Joe Fallisi

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Joe Fallisi
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereOpera lirica
Musica tradizionale
Musica d'autore
Periodo di attività musicale1970 – in attività

Joe Fallisi, pseudonimo di Giuseppe Fallisi (Milano, 9 dicembre 1948), è un tenore, attore, compositore e attivista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Milano, avvicinatosi alle idee libertarie in giovane età, dopo la strage di Piazza Fontana incise in memoria del suo amico Giuseppe Pinelli La ballata del Pinelli (marzo 1970), di cui è autore della musica e coautore delle parole. Successivamente ha frequentato la Civica Scuola d'Arte Drammatica del Piccolo Teatro, ha conseguito la licenza in musica vocale da camera al Conservatorio “Giuseppe Verdi” con Petre Munteanu nel 1981 e ha studiato canto artistico alla Civica Scuola di Musica con Gabriella Rossi, perfezionandosi, sempre a Milano, con Rodolfo Celletti. Si è laureato con lode in filosofia all'Università di Genova nel 1979.

Vincitore di vari concorsi nazionali e internazionali[senza fonte], canta il repertorio lirico, lirico-leggero e musica da camera e sacra in importanti teatri, festivals e sale da concerto.[1]

Ha partecipato a numerose registrazioni radio-televisive in Italia e all'estero e ad alcune incisioni discografiche per la Fonit Cetra e la Bongiovanni. È stato uno dei protagonisti dei film “L'ultima mazurka” di Gianfranco Bettetini (1988) e “Rosso autunno” di Paolo Aralla (2010).

È l'ideatore e il direttore artistico dell'annuale Premio Internazionale Tito Schipa (Ostuni, 2011-, www.premiointernazionaletitoschipa.com, https://www.facebook.com/premiotitoschipa/) e l'ideatore e il curatore de “Il suono dell'anima”, programma di musica diffuso da Radio Città Bianca (Ostuni, 2015-), e di "Voceanima", incontri "all'insegna del buono, del bello e del vero" presso l'Hotel La Terra (Ostuni, 2016-). È stato consulente artistico del comune di Ostuni (2013-2014) e sempre a Ostuni, nel 2014, ha fondato l'Associazione di Volontariato "Nel Vento", di cui è Presidente.

Ha ideato e diretto la collana Cielo e Terra per le Edizioni Xenia (Milano, 1996-1999) ed ha svolto dal 2002 al 2010 il ruolo di responsabile di redazione di “Phôs”, organo dell'Associazione per lo studio dell'astrologia classica Cielo e Terra, di cui è stato uno dei soci fondatori e membro del Consiglio direttivo.

È autore di due raccolte di melodie: “Chants de guerre parisiens”, su poesie di Baudelaire, Verlaine e Rimbaud (2014), e “Carne e cielo. Poesia italiana in canto”, su liriche di poeti italiani (2015).

Fallisi è noto come autore e interprete di canzoni di protesta (avvicinato allo stile di Boris Vian[2]), attore di cinema e teatro e cantante lirico. Ha partecipato alla Freedom Flotilla, di cui ha composto l'inno ("Un momento"), e definito la cosiddetta primavera araba come un'operazione destabilizzante programmata e manovrata dai "Signori del caos". Assieme al suo amico Vittorio Arrigoni[3], l'attivista assassinato da estremisti islamici nel 2011, si è dedicato alla causa palestinese, in particolare degli abitanti della striscia di Gaza. Ha inoltre sostenuto la Giamahiria libica, e sostiene la Repubblica Araba Siriana. Ha composto e inciso l'inno Ya Sūriyya e l'ha cantato il 26 maggio 2016 a Damasco, inaugurando, su invito del Ministero della Cultura siriano, la stagione del Teatro dell'Opera. È l'unico cantante lirico occidentale ad essersi esibito in Siria dal 2011 e ad aver espresso pubblicamente la sua solidarietà al governo siriano. Oltre che di diritti umani, Fallisi si occupa di diritti degli animali.[4]

Si è esibito anche al Teatro alla Scala con opere liriche[5], principalmente negli anni '80, e più recentemente nel teatro Shawa di Gaza (2008, 2009 e 2010), con il suo repertorio personale e altri canti come Addio a Lugano (finora è l'unico cantante lirico al mondo ad essersi lì esibito).[6] Come Arrigoni è favorevole a una soluzione a Stato unico, interetnico e laico per l'assetto della Palestina storica.[7]

Vive dal 2011[8] a Ostuni, dove ha compiuto, nel corso del 2014, con il patrocinio del comune, la lettura pubblica integrale dell'Inferno di Dante presso la Biblioteca Francesco Trinchera senior.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • Il blues della squallida città/La ballata del Pinelli, 1970, ripubblicato nel 2002 da Ancora/Mai più, con il concorso di Zero in condotta, edizioni Umanità Nova e Collegamenti-Wobbly
  • Pinocchio l'ultimo burattino, 2003, Ancora/Mai più
  • Oltre il mare (Two Fingerz feat. Dargen D'Amico & Joe Fallisi), 2008, Sony BMG
  • Oh Madre Giamahiria / Do not stand at my grave and weep / Il Testamento di Muammar Gheddafi, 2012, NELVENTO
  • Ya Sūriyya, 2016, NELVENTO

Album[modifica | modifica wikitesto]

  • L'uovo di Durruti, 2014

Libri[modifica | modifica wikitesto]

  • Cronaca di un ballo mascherato (con Giorgio Cesarano e Piero Coppo), 1974, poi Varani, Milano 1983
  • Dialogo tra due amici che non dimenticano. A proposito di situazionisti e «situazionismo», rivolta e recupero, La Fiaccola, Ragusa 1990
  • «Encyclopédie des nuisances», Indirizzo a tutti coloro che non vogliono gestire le nocività ma sopprimerle (a cura di), La Fiaccola, Ragusa 1991
  • Hitler e Belzebù, Edizioni Sonnenmenschen, 2018 (disponibile solo online)
  • El Shaddai e Yahweh, Edizioni Sonnenmenschen, 2018 (disponibile solo online)
  • In Biglinum (disponibile solo online) 2019

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Canzoni interpretate[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni dei canti e poesie solitamente interpretati da Joe Fallisi.

  • Addio a Lugano (testo di Pietro Gori)
  • Canto dei mietitori (testo di Mario Rapisardi)
  • Chant de guerre parisien (da una poesia di Arthur Rimbaud)
  • Chansons de La bande à Bonnot: 02. Les joyeux bouchers (Boris Vian, Jimmy Walter)
  • Do not stand at my grave and weep
  • Epitaffio per un monumento ai caduti (testo di Benjamin Péret)
  • Figli dell'officina (Raffaelli, Del Freo)
  • Gaza vivrà!
  • Gorizia
  • Il blues della squallida città
  • Il cacciatore
  • Il crociato
  • Il regno dei tiranni (testo di Gianfranco Sanguinetti)
  • Il vivisettore
  • Inno degli ex combattenti patrioti (da poesia di Benjamin Perét)
  • Mafia e parrini (testo di Ignazio Buttitta)
  • La ballata del Pinelli o Ballata dell'anarchico Pinelli (1970: testo di G. Barozzi, J. Fallisi, F. Lazzarini, D. Mora, U. Zavanella; musica di J. Fallisi)
  • La ballata di Sante Caserio (di Pietro Gori)
  • L'eroica morte del tenente Condamine de la Tour (B. Perét)
  • La vittoria di Spartaco
  • Nec minus præmia delatorum invisa quam scelera (testo di R. D'Este, ispirato a Publio Cornelio Tacito)
  • Ninna nanna della guerra (Trilussa)
  • Oh madre Palestina (musica di Vincenzo Bellini) - dedicata a Vittorio Arrigoni
  • Oh madre Giamahiria (musica di Vincenzo Bellini) - ripresa della precedente
  • Oltre il mare (testo di J. D'Amico, J. Fallisi, D. Lazzarin; musica di J. Fallisi, R. Garifo, D. Lazzarin, M. Zangirolami)
  • Scrigno d'oro (testo di Oscar Altea e Joe Fallisi; musica di Fabrizio Cucco)
  • Stornelli d'esilio (testo di Pietro Gori, musica di Gioachino Rossini e melodia popolare)
  • Un momento
  • Verrà (musica da Amazing Grace di John Newton)
  • Vorrei soltanto
  • Ya Sūriyya

Repertorio lirico[modifica | modifica wikitesto]

Repertorio operistico
Ruolo Titolo Autore
Brunoro[11] Il giuramento Mercadante
Giannetto[12] La gazza ladra Rossini
Ali[13] Adina Rossini
Ernesto[14] Adelaide di Borgogna Rossini
Godvino[15] Aroldo Verdi
Publio[15] Gli Orazi e i Curiazi Cimarosa
Larfaillou[16] Il finanziere e il ciabattino Offenbach
Infermiere[14] Giovanni Sebastiano Negri
Conte d'Almaviva Il barbiere di Siviglia Rossini
Ernesto Don Pasquale Donizetti
Aronne Mosè in Egitto Rossini
Colin Le devin du village Rousseau
Tenore Lohengrin Sciarrino
Zinovij Lady Macbeth del distretto di Mzensk Šostakovič
Alfredo La traviata Verdi
Camillo e Danilo La vedova allegra Lehár
Alex Pinocchio l'ultimo burattino Parisini
Tony West Side Story Bernstein
Mida e Pigmalione La bella Galatea Suppé
Pasquin Don Procopio Bizet
Don Ruiz di Padilla Maria Padilla Donizetti
Pigmalione Il Pigmalione Donizetti
Tenore Ipermnestra Fedele
Testo Il combattimento di Tancredi e Clorinda Monteverdi
Oberon Il sogno di Titania Mosca
Duca di Urbino Una notte a Venezia Strauss jr.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ come il Teatro alla Scala, l'Angelicum, i Pomeriggi Musicali, il Piccolo Teatro, Vacanze a Milano ed il Festival delle Regioni di Milano, i Teatri Comunali di Genova, Bologna, Ferrara, Trieste, Firenze, il Regio di Parma, l'Alighieri di Ravenna, il Grande di Brescia, La Fenice di Venezia, l'Arena di Verona, il Festival di Barga, il Rossini Opera Festival di Pesaro, il Festival della Valle d'Itria di Martina Franca, l'Aterforum di Ferrara, il Festival Pucciniano di Torre del Lago, la Stagione degli Amici della Musica di Sondalo, il Gran Teatro del Liceu di Barcellona, il Grand Théâtre di Reims, il Théâtre Toursky di Marsiglia, l'Opéra de Chambre e il Théâtre Pitoëff di Ginevra, il Manoel Theatre de La Valletta (Malta), il Noga Theatre di Tel Aviv, la Wigmore Hall, la Queen Elisabeth Hall e il Royal Garden di Londra, l'Église Saint Roch di Parigi, il Festival Tibor Varga di Sion (Svizzera), il Mozarteum di Salisburgo, il New York University Center di New York, il Festival di Babilonia (Iraq), l'Henry Crown Sympbony Hall di Gerusalemme, l'Emirates Palace e l'Alliance Française di Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti), il Teatro Rashad Shawa di Gaza (Palestina), gli Istituti Italiani di Cultura di Londra, Vindhoek (Namibia), Johannesburg, Los Angeles, Mosca, Budapest, Wolfsburg, la Musikhochschule “Franz Liszt” di Weimar.
  2. ^ Riccardo Venturi, Joe Fallisi su antiwarsongs.it
  3. ^ lettere e appelli per Vittorio Arrigoni
  4. ^ Introduzione a Il vivisettore
  5. ^ vedere sezione Repertorio operistico
  6. ^ Fallisi, tenore e anarchico da Pinelli al concerto di Gaza
  7. ^ Canzoni contro la guerra - Verrà
  8. ^ Blitz israeliano sulle navi per Gaza, Ostuni freme per il suo Joe
  9. ^ Giuseppe Fallisi su IMDB
  10. ^ Joe Fallisi su Cinema italiano.info
  11. ^ Fra Intrighi E Gelosie A Martina Franca E' Tornato Mercadante - La Repubblica.It
  12. ^ 1984
  13. ^ Almanacco del giorno di Gherardo Casaglia
  14. ^ a b ibidem
  15. ^ a b [1]
  16. ^ Almanacco del giorno di Gherardo Casaglia

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]