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John M. Martinis

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John Martinis nel 2007
Medaglia del Premio Nobel Premio Nobel per la fisica 2025

John Matthew Martinis (1958) è un fisico statunitense, professore emerito di fisica presso l'Università della California - Santa Barbara e premio Nobel per la fisica nel 2025 insieme a John Clarke e Michel Devoret per la scoperta dell'effetto tunnel quantistico macroscopico e della quantizzazione dell'energia in un circuito elettrico costituito da superconduttori[1].

Lezione di John Martinis nel 2017 "Prospettive per una Macchina per la Fattorizzazione Quantistica".

Ha conseguito la laurea (B.Sc.) ed il dottorato di ricerca (Ph.D.) in fisica presso l'Università della California - Berkeley rispettivamente nel 1980 e nel 1987. Durante gli studi di dottorato, Martinis ha studiato il comportamento quantistico di una variabile macroscopica, la differenza di fase attraverso una giunzione tunnel Josephson. Il suo relatore di tesi era John Clarke, con cui collaborò insieme a Michel Devoret, allora ricercatore post-dottorato.

Nel 1985 Clarke, Devoret e Martinis pubblicarono un'analisi degli impulsi a microonde che dimostrava il comportamento quantistico di una giunzione Josephson, lavoro che divenne una delle basi per il successivo sviluppo del calcolo quantistico basato su superconduttori.[2]

Dopo il dottorato, Martinis intraprese un post-dottorato presso il Commissariat à l'Énergie Atomique di Parigi-Saclay, in Francia, e successivamente si unì alla divisione di tecnologia elettromagnetica del National Institute of Standards and Technology (NIST) a Boulder, in Colorado, dove sviluppò amplificatori a SQUID (Superconducting Quantum Interference Device)[3] e tecniche di rilevamento dei raggi X basate su microcalorimetri superconduttori[4].

Dal 2002 Martinis ha iniziato a lavorare con qubit basati su giunzioni Josephson con l'obiettivo di costruire il primo computer quantistico su larga scala.

Nel 2004 si trasferì all'Università della California - Santa Barbara, dove ricoprì la cattedra Worster in fisica sperimentale fino al 2017. All'UCSB ha continuato a lavorare sul calcolo quantistico, dimostrando una varietà di nuovi dispositivi e capacità quantistiche.

Insieme ad Andrew Cleland, nel 2010 ha ricevuto il premio AAAS per la scoperta scientifica dell'anno (Breakthrough of the Year" di Science Magazine) per l'esperimento che ha dimostrato il primo comportamento quantistico di un oscillatore meccanico.

Nel 2014 lui e il suo gruppo furono assunti da Google per fondare il laboratorio Google Quantum AI Lab, con l’obiettivo di costruire un computer quantistico basato su qubit superconduttori. [5]

Nel 2019 Martinis e il suo team pubblicarono su Nature l’articolo Quantum supremacy using a programmable superconducting processor[6], in cui descrissero il raggiungimento della supremazia quantistica mediante un processore a 53 qubit. Nell’aprile 2020 Martinis ha lasciato Google dopo essere stato riassegnato a un ruolo consultivo.

Nel 2020 si è trasferito in Australia per unirsi alla start-up Silicon Quantum Computing, fondata dalla professoressa Michelle Simmons. Nel 2022 co-fondò la società Qolab, focalizzata sulla produzione industriale di qubit di alta qualità basati su semiconduttori, dove dal 2025 ricopre il ruolo di CTO.

Premi e riconoscimenti

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  • 2010Breakthrough of the Year di Science Magazine.
  • 2014Fritz London Memorial Prize, condiviso con Michel Devoret e Robert J. Schoelkopf, "Per i progressi fondamentali e pionieristici nel campo della sperimentazione nel controllo quantistico, dell'elaborazione delle informazioni quantistiche e dell'ottica quantistica con qubit superconduttori e fotoni a microonde."
  • 2021John Stewart Bell Prize, "Per le innovazioni nella progettazione e nel controllo di dispositivi superconduttori."
  • 2025Premio Nobel per la fisica, "Per la scoperta dell’effetto tunnel quantistico macroscopico e della quantizzazione dell’energia in un circuito elettrico."

Altri progetti

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  1. ^ (EN) Press release: The Nobel Prize in Physics 2025, su The Nobel Prize, 7 ottobre 2025. URL consultato il 7 ottobre 2025.
  2. ^ M. H. Devoret, J. M. Martinis e J. Clarke, Measurements of macroscopic quantum tunneling out of the zero-voltage state of a current-biased Josephson junction, in Phys. Rev. Lett., vol. 55, n. 18, 1985, p. 1908, DOI:10.1103/PhysRevLett.55.1908.
  3. ^ Welty, R. P., & Martinis, J. M. (2002). A series array of DC SQUIDs. IEEE Transactions on Magnetics, 27(2), 2924-2926
  4. ^ Hilton, G. C., Martinis, J. M., Irwin, K. D., Bergren, N. F., Wollman, D. A., Huber, M. E., ... & Nam, S. W. (2001). Microfabricated transition-edge X-ray detectors. IEEE Transactions on Applied Superconductivity, 11(1), 739-742
  5. ^ (EN) Google Quantum AI, su quantumai.google, Google.
  6. ^ Arute, F., Arya, K., Babbush, R. et al. Quantum supremacy using a programmable superconducting processor. Nature 574, 505–510 (2019). https://doi.org/10.1038/s41586-019-1666-5

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN82157581706833782033 · ORCID (EN0000-0003-1399-2566 · GND (DE1378373081