Junior idol

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Col termine junior idol (ジュニアアイドル?, juniā aidoru), o in alternativa chidol (チャイドル?, chaidoru) o teen idol (ローティーンアイドル?, rōtīn aidoru), in Giappone viene principalmente inteso un bambino o pre-adolescente assunto per perseguire una carriera di modello fotografico (sia per rotocalchi che per fotolibri): molti attori bambini e cantanti j-pop hanno spesso iniziato proprio come junior idol, o vengono in molti casi considerati come tali.

Le modelle femminili, anche se iniziano la loro carriera generalmente tra i 13 e i 15 anni non vengono solitamente considerate junior idol e lo stesso vale anche per i modelli bambini.

Per una storia del termine[modifica | modifica wikitesto]

La coniazione della parola Chidol, letteralmente "idol bambino" è attribuita ad Akio Nakamori e risale alla metà degli anni '90 circa; un periodo questo caratterizzato da un notevole aumento di modelli bambini e lavori artistici nell'ambito del mondo dello spettacolo che prevedevano l'utilizzo d'individui in quella specifica fascia d'età.

Dopo qualche anno il neologismo cadde in disuso e venne sostituito da quello ancor oggi utilizzato, cioè junior idol. Non esiste una regola ferrea per quanto riguarda l'età in cui un individuo possa divenir junior idol: Yumi Adachi ad esempio ha iniziato la sua carriera di modella a due anni e molti altri di loro han recitato per opere televisive già a 3-5 anni.

All'interno di questa definizione stanno diverse sottocategorie designate da un semplice codice sotto forma di Under-N (ove N rappresenta l'età massima consentita): le suddivisioni principali sono U-18, U-15, U-12, ma si può arrivare fino a U-3. La maggior parte dei junior idol sono scoperti ed appartengono ad agenzie specializzate nello scoprir nuovi talenti, alcune delle quali offrono recitazione e formazione vocale come materie prime da insegnar a questi ragazzini e bambini.

Generalmente iniziano con l'esser orientati verso la produzione di spot televisivi, album fotografici e materiali affini: anche se i guadagni sono relativamente bassi per i modelli fotografici, molti genitori vedono questa attività come un trampolino di lancio verso ruoli più tradizionali nei media (televisione e musica soprattutto)[1]. Un caso esemplare è quello di Saaya Irie che ha iniziato come Junior Idol per poi lanciarsi nello spettacolo in molti programmi televisivi e adattamenti live action di popolari anime.

Al fine di promuovere un giovane idol in particolare, o per celebrare l'uscita d'un prodotto specifico, alcune catene di negozi inscenano eventi speciali in cui gli Idol si presentano per soddisfare le curiosità dei fans: stringere la mano, ottenere autografi e scattare fotografie.

Regolamentazione della figura del junior idol[modifica | modifica wikitesto]

La legge giapponese contro la prostituzione e la pornografia del 1999 e rivista nel 2004, per tentar di contrastare la distribuzione di materiale pedo-pornografico via internet, definisce Pornografia infantile «la rappresentazione, in modo che possa essere riconosciuta visivamente, di atteggiamenti da parte di bambini che possano lasciar intendere una loro compartecipazione a rapporti sessuali con persone adulte [...] il farsi toccare gli organi genitali, o loro pose parzialmente o totalmente nudi; questo al fine di suscitare o stimolare il desiderio sessuale nello spettatore»[2].

Data la definizione di cui sopra, il materiale prodotto dai junior idol si trova su un terreno giuridicamente ambiguo, potendo adombrare in certi casi un sentimento pedofilo: spesso risulta esser difficile tracciare un confine del tutto netto tra arte e pornografia[3]. Nonostante le difficoltà inerenti all'applicazione effettiva riguardante il divieto di tali materiali, nel 2007 la filiale giapponese di Amazon ha rimosso più di 600 titoli di opere audiovisive riguardanti junior idol, con la motivazione che le probabilità che questi sian stati prodotti in violazione della legge anti-prostituzione e contro la pornografia risultano esser alte[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (JA) Livedoor News article covering the arrest of 4 Shinkosha executive staff members (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2007).
  2. ^ Sexual Offense Laws in Japan (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2001), Interpol.
  3. ^ Jun Hongo, "Photos of preteen girls in thongs now big business", The Japan Times, May 3, 2007. Accessed 2 July 2008.
  4. ^ (JA) Amazon.co.jp removal notice. URL consultato il 3 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2007).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Giappone: accedi alle voci di Wikipedia che parlano del Giappone