Joseph Gargitter

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Joseph Gargitter
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato27 gennaio 1917 a Luson
Ordinato presbitero25 ottobre 1942
Nominato vescovo23 aprile 1952 da papa Pio XII
Consacrato vescovo18 maggio 1952 dal cardinale Adeodato Piazza, O.C.D.
Deceduto17 luglio 1991 (74 anni) a Bolzano
 

Joseph Gargitter (Luson, 27 gennaio 1917Bolzano, 17 luglio 1991) è stato un vescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Memoriale nel duomo di Bolzano

Studia dapprima presso il "Seminario minore Vinzentinum" di Bressanone e tra il 1934 e 1936 presso la scuola statale in lingua italiana. Dal 1936 al 1944 prosegue gli studi a Roma alla Pontificia Università Gregoriana, risiedendo presso il Pontificio Collegium Germanicum. Dal 1950 è professore di teologia dogmatica al "Seminario maggiore" di Bressanone.

Riceve l'ordinazione sacerdotale a Roma il 25 ottobre 1942. Nel 1952 papa Pio XII lo nomina vescovo della diocesi di Bressanone, dove succede a Johannes Baptist Geisler. La consacrazione episcopale avviene il 18 maggio 1952 nella cattedrale di Bressanone, consacrante il cardinale Adeodato Piazza. È il primo vescovo della diocesi di Bolzano-Bressanone: nel 1964 vengono infatti ridefiniti i confini diocesani, che per le sedi di Trento e Bolzano-Bressanone coincideranno ora con i confini delle rispettive provincie. Tra il 1961 e il 1963 è amministratore apostolico dell'arcidiocesi di Trento, fino alla nomina del nuovo arcivescovo, Alessandro Maria Gottardi. Nel 1960, Gargitter si posiziona in una lettera pastorale in modo inequivocabile contro il terrorismo sudtirolese che stava accompagnando la soluzione dell'ancora irrisolta questione dell'Alto Adige[1], non senza però condannare allo stesso modo i metodi di polizia repressivi, applicati dal ministro degli interni Mario Scelba dopo la Notte dei fuochi[2].

Nel 1965 apre la redazione del periodico Il Segno.[3]

Per motivi di salute nel 1986 invia a papa Giovanni Paolo II la richiesta di dimissioni, che viene accettata. Muore a Bolzano nel 1991. I solenni funerali vengono celebrati dal successore Wilhelm Egger che nel 1986 ha ricevuto dal vescovo Gargitter l'ordinazione episcopale. È sepolto nella cattedrale di Bressanone.

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Nei media[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Leopold Steurer, Propaganda im „Befreiungskampf“, in Hannes Obermair et al. (a cura di), Regionale Zivilgesellschaft in Bewegung – Cittadini inanzi tutto. Festschrift für / Scritti in onore di Hans Heiss, Vienna-Bolzano, 2012. ISBN 978-3-85256-618-4, pp. 396–397.
  2. ^ Hans Karl Peterlini, ”Can the subaltern speak?” Yes, they can – aber wie? Minderheiten und Gewalt im Spannungsfeld von Macht und Ohnmacht am Beispiel Südtirol, in Georg Grote, Hannes Obermair, Günther Rautz (a cura di), "Un mondo senza stati è un mondo senza guerre". Politisch motivierte Gewalt im regionalen Kontext, Eurac book, 60, Bolzano, Eurac Research, 2013, pp. 111–135, qui p. 131, ISBN 978-88-88906-82-9.
  3. ^ Storia de Il Segno, su bz-bx.net. URL consultato il 21 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2011).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alfred Frenes, Al servizio della fede: Vescovo Joseph Gargitter, Bolzano, Praxis 3, 1997.
  • (DE) Johannes Messner, Bischof Gargitter in der sozialen Auseinandersetzung, in «Der Schlern», 76, 2002, pp. 32–49.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Bressanone Successore
Johannes Baptist Geisler 1952 - 1964 -
Predecessore Vescovo di Bolzano-Bressanone Successore
- 1964 - 1986 Wilhelm Egger, O.F.M.Cap.
Controllo di autoritàVIAF (EN54954769 · ISNI (EN0000 0000 1027 5500 · SBN SBLV031343 · GND (DE119288532 · WorldCat Identities (ENviaf-54954769