Antimoniato di potassio
| Antimoniato di potassio | |
|---|---|
| Nomi alternativi | |
| esaidrossoantimoniato (V) di potassio | |
| Caratteristiche generali | |
| Formula bruta o molecolare | K[Sb(OH)6] |
| Massa molecolare (u) | 262,90 g/mol |
| Aspetto | solido bianco[1] |
| Numero CAS | |
| Numero EINECS | 235-387-7 |
| PubChem | 25524 |
| SMILES | [OH-].[OH-].[OH-].[OH-].[OH-].[OH-].[K+].[Sb+3] |
| Proprietà chimico-fisiche | |
| Solubilità in acqua | 20 g/l (20 °C)[1] |
| Indicazioni di sicurezza | |
| Simboli di rischio chimico | |
 
| |
| attenzione | |
| Frasi H | 302+332 - 411 |
| Consigli P | 273 [2] |
L'antimoniato di potassio (o esaidrossoantimoniato (V) di potassio) è un sale complesso di antimonio e potassio.
A temperatura ambiente si presenta come un solido bianco inodore. È un composto nocivo, pericoloso per l'ambiente.
Proprietà[modifica | modifica wikitesto]
L'antimoniato di potassio è un solido bianco inodore. È considerato non infiammabile e poco solubile in acqua[2]. Il valore del pH è compreso tra 7,5 e 9[1].
Utilizzo[modifica | modifica wikitesto]
Il composto viene utilizzato per la rilevazione dello ione sodio (Na+). Questo produce lo ione potassio e l'esaidrossoantimonato di sodio (V)[3].
![{\displaystyle {\ce {Na^{+}\ +\ K[Sb(OH)6]->Na[Sb(OH)6]\ +\ K^{+}}}}](https://wikimedia.org/api/rest_v1/media/math/render/svg/e89a77ef14690b6f67d071c6459b60e179c9358a)
Istruzioni di sicurezza[modifica | modifica wikitesto]
Il solido può essere tossico se ingerito o inalato[2]. Può portare a un calo della pressione sanguigna e diarrea, oltre a disturbi funzionali dei reni[1].
Con gli acidi sono possibili reazioni violente[1] In caso di incendio si possono formare ossido di potassio e ossidi di antimonio.[4]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c d e Potassio esaidrossiantimoniato(V), su merckmillipore.com. URL consultato il 2 settembre 2023.
- ^ a b c scheda dell'esaidrossiantimoniato di potassio su IFA-GESTIS Archiviato il 16 ottobre 2019 in Internet Archive.
- ^ (DE) Eberhard Nürnberg, Peter Surmann e Hermann Hager, Hagers Handbuch der pharmazeutischen Praxis, Springer Verlag, 2013, p. 134, ISBN 3642612490.
