Jet Set Radio
Jet Set Radio videogioco | |
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Piattaforma | Dreamcast, Game Boy Advance, Java ME |
Data di pubblicazione | Dreamcast:![]() ![]() ![]() Java ME: |
Genere | Azione, piattaforme |
Origine | Giappone |
Sviluppo | Smilebit, BlitWorks (HD) |
Pubblicazione | SEGA |
Direzione | Masayoshi Kikuchi |
Produzione | Kawagoe Takayuki |
Design | Hosokawa Kazuki |
Direzione artistica | Ryuta Ueda |
Musiche | Hideki Naganuma, Richard Jacques, Tomonori Sawada |
Modalità di gioco | Giocatore singolo |
Periferiche di input | Gamepad, tastiera |
Supporto | GD-ROM, cartuccia, download |
Distribuzione digitale | PlayStation Network, Steam, Xbox Live |
Fascia di età | CERO: B · ELSPA: 11+ · ESRB: T · PEGI: 12 · USK: 6 |
Seguito da | Jet Set Radio Future |
Jet Set Radio (Jet Grind Radio negli Stati Uniti) è un videogioco sviluppato da Smilebit e pubblicato da SEGA nel 2000 per Sega Dreamcast. Nel 2003 è stata pubblicata una conversione per Game Boy Advance.
Il seguito, Jet Set Radio Future, è stato pubblicato in esclusiva per Xbox nel 2002 ed è stato uno dei titoli di lancio della console in Europa.
Il 19 settembre 2012 è stato reso disponibile Jet Set Radio HD, una remastered del gioco completamente in HD pubblicato in digital delivery su PlayStation Network, Xbox Live e Steam. In questa versione del gioco erano inclusi alcune tracce di Jet Set Radio Future e un documentario, chiamato Jet Set Radio - The Rude Awakening della durata di circa 13 minuti, di cui parlava dello sviluppo del gioco.
Trama[modifica | modifica wikitesto]
Il gioco inizia a Shibuya, uno dei quartieri che compongono la prosperosa città di Tokyo-to, presentata dal Professor K, il dj di una radio pirata, chiamata appunto Jet Set Radio, il quale narrerà le vicende della vita quotidiana a Tokyo-to. La città è dominata dai "rudie", termine usato per riferirsi ai ragazzi giovani che girovagano per le strade pattinando e spruzzando graffiti sui muri. La città si suddivide in 3 parti: il quartiere Shibuya, il quartiere Benten e il quartiere Kogane, dove ciascuna di esse riporta a un determinato periodo della giornata. In ognuno di questi quartieri ci sarà rispettivamente una gang rivale: i Love Shockers, i Noise Tanks e i Poison Jam. Il protagonista è Beat, un "rudie" di 17 anni che scappò di casa come altri rudie giapponesi.
Beat fu dapprima evitato da una gang all'altra, fino a quando si decise a fondare una gang propria residente a Shibuya, ovvero i GG. Con il passare del tempo Beat incontrerà per la prima volta Gum, una ragazza rudie come lui, che deciderà di proporgli delle sfide e, completandole, si unirà alla gang, seguito anche un altro rudie di nome Tab, formando così i primi membri della banda. La fase iniziale è ambientata in una stazione degli autobus di Shibuya, in cui Beat, Gum e Tab si ritroveranno a spruzzare graffiti in varie parti della stazione, spruzzando anche su graffiti già presenti, quando, ad un certo punto, verranno inseguiti dalla polizia e dal loro capo, il Capitano Onishima. Dopo averli seminati verranno sfidati dai Love Shockers, e dopo essere stati sconfitti cederanno la loro area dominante ai GG. Poco dopo arriveranno nuovi membri nella gang dei GG, ovvero Mew, Garam e Yoyo, di cui quest'ultimo possiede un cane di nome Potts. Potts verrà ben presto rapito dai Noise Tanks, e i GG dovranno riprenderselo sconfiggendoli nel quartiere di Benten. Infine verranno sfidati dai Poison Jam a Kogane, e contemporaneamente arriveranno sul posto anche la S.W.A.T. e la polizia a catturarli. Sconfiggendoli si ritroveranno presto contro i Golden Rhinos, un gruppo di assassini di proprietà del Gruppo Rokkaku, comandato dal proprietario del Gruppo Rokkaku, Goji Rokkaku. I GG verranno presto trovati da Combo e Cube, che gli chiederanno di aiutarli.
Combo e Cube spiegheranno ai GG che il loro terzo compagno, Coin, è stato catturato e che la sua enorme collezione di dischi è stata distrutta. I Golden Rhinos si faranno strada nell'area di Tokyo-to, dove i GG saranno costretti a combatterli. I Golden Rhinos, in loro difesa, effettueranno il lavaggio del cervello ai Poison Jam, costringendoli ad attaccare contro i GG e, nella confusione, riusciranno a rovesciare il piano di Goji. Si scoprirà di seguito in dettaglio il piano di Goji: il suo scopo è di usare i Golden Rhinos esclusivamente per riguadagnare uno dei dischi di Coin andato anch'esso distrutto, il Devil's Contract. Si racconterà poi che questo disco, se suonato, ha la capacità di evocare un demone. Goji tenterà di usare il disco per fare un patto con il demone e di usare i suoi poteri per impadronirsi di Tokyo-to e, infine, del mondo. La battaglia finale si svolgerà sulla cima di un gigantesco edificio, sopra un enorme giradischi, dove Beat e la sua gang si ritroveranno a fermare Goji e i suoi scagnozzi. Dopo la sua sconfitta, la torre esploderà, e la leggenda del disco si rivelerà una bufala. Nel finale, il Professor K concluderà raccontando che i Noise Tanks e i Love Shockers si prepareranno per un futuro in cui tenteranno di vendicarsi della sconfitta subita dai GG, mentre i GG celebreranno la loro vittoria, riportando di seguito la normalità per le strade di Tokyo-to.
Altre versioni[modifica | modifica wikitesto]
Venne pubblicata una versione per Game Boy Advance il 26 giugno 2003 in Nord America[1] e il 20 febbraio 2004 in Europa[2]. Il gioco ha le stesse caratteristiche, ma ha subito un adattamento grafico a causa della minor potenza del sistema, e stessa cosa per la colonna sonora (infatti vi sono presenti in totale solo 6 tracce). I livelli ricordano gli originali di Jet Set Radio.
Il 19 settembre 2012 venne anche distribuita una versione rimasterizzata in digitale per PlayStation Network, Xbox Live e Steam intitolata Jet Set Radio HD[3][4][5][6]. I graffiti presenti in questa riedizione sono stati il risultato di un concorso indetto da SEGA che ha permesso ai sostenitori di creare dei propri graffiti[7][8]. Le poche critiche arrivate a questo remake sono state basate sulla cattiva maneggevolezza del gioco[9]. Nel gioco è presente un documentario chiamato The Rude Awakening, ovvero Il duro risveglio, che mostra come il gioco sia stato ispirato dall'atmosfera giapponese di fine anni '90[10].
Sviluppo[modifica | modifica wikitesto]
Jet Set Radio è stato annunciato al Tokyo Game Show nel 1999 e ha creato una grande attenzione della stampa grazie alla nuova tecnica 3D chiamata cel-shading[11][12]. Il cel-shading permette di dare apparenze in stile "cartone animato" ad oggetti in un ambiente 3D. Jet Set Radio è uscito in Giappone il 29 giugno 2000[13].
L'uscita americana, Jet Grind Radio[14][15], contiene un'aggiunta di due nuove mappe e varie nuove canzoni[16]. Questa versione permette anche ai giocatori di connettersi ad Internet attraverso SegaNet e di scaricare graffiti creati da altri giocatori, o mettere online i propri. Soprattutto a causa dell'insuccesso del Dreamcast, le vendite di Jet Grind Radio sono state relativamente basse[17][18][19]. Nonostante il fallimento commerciale di Jet Grind Radio, il gioco ha guadagnato lo status di videogioco cult[20].
Personaggi[modifica | modifica wikitesto]
Alcuni personaggi hanno cambiato nome dalla versione giapponese; i nomi originali sono scritti tra parentesi.
Personaggi regolari[modifica | modifica wikitesto]
- Beat
- Combo
- Cube
- Garam
- Gum
- Mew (Bis)
- Piranha (Sugar)
- Slate (Soda)
- Tab (Corn)
- Yo-Yo
Personaggi nascosti[modifica | modifica wikitesto]
- Goji Rokkaku
- Love Shockers
- Noise Tanks
- Poison Jam
- Potts the dog
- The Immortals (presenti solo su Jet Set Radio Future)
- A.KU.MU
- RoBoY
- NT-3000
- Rapid 99
- Doom Riders
Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]
La colonna sonora di Jet Set Radio include una schiera di canzoni eclettiche che combinano vari generi musicali come il J-pop, il Trip hop, l'Hip-hop e l'Elettronica[21].
- B.B. Rights – Funky Radio
- Castle Logical – Mischievous Boy
- Just Got Wicked – Cold (presente solo nella versione americana)
- Deavid Soul – Miller Ball Breakers
- Deavid Soul – On the Bowl
- Deavid Soul – Up-Set Attack
- Deavid Soul – Yappie Feet
- F-Fields – Yellow Bream
- Guitar Vader – Magical Girl
- Guitar Vader – Super Brothers
- Hideki Naganuma – Grace and Glory
- Hideki Naganuma – Humming the Bassline
- Hideki Naganuma – Let Mom Sleep
- Hideki Naganuma – Moody's Shuffle
- Hideki Naganuma – Rock It On
- Hideki Naganuma – Sneakman
- Hideki Naganuma – Sweet Soul Brother
- Hideki Naganuma – That's Enough
- Idol Taxi – OK House
- Jurassic 5 – Improvise (presente solo nella versione europea e americana)
- Mixmaster Mike – Patrol Knob (presente solo nella versione europea e americana)
- Professional Murder Music – Slow (presente solo nella versione americana)
- Reps – 'Bout the City
- Richard Jacques – Everybody Jump Around
- Rob Zombie – Dragula (presente solo nella versione americana)
- Toronto – Electric Tooth Brush
- Feature Cast – Recipe For The Perfect Afro (presente solo nella versione europea e americana)
- O.B. One – Many Styles (presente solo nella versione europea e americana)
- Semi Detatched – Funky Plucker (presente solo nella versione europea e americana)
- Let Mom Sleep (No Sleep Remix, presente solo su Jet Set Radio Future)
- Dunny Boy William Show (presente solo nella versione giapponese)
Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]
La rivista Retro Gamer lo ha classificato come l'ottavo miglior gioco uscito per Dreamcast su un massimo di venticinque titoli[22]. La testata Play Generation trattò la versione uscita su PlayStation Network, trovandolo uno dei più grandi titoli per Dreamcast nonché un piccolo capolavoro[23].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) T.J. Deci, Jet Grind Radio, su AllGame. URL consultato il 16 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2014).
- ^ (EN) T.J. Deci, Jet Set Radio [European], su AllGame. URL consultato il 16 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2014).
- ^
(EN) Gamehelper, Jet Set Radio E3 2012 trailer, su YouTube, 2 giugno 2012. URL consultato il 25 settembre 2020.
- ^ (EN) Kevin Gifford, 'Jet Set Radio HD' creators look back on the original game, in Polygon, 12 settembre 2012. URL consultato il 16 ottobre 2020.
- ^ (JA) PS3/Xbox 360/PS Vita「ジェットセットラジオ」プレイレポート, in GAME Watch, 20 febbraio 2013. URL consultato il 16 ottobre 2020.
- ^ (EN) Dale North, Nice: Only two songs missing from Jet Set Radio HD, in Destructoid, 18 giugno 2012. URL consultato il 16 ottobre 2020.
- ^ (EN) Wesley Yin-Poole, Jet Set Radio HD out this summer on PC, PSN and XBLA, in Eurogamer, 28 febbraio 2012. URL consultato il 16 ottobre 2020.
- ^ (EN) Jet Set Radio Graffiti Contest, su sega.com, SEGA. URL consultato il 16 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2012).
- ^ (EN) Matt Helgeson, Jet Set Radio, su Game Informer, 11 settembre 2012. URL consultato il 16 ottobre 2020.
- ^
(EN) The Rude Awakening - Jet Set Radio HD Documentary, su YouTube, SegaJetSetRadioHD, 20 settembre 2012. URL consultato il 25 settembre 2020.
- ^ (EN) IGNDC Interviews The Creators of Jet Grind Radio, in IGN, 26 maggio 2000. URL consultato il 16 ottobre 2020.
- ^ (EN) TGS: Sega Shows Jet Set Radio, in GameSpot, 27 aprile 2000. URL consultato il 16 ottobre 2020.
- ^ (JA) ニュース詳細, su Yahoo!, 29 giugno 2019. URL consultato il 16 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2019).
- ^ (EN) Jon Thompson, Jet Grind Radio, su AllGame. URL consultato il 16 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2014).
- ^ (EN) Brandon Justice, Jet Set Radio to Receive Name Change in America, in IGN, 12 aprile 2000. URL consultato il 16 ottobre 2020.
- ^ (JA) 『デ・ラ・ジェット セット ラジオ』が2001年元旦発売決定!, su dengekionline.com, Dengeki Online. URL consultato il 16 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2019).
- ^ (JA) Sega Dreamcast Japanese Ranking, su Japan Game Charts. URL consultato il 16 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2008).
- ^ (EN) Jet Set Radio, su SteamSpy. URL consultato il 16 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2020).
- ^ (EN) Ryan Langley, Xbox Live Arcade By The Numbers - An extensive look back at 2012, su Gamasutra, 11 febbraio 2013. URL consultato il 16 ottobre 2020.
- ^ (EN) Julie Muncy, What Today's Video Games Could Learn from ‘Jet Set Radio’, su Vice, 13 aprile 2015. URL consultato il 16 ottobre 2020.
- ^ (EN) JET SET RADIO ORIGINAL SOUND TRACKS, su VGMdb. URL consultato il 16 ottobre 2020.
- ^ (EN) The Top 25 Dreamcast Games, in Retro Gamer, n. 70, Imagine Publishing, p. 65.
- ^ Jet Set Radio, in Play Generation, n. 129, Edizioni Master, giugno 2016, p. 27, ISSN 1827-6105 .
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jet Set Radio
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su sega.co.uk.
- (EN) Jet Set Radio, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) Jet Set Radio (album musicali), su VGMdb.net.
- (EN) Jet Set Radio (PlayStation 3) / Jet Set Radio (PlayStation Vita) / Jet Set Radio (Xbox 360) / Jet Set Radio (Dreamcast), su GameFAQs, Red Ventures.
- (EN) Jet Set Radio, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Jet Set Radio, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Jet Set Radio, su Metacritic, Red Ventures.