che gli hanno permesso comunque di divenire la prima forza politica del Paese e di guidare, con Ehud Olmert, il nuovo governo.

Alle elezioni del 2009 il partito, guidato da Tzipi Livni, ha ottenuto il primo posto con il 22,47% dei voti e ottenendo 28 seggi su 120, confermandosi come il primo partito politico d'Israele. Tuttavia il partito, che ha iniziato la campagna elettorale in netto svantaggio rispetto al Likud, ha recuperato il proprio consenso a spese degli alleati del centrosinistra, impedendo quindi la formazione di un governo di centrosinistra con i Laburisti e dunque è passato all'opposizione.

A marzo 2012 Shaul Mofaz è diventato il nuovo leader del partito, sconfiggendo la Livni, che nel novembre 2012 è quindi uscita da Kadima, fondando il nuovo partito di centrosinistra HaTnuah.

Alle elezioni del 2013 Kadima è crollato al 2,09% dei consensi, classificandosi così all'ultimo posto, e ha ottenuto soltanto 2 seggi.

In vista delle elezioni del 2015, dopo alcune trattative non concretizzatesi per un ingresso di Kadima nella lista dell'Unione Sionista, formata dal Partito Laburista Israeliano e da HaTnuah, il 27 gennaio 2015 Shaul Mofaz decide di ritirarsi dalla politica e lo stesso giorno è stato sostituito da Akram Hasson, che è diventato così il primo druso a guidare un partito ebraico.[5] Due giorni dopo, però, Hasson ha lasciato Kadima per entrare nella lista del nuovo partito Kulanu.[6] Senza dirigenti, Kadima non ha presentato la lista alle elezioni, de facto dissolvendosi.

Ideologia[modifica | modifica wikitesto]

Kadima è stato un partito centrista orientato generalmente a formare alleanze sia con partiti di centrosinistra che di centrodestra. Sosteneva la soluzione dei due stati, per risolvere il conflitto israelo-palestinese.

Leader[modifica | modifica wikitesto]

Risultati elettorali[modifica | modifica wikitesto]

Elezioni Leader Voti % Seggi +/-
2006 Ehud Olmert 690.901 22.02 (#1)
29 / 120
-
2009 Tzipi Livni 758.032 22.47 (#1)
28 / 120
Diminuzione1
2013 Shaul Mofaz 79.081 2.09 (#12)
2 / 120
Diminuzione26

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Primary Political Parties of Israel, su judaism.about.com. URL consultato il 12 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2013).
  2. ^ Kadima (political party, Israel) - Encyclopedia Britannica
  3. ^ Israel National News Archiviato l'8 agosto 2010 in Internet Archive.
  4. ^ Tzipi spinta da donne e sinistra «Tocca a me, in gioco la pace» - Corriere della Sera
  5. ^ (EN) Elad Benari, Mofaz Resigns from Politics, Arutz Sheva, 28 gennaio 2015. URL consultato il 21 marzo 2015.
  6. ^ (EN) Elad Benari, Mofaz: My Biggest Mistake Was Joining Netanyahu's Coalition, Arutz Sheva, 1º febbraio 2015. URL consultato il 21 marzo 2015.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN160713743 · LCCN (ENn2012036274 · GND (DE7724306-7 · J9U (ENHE987007311029805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n2012036274
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