Julius Erving

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Julius Erving
Erving con la maglia dei Philadelphia 76ers
Nazionalità Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Altezza 201 cm
Peso 93 kg
Pallacanestro
Ruolo Ala piccola
Termine carriera 1987
Hall of fame Naismith Hall of Fame (1993)
Carriera
Giovanili
Roosevelt High School
1968-1971UMass Minutemen
Squadre di club
1971-1973Virginia Squires155 (4.558)
1973-1976N.Y. Nets252 (7.104)
1976-1987Philadelphia 76ers836 (18.364)
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Julius Winfield Erving II (East Meadow, 22 febbraio 1950) è un ex cestista statunitense, professionista nell'ABA e nell'NBA, conosciuto con il soprannome di Doctor J.

Divenne famoso nei primi anni settanta per la sua capacità di coniugare l'eleganza e l'imprevedibilità del suo gioco ad un'esplosiva potenza[1]. Entusiasmò gli appassionati di basket con le sue spettacolari schiacciate, nelle quali saltava al di sopra delle braccia dei difensori avvitandosi e rimanendo a lungo sospeso in volo come mai si era visto prima[1].

Nel commentare quanto Erving abbia influito sul suo gioco, Michael Jordan affermò in un'intervista[2]: "Senza Doctor J non sarebbe mai esistito MJ".

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

I primi anni[modifica | modifica wikitesto]

Nato nel 1950 a East Meadow, nello stato di New York a Nassau, Long Island, Erving cominciò a giocare a pallacanestro sin da piccolo, riuscendo ad affermarsi prima al liceo e poi alla Università del Massachusetts, dove entrò nel 1968. Il soprannome "Doctor" risale ai tempi del liceo e diventò di dominio pubblico quando durante una partita Erving disse ad un commentatore tv, che non sapeva più come definirlo per il suo splendido gioco, "chiamami Dottore". In seguito sarebbe diventato "Doctor Julius" ed infine "Doctor J"[2] (pronuncia: doctor gèi).

È stato uno dei sei soli giocatori nella storia della NCAA ad ottenere una media di oltre 20 punti e 20 rimbalzi a partita, oltre ad aver registrato 51 doppie doppie in 52 partite.[3]

In NCAA inoltre era in vigore la regola, a lui sfavorevole, che era vietato schiacciare: abilità che avrà in seguito occasione di dimostrare ai massimi livelli in ABA e NBA.

Malgrado le cifre ragguardevoli, Erving era ancora semisconosciuto quando lasciò Massachusetts per entrare nel mondo professionistico.[1]

La ABA[modifica | modifica wikitesto]

Firmò il suo primo contratto professionistico nel 1971 con i Virginia Squires, che disputavano l'emergente torneo dell'American Basketball Association (ABA). Nell'anno del debutto siglò una media di 27,3 punti a partita e partecipò all'All Star Game.[1] Al termine della prima stagione Erving accettò la proposta degli Atlanta Hawks in NBA e dopo una sentenza di un giudice che scioglieva il contratto con gli Squires, Erving disputò con loro 3 gare di preseason con la maglia numero 54, in aperto contrasto sia con i Virginia Squires che con i Milwaukee Bucks che l'avevano appena draftato con la 12 scelta del draft non sapendo dell'accordo con gli Hawks.[4] Il Commissioner NBA Walter Kennedy sostenne i Bucks multando di 25.000 dollari gli Hawks per ogni partita giocata da Erving in violazione dei diritti sul giocatore, finché arrivò una sentenza del giudice federale che obbligava il giocatore a restare a giocare in ABA per i Virginia Squires.[5]

L'anno successivo fu il miglior marcatore della lega con la media di 31,9 punti a partita ed il suo gioco innovativo era diventato già famoso. Dopo le due grandi stagioni, nel 1973 fu venduto ai New York Nets, che giocavano al Nassau Coliseum a Long Island dove era nato, e dove rimase fino al 1976. Nei tre anni giocati a New York, Erving ebbe un ruolo determinante nella conquista dei due titoli ABA vinti dai Nets, conditi da tre titoli di MVP della regular season e due come MVP dei playoffs assieme a altri due premi come Migliore marcatore ABA.[1]

Fu uno dei personaggi di spicco della nuova lega, contribuendo a farle acquisire sempre maggior notorietà e valore, "legittimando" la sua nascita. In cinque stagioni si aggiudicò tre volte la classifica dei marcatori e tre volte il titolo di miglior giocatore.[1] Quando nel 1976 l'ABA fu assorbita dalla più nota e prestigiosa National Basketball Association (NBA), Erving era diventato il leader indiscusso della ABA.

Erving schiaccia con la maglia dei New York Nets

La NBA e la consacrazione[modifica | modifica wikitesto]

Una delle schiacciate che hanno reso famoso Erving

Nella nuova lega, Doctor J, come era soprannominato, giocò per i Philadelphia 76ers fino al suo ritiro nel 1987, vincendo l'NBA MVP Award" (miglior giocatore della lega) nel 1981, guidando i 76ers al titolo NBA nel 1983 e ad altre tre finali nel 1977, 1980 e 1982. Durante le sue prime partite in NBA, Erving giocò in maniera più anonima limitando le azioni individuali e mettendosi al servizio dei compagni.[1] Anche in seguito, quando tornò ad esibire con più frequenza le sue spettacolari azioni personali, fu sempre fedele al concetto del gioco di squadra.[2]

Nel 1977, durante la stagione d'esordio in NBA, fece la prima delle sue 11 apparizioni consecutive all'NBA All-Star Game, nell'occasione segnò 30 punti e prese 12 rimbalzi, venendo nominato MVP dell'incontro. Quell'anno spinse la squadra alla finale per il titolo assoluto, perso contro i Portland Trail Blazers. I dirigenti dei Sixers, constatato il suo valore, potenziarono la squadra. Le stagioni successive videro Erving confermarsi uno dei migliori giocatori del torneo e un buon progresso tecnico della squadra, che si attestò stabilmente nelle prime posizioni sfiorando nuovamente il titolo assoluto nel 1980, battuti nella serie finale dai Los Angeles Lakers.[1]

La sua migliore stagione fu il 1980-81, quando gli venne assegnato il titolo di MVP del torneo (il primo giocatore non nel ruolo di centro a vincere il premio da 17 anni, da Oscar Robertson nel 1964), ma la squadra si arrese ai Boston Celtics nella settima partita delle finali della Eastern Conference. Anche nel 1981-1982 i Sixers fecero una grande stagione ma furono nuovamente sconfitti dai Lakers in gara 6 della serie finale dei Playoffs. La dirigenza colmò l'inferiorità della squadra ai rimbalzi ingaggiando il prestigioso centro Moses Malone ed il titolo, l'unico vinto da Erving, giunse meritatamente nella stagione 1982-1983. Dopo aver battuto i New York Knicks 4 a 0, e i Milwaukee Bucks 4 a 1, le finali dei play-off furono a senso unico, con la vittoria per 4-0 dei Sixers sui Lakers, con Erving che segnò 7 punti consecutivi in 98 secondi al termine di gara 4.[1]

Laureatosi campione a 33 anni, Erving nelle stagioni successive subì un calo fisico a cui sopperì basando il suo gioco sull'intelligenza anziché sulla potenza fisica. Il suo declino corrispose a quello della squadra, che perse le posizioni di testa della lega e non avrebbe mai più vinto il titolo. Si ritirò alla fine della stagione 1986-87 e partecipò con la squadra alla propria tournée di addio, alla quale accorsero ovunque spettatori appassionati per rendergli omaggio.

Le cifre[modifica | modifica wikitesto]

Al suo ritiro, Erving figurava nella top ten dei marcatori della lega di tutti i tempi (2ª posizione assoluta), in quella dei tiri dal campo realizzati (3º), dei tiri dal campo tentati (5º) e delle palle rubate (1º).

Nella classifica combinata NBA/ABA di tutti i tempi dei marcatori, Erving si piazza all'ottavo posto con 30.026 punti, preceduto da Kareem Abdul-Jabbar, Karl Malone, LeBron James, Kobe Bryant, Michael Jordan, Wilt Chamberlain e Dirk Nowitzki.

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Il leggendario sassofonista Grover Washington Jr. gli ha dedicato il celebre brano Let It Flow (for Dr.J). Il pianista dei Jazz Messengers di Art Blakey gli ha dedicato il brano Say, Dr. “J” ( https://www.youtube.com/watch?v=Yqwgyigwgy0) contenuta nel disco Reflection in Blue (1978)

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Legenda
  PG Partite giocate   PT  Partite da titolare  MP  Minuti a partita
 TC%  Percentuale tiri dal campo a segno  3P%  Percentuale tiri da tre punti a segno  TL%  Percentuale tiri liberi a segno
 RP  Rimbalzi a partita  AP  Assist a partita  PRP  Palle rubate a partita
 SP  Stoppate a partita  PP  Punti a partita  Grassetto  Career high
Denota una stagione in cui ha vinto il titolo ABA
Denota una stagione in cui ha vinto il titolo NBA
* Primo nella lega

ABA[modifica | modifica wikitesto]

Regular season[modifica | modifica wikitesto]

Anno Squadra PG PT MP TC% 3P% TL% RP AP PRP SP PP
1971-72 Virginia Squires 84 41,8 49,8 18,8 74,5 15,7 4,0 27,3
1972-73 Virginia Squires 71 42,2* 49,6 20,8 77,6 12,2 4,2 2,5 1,8 31,9*
1973-74 N.Y. Nets 84 40,5 51,2 39,5 76,6 10,7 5,2 2,3 2,4 27,4*
1974-75 N.Y. Nets 84* 40,5 47,0 33,3 79,9 10,9 5,5 2,2 1,9 27,9
1975-76 N.Y. Nets 84 38,6 50,7 33,0 80,1 11,0 5,0 1,9 1,9 29,3*
Carriera 407 40,7 50,4 32,2 77,8 12,1 4,8 2,4 2,0 28,7
All-Star 5 26,8 54,3 50,0 79,3 7,2 4,8 0,7 1.7 20,0

Play-off[modifica | modifica wikitesto]

Anno Squadra PG PT MP TC% 3P% TL% RP AP PRP SP PP
1972 Virginia Squires 11 45,8 51,8 25,0 83,5 20,4* 6,5 33,3*
1973 Virginia Squires 5 43,8* 52,7 0,0 75,0 9,0 3,2 29,6*
1974 N.Y. Nets 14 41,4 52,8 45,5 74,1 9,6 4,8 1,6 1,4 27,9*
1975 N.Y. Nets 5 42,2 45,5 0,0 84,4 9,8 5,6 1,0 1,8 27,4
1976 N.Y. Nets 13* 42,4* 53,3 28,6 80,4 12,6 4,9 1,9 2,0 34,7*
Carriera 48 43,0 51,9 25,0 79,5 12,9 5,1 1,6 1,7 31,1

NBA[modifica | modifica wikitesto]

Regular season[modifica | modifica wikitesto]

Anno Squadra PG PT MP TC% 3P% TL% RP AP PRP SP PP
1976-77 Philadelphia 76ers 82 35,9 49,9 77,7 8,5 3,7 1,9 1,4 21,6
1977-78 Philadelphia 76ers 74 32,8 50,2 84,5 6,5 4,2 1,8 1,3 20,6
1978-79 Philadelphia 76ers 78 35,9 49,1 74,5 7,2 4,6 1,7 1,3 23,1
1979-80 Philadelphia 76ers 78 36,1 51,9 20,0 78,7 7,4 4,6 2,2 1,8 26,9
1980-81 Philadelphia 76ers 82 35,0 52,1 22,2 78,7 8,0 4,4 2,1 1,8 24,6
1981-82 Philadelphia 76ers 81 81 34,4 54,6 27,3 76,3 6,9 3,9 2,0 1,7 24,4
1982-83 Philadelphia 76ers 72 72 33,6 51,7 28,6 75,9 6,8 3,7 1,6 1,8 21,4
1983-84 Philadelphia 76ers 77 77 34,8 51,2 33,3 75,4 6,9 4,0 1,8 1,8 22,4
1984-85 Philadelphia 76ers 78 78 32,5 49,4 21,4 76,5 5,3 3,0 1,7 1,4 20,0
1985-86 Philadelphia 76ers 74 74 33,4 48,0 28,1 78,5 5,0 3,4 1,5 1,1 18,1
1986-87 Philadelphia 76ers 60 60 32,0 47,1 26,4 81,3 4,4 3,2 1,3 1,6 16,8
Carriera 836 442 34,3 50,7 26,1 77,7 6,7 3,9 1,8 1,5 22,0
All-Star 11 28,7 47,8 100 79,4 6,4 3,2 1,6 1,0 20,1

Play-off[modifica | modifica wikitesto]

Anno Squadra PG PT MP TC% 3P% TL% RP AP PRP SP PP
1977 Philadelphia 76ers 19* 39,9 52,3 82,1 6,4 4,5 2,2 1,2 27,3
1978 Philadelphia 76ers 10 35,8 48,9 75,0 9,7 4,0 1,5 1,8 21,8
1979 Philadelphia 76ers 9 41,3 51,7 76,1 7,8 5,9 2,0 1,9 25,4
1980 Philadelphia 76ers 18* 38,6 48,8 22,2 79,4 7,6 4,4 2,0 2,1 24,4
1981 Philadelphia 76ers 16 37,0 47,5 0,0 75,7 7,1 3,4 1,4 2,6 22,9
1982 Philadelphia 76ers 21* 37,1 51,9 16,7 75,2 7,4 4,7 1,8 1,8 22,0
1983 Philadelphia 76ers 13 37,9 45,0 0,0 72,1 7,6 3,4 1,2 2,1 18,4
1984 Philadelphia 76ers 5 38,8 47,4 0,0 86,4 6,4 5,0 1,6 1,2 18,2
1985 Philadelphia 76ers 13 13 33,4 44,9 0,0 85,7 5,6 3,7 1,9 0,8 17,1
1986 Philadelphia 76ers 12 12 36,1 45,0 18,2 73,8 5,8 4,2 0,9 1,3 17,7
1987 Philadelphia 76ers 5 5 36,0 41,5 33,3 80,4 5,0 3,4 1,4 1,2 18,2
Carriera 141 30 37,5 48,6 19,4 77,9 7,0 4,2 1,7 1,7 21,9

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

ABA[modifica | modifica wikitesto]

New York Nets: 1974, 1976
1973-74, 1974-75, 1975-76
1974, 1976
First Team: 1973, 1974, 1975, 1976
Second Team: 1972
1976
1972, 1973, 1974, 1975, 1976

NBA[modifica | modifica wikitesto]

Philadelphia 76ers: 1983
1980-81
First Team: 1978, 1980, 1981, 1982, 1983
Second Team: 1977, 1984
1977, 1978, 1979, 1980, 1981, 1982, 1983, 1984, 1985, 1986, 1987
1977, 1983
1982-83

Record personali[modifica | modifica wikitesto]

Il dopo-carriera nel basket[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1996 è stato incluso dalla NBA nella lista dei 50 giocatori più forti di tutti i tempi, ed è uno dei membri della Basketball Hall of Fame. I Philadelphia 76ers hanno ritirato il suo numero di maglia, il 6. Anche la franchigia dei Nets, gli odierni Brooklyn Nets, hanno ritirato la maglietta numero 32, che Erving indossava nella sua esperienza newyorkese.

Julius Erving nel maggio del 2008

Attività lavorative[modifica | modifica wikitesto]

È rimasto nel mondo del basket con incarichi dirigenziali e nel 1994 è entrato negli Orlando Magic, dei quali è diventato vicepresidente esecutivo. Ha inoltre collaborato come commentatore delle partite per la rete televisiva NBC.Ha anche partecipato come giudice per la gara di schiacciate nell'NBA All-Stars 2015.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Famiglia[modifica | modifica wikitesto]

Erving è stato sposato dal 1972 al 2003 con Turquoise Erving ed insieme hanno avuto 4 figli di cui uno, Cory, morì nel 2000 in un incidente stradale. Nel 1979 ebbe una relazione extra-coniugale con una scrittrice di sport dalla quale ebbe una figlia, Alexandra Stevenson, che sarebbe poi diventata una quotata tennista. Erving incontrò per la prima volta Alexandra solo nel 2008, e da allora hanno instaurato un ottimo rapporto e si sono frequentati con regolarità.[6]

Nel 2003 divorziò, dopo il figlio avuto da una relazione con Dorýs Madden. Nel 2008 ha sposato la stessa Madden con cui aveva avuto altri due figli.[6]

Altri lavori[modifica | modifica wikitesto]

Oltre a continuare a seguire il basket, Erving si è dedicato all'attività imprenditoriale, diventando proprietario di uno stabilimento a Philadelphia per l'imbottogliamento della Coca Cola e di alcune stazioni televisive a New York e nel New Jersey.[1] Ha inoltre acquistato il circolo golfistico Celebrity Golf Club International nella zona di Atlanta nel 2006.[6][7]

Erving nei media[modifica | modifica wikitesto]

Ha ispirato il nome del famoso rapper e produttore Dr. Dre, che ha preso l'epiteto "dr" da Erving. Nel 1979 ha recitato nel film Basket Music (titolo originale: The fish that saved Pittsburgh) dove interpretava Moses Guthrie, capitano della squadra dei Pittsburgh Pythons, poi rinominati Pisces per attinenza col segno zodiacale dei suoi giocatori. Nel 1993 ha recitato, interpretando sé stesso, nel film Philadelphia, nel 1996 nel telefilm Frasier[8] e nel 2022 nel film Hustle.

È apparso in uno spot dell'azienda di calzature sportive Converse, marca che aveva già contribuito a rendere famosa negli anni settanta.[9] La sua rivalità sportiva con il campione dei Boston Celtics Larry Bird è stata celebrata con il videogioco One on One, pubblicato dalla Electronic Arts nel 1983.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN87294612 · ISNI (EN0000 0000 6053 4531 · LCCN (ENn50012178 · BNE (ESXX1571838 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n50012178