Jean Cau

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo canottiere francese, vedi Jean Cau (canottiere).

Jean Cau (Bram, 8 luglio 1925Parigi, 18 giugno 1993) è stato uno scrittore, giornalista e sceneggiatore francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Bram da Etienne Cau, un lavoratore agricolo poi impiegato di banca a Carcassone, e da Rose una donna delle pulizie, dopo aver concluso gli studi secondari grazie al suo maestro Castel, riesce ad ottenere una borsa di studio per la École Normale Súperieure di Parigi dove si laurea in filosofia. Nel 1946 avvicina Jean-Paul Sartre, del quale è grande ammiratore, guadagnandosene la simpatia e diventandone segretario per oltre 11 anni fino al 1957.

È stato giornalista e reporter per l'Express, Le Nouvel Observateur, Le Figaro e Paris Match.

Proveniente dall'estrema sinistra, dopo i suoi reportage nella Guerra d'Algeria si allontanò dalle idee di Sartre (pur senza mai parlare male del suo ex "Maestro") e si avvicinò progressivamente (dal 1960) verso la destra radicale, il Groupement de recherche et d'études pour la civilisation européenne (GRECE, chiamato anche "Nouvelle Droite"), scrivendo testi anticonformisti che criticavano la sinistra, la decadenza dell'Europa ed esaltando le tradizioni europee.

Amico personale di Alain Delon, ha scritto la sceneggiatura di film come "Borsalino" e "Il ribelle di Algeri" e il soggetto di "Una donna come me".

In Italia sono stati pubblicati romanzi e saggi: Il Cavaliere, la Morte e il Diavolo (Volpe 1979; Settimo sigillo 2015), Una passione per Che Guevara (Vallecchi 2004), La pietà di Dio (Mondadori 1962), Il Papa è morto (Volpe 1969), Il popolo, la decadenza e gli dei (Settecolori, 1993),Toro (Longanesi 1962; Iduna 2019).

Vita Privata[modifica | modifica wikitesto]

Jean Cau aveva un posto fisso al ristorante Aristide al 121 di rue de Rome, nel 17 ° arrondissement di Parigi, come testimonia una targa (attualmente ristorante Clou de Fourchette). Vi si recava regolarmente per completare gli articoli per il Paris-Match in compagnia di Roger Thérond e altri collaboratori della redazione.

Era il compagno dell'attrice Louisa Colpeyn, madre di Patrick Modiano. Fu anche Jean Cau a introdurre il primo romanzo di Modiano Place de l'Étoile. Successivamente, dopo la morte di Cau, questa prefazione scomparve dalle successive edizioni di Gallimard.

Jean Cau era appassionato di corrida. Dedicò numerosi libri e articoli a questa forma di spettacolo, in cui esprimeva il suo attaccamento a un'arte che considerava l'eredità ancestrale dei riti pagani e dei giochi con animali selvatici. I suoi viaggi dalle ferias spagnole alle ferias francesi hanno ispirato, in particolare, Les Oreilles et la Queue, Sévillanes e La Folie corrida.

Riposa nel cimitero La Conte de Carcassonne, oggi una stanza del municipio e una strada vicino allo stadio Albert Domec portano il suo nome.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN109379000 · ISNI (EN0000 0003 5565 7846 · SBN LO1V024095 · BAV 495/155221 · LCCN (ENn50035828 · GND (DE119194252 · BNE (ESXX1647526 (data) · BNF (FRcb11895579d (data) · J9U (ENHE987007272222305171 · NSK (HR000036010 · NDL (ENJA00435540 · CONOR.SI (SL33695075 · WorldCat Identities (ENlccn-n50035828