Johannes De Matta

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Johannes De Matta (Valencia, XV secoloXVI secolo) è stato un pittore spagnolo.

Ultima Cena, museo Mandralisca, Cefalù.
Giudizio Universale, museo Mandralisca, Cefalù.

Artista valenzano[1][2] altrimenti noto come Juan de Matta.[1] Poche e frammentarie notizie biografiche, circa la formazione professionale è noto un soggiorno a Napoli all'inizio del '500.[3] In seguito è documentato in Sicilia come "pictor hispanicus e habitator policci".

Particolarmente attivo nell'area madonita.[4][5] Da Polizzi Generosa,[4][2] città nella quale il pittore risiedeva, dirigeva la sua bottega. L'artista è documentato a Palermo nel periodo a cavallo tra il 1536 e il 1537.[2]

Altre opere sono documentate a Termini Imerese, Caltagirone, Sutera.[3]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Enna e provincia[modifica | modifica wikitesto]

Nicosia[modifica | modifica wikitesto]

Palermo e provincia[modifica | modifica wikitesto]

Caltavuturo[modifica | modifica wikitesto]

  • XVI secolo, Adorazione dei Magi, dipinto custodio nel duomo dei Santi Apostoli Pietro e Paolo.[3]

Cefalù[modifica | modifica wikitesto]

Polizzi Generosa[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di Santa Maria Assunta:

  • 1521, Andata al Calvario copia del celebre Spasimo di Sicilia, opera pittorica realizzata a ridosso, o comunque in un tempo assai prossimo, all'arrivo a Palermo del celebre quadro di Raffaello Sanzio.[3]
  • 1524, Tre angeli cantori, olio su tavola.
  • 1540c., Strage degli Innocenti, tempera.[3]
  • 1540c., Martirio dei Diecimila Martiri, olio su tela.[3]
  • XVI secolo, Custodia del Sacramento,[6] decorazione postuma di apparato marmoreo.
  • XVI secolo, Deposizione dalla croce, opera documentata.[3]

Pollina[modifica | modifica wikitesto]

  • XVI secolo, Santi Giovanni e Paolo, dittico, opera custodita nel duomo dei Santi Giovanni e Paolo.[3]

Altro[modifica | modifica wikitesto]

  • 1536, Gonfalone processionale, parte dipinta raffigurante Annunciazione, Cristo Risuscitato, Trasfigurazione, gli Apostoli, San Michele Arcangelo, San Giovanni Evangelista, manufatto commissionato dalla confraternita di San Giovanni Evangelista.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Termotto - Marino, p. 82.
  2. ^ a b c Francesco Abbate, p. 39.
  3. ^ a b c d e f g h Francesco Abbate, p. 40.
  4. ^ a b c Termotto - Marino, p. 48.
  5. ^ Teresa Viscuso, pp. 191-207.
  6. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 60-62.
  7. ^ Pagina 87, Gabriele Marino, Giuseppe Fazio, Marco Failla, "Arte e storia delle Madonie. Studi per Nico Marino" [1], Volume III, Cefalù, 2015, ISBN 978-1-326-44081-7.
  8. ^ Pagina 79, Nadia Francaviglia, "Intervento in situ e manutenzione programmata: Il gonfalone processionale di Palazzo Abatellis" [2], Nardini Editore, 2013, ISBN 9788840404073.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]