Justus Möser

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Justus Möser

Justus Möser (Osnabrück, 14 dicembre 1720Osnabrück, 8 gennaio 1794) è stato un giurista, storico e scrittore tedesco.

Dopo aver studiato giurisprudenza nelle Università di Jena e di Gottinga, tornò a Osnabrück come avvocato e venne presto nominato advocatus patriae, procuratore di Stato; dal 1762 al 1768 fu justiciarius, ossia giudice della corte criminale di Osnabruck, e nel 1768 conciliatore di giustizia. Per 20 anni fu consulente legale del vescovo protestante di Osnabrück, il principe Federico, duca di York e di Albany, figlio di Giorgio III d'Inghilterra e della regina Charlotte di Mecklenburg-Strelitz.

Möser fu anche uno storico; la sua Storia di Osnabrück, pubblicata la prima volta nel 1768 e le Fantasie patriottiche, del 1786, mostrano la sua adesione verso uno sviluppo naturale e organico dello Stato in luogo di leggi imposte dall'alto dai sovrani. Le sue concezioni dell'economia politica sono considerate molto contrastanti con quelle del ben più noto e apprezzato suo contemporaneo Adam Smith, e anticiperebbero alcune idee della Scuola storica tedesca e dell'economia di mercato. Per certi aspetti, Möser può essere considerato l'omologo tedesco di Edmund Burke.

Nel 1749 aveva pubblicato la tragedia Arminio; i suoi Vermischte Schriften (Scritti vari) pubblicati nel 1798, uniscono comprensione della natura umana e arguto umorismo.

Le sue Opere complete furono pubblicate in 10 volumi nel 1844.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Harlekin oder Vertheidigung des Groteske-Komischen (1777)
  • Osnabrückische Geschichte (prima ed. 1768, seconda ed. 1780-1824)
  • Patriotische Phantasien (1778)
  • Die Tugend auf der Schaubühne oder Harlekins Heurath (1798)
  • Justus Mösers Sämtliche Werke. Historisch-Kritische Ausgabe. 14 Volumi. Oldenburg und Osnabrück 1943-1990.
  • Justus Möser: Briefwechsel. Edizione riveduta e ampliata, William F. Sheldon, Hannover 1992.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Peter Berghaus, Geldgeschichtliche Nachrichten. No. 164, November 1994, S. 280–286: Numismatiker im Porträt-26, Justus Möser

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