Juan García Loaysa

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Juan García Loaysa, O.P.
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale García Loaysa
 
Incarichi ricoperti
 
Nato1478 a Talavera de la Reina
Ordinato presbiteroin data sconosciuta
Nominato vescovo8 giugno 1524 da papa Clemente VII
Consacrato vescovo29 settembre 1524 dall'arcivescovo Alfonso de Fonseca y Ulloa
Elevato arcivescovo21 maggio 1539 da papa Paolo III
Creato cardinale9 marzo 1530 da papa Clemente VII
Deceduto22 aprile 1546 a Madrid
 

Juan García de Loaysa y Mendoza (Talavera de la Reina, 1478Madrid, 22 aprile 1546) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico spagnolo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di nobile famiglia, nacque a Talavera de la Reina nel 1478 da Pedro de Loaysa Catalina de Mendoza. Entrò nell'Ordine domenicano. Studiò nei conventi domenicani di Avila e Valladolid, raggiungendo il titolo di "maestro in teologia". Divenne poi Padre provinciale dell'Ordine per la Spagna. Divenne nel 1518 Maestro Generale dell'ordine dei predicatori, carica che ricoprì per sei anni. Fu molto devoto alla preghiera del rosario, favorendo una gran diffusione delle confraternite del Santo Rosario. Punì severamente quattro confratelli che si erano fatti promotori della rivolta dei comuneros. Fu molto contestato per la sua severità, che molti ritenevano eccessiva. Nominato confessore dell'imperatore Carlo V, lasciò la carica di Maestro Generale, ritenendola incompatibile con quella di confessore dell'imperatore. Nel 1524 divenne vescovo di Osma, carica che mantenne fino al 1532, allorché fu trasferito alla sede episcopale di Sigüenza. Lasciò Sigüenza nel 1539, assumendo la carica di arcivescovo di Siviglia, che mantenne fino alla morte. Nel 1524 fu nominato Presidente del Consejo Real y Supremo de las Indias (Consiglio Reale e Supremo delle Indie), carica che implicava una grandissima autorità sulle colonie e sostituiva quella dell'imperatore durante i periodi della sua assenza dalla Spagna; egli la tenne fino alla morte. Durante questo periodo egli approvò le rimostranze di Bartolomé de Las Casas e soppresse le encomienda. Ebbe in America un ruolo anche più propriamente religioso visto che le nuove diocesi americane furono, fino al 1546, suffraganee dell'arcidiocesi di Siviglia.

Papa Clemente VII lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 9 marzo 1530, con il titolo di cardinale presbitero di Santa Susanna.

Non partecipò al conclave del 1534 che elesse papa Paolo III.

Morì il 22 aprile 1546 all'età di 68 anni.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Maestro generale dell'Ordine dei Predicatori Successore
Tommaso De Vio, O.P. 23 maggio 1518 - 8 giugno 1524 Francesco Silvestri, O.P.
Predecessore Vescovo di Osma Successore
Juan Pardo de Tavera 8 giugno 1524 - 23 febbraio 1532 Pedro González Manso
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Susanna Successore
Antonio Sanseverino, O.S.Io.Hier. 16 maggio 1530 - 22 aprile 1546 Georges II d'Amboise
Predecessore Vescovo di Sigüenza Successore
Fadrique de Portugal Noreña, O.S.B. 23 febbraio 1532 - 21 maggio 1539 Fernando de Valdés y Salas
Predecessore Commissario generale della Crociata Successore
Francisco Fernández de Córdoba y Mendoza 29 marzo 1536 - 22 aprile 1546 Juan Suárez de Carbajal
Predecessore Arcivescovo metropolita di Siviglia Successore
Alfonso Manrique de Lara 21 maggio 1539 - 22 aprile 1546 Fernando de Valdés y Salas
Predecessore Inquisitore generale di Spagna Successore
Juan Pardo de Tavera 1º febbraio - 22 aprile 1546 Fernando de Valdés y Salas
Controllo di autoritàVIAF (EN13406611 · ISNI (EN0000 0000 2042 2586 · BAV 495/133425 · CERL cnp00653591 · GND (DE130106526 · BNE (ESXX1150582 (data) · WorldCat Identities (ENviaf-13406611