Janete Clair

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Janete Clair, pseudonimo di Janete Stocco Emmer (25 aprile 1925Rio de Janeiro, 16 novembre 1983), è stata un'autrice televisiva, sceneggiatrice e drammaturga brasiliana.

Il nome d'arte era un omaggio a Claude Debussy, autore tra l'altro di un celebre Clair de lune.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia di Salim Emmer, un commerciante di origini libanesi, e di Carolina Stocco, una sarta, nacque in Brasile ma trascorse alcuni anni dell'infanzia in Francia. Rientrata poi con la famiglia in patria, seguì lezioni di canto e, non ancora quattordicenne, fu ingaggiata dall'emittente Radio Herz di San Paolo come interprete di canzoni in francese e arabo, lingue che lei era pienamente in grado di padroneggiare. Dopo quest'esperienza si concentrò per qualche anno solo sugli studi; conseguita la licenza superiore, lavorò come dattilografa, per poi essere assunta in un laboratorio di analisi batteriologiche. [1]

Nel 1950 sposò il drammaturgo Dias Gomes, che la convinse a riprendere la carriera nel mondo dello spettacolo. Janete Clair si dedicò allora ai radiodrammi, da lei scritti perlopiù in un periodo particolarmente creativo, durato tredici anni (1956-69). Nel 1963 intraprese anche la carriera di autrice di telenovelas, che toccò l'apice negli anni Settanta; lavorò per Tv Rio, Tv Tupi, Rede Record e soprattutto Rede Globo. Tra le serie realizzate per quest'ultimo network si ricordano la discussa Anastácia, a Mulher sem Destino, nella quale la maggior parte dei personaggi trovava la morte a causa di un terremoto, e Magia, uno dei più grandi successi nella storia della televisione brasiliana.

Morì nel 1983, dopo aver tentato di contrastare un tumore intestinale.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Janete Clair rimase sposata con Dias Gomes fino alla morte. La coppia ebbe quattro figli: Guilherme, Alfredo, Denise e Marcos Plínio, quest'ultimo deceduto in tenerissima età.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (PT) Perfil completo – Janete Clair – Memória, su memoriaglobo.globo.com. URL consultato il 2 marzo 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ismael Fernandes, Memória da telenovela brasileira, Proposta Editorial, 1982
  • Massimiliano Parcaroli, La telenovela brasiliana, Bulzoni, 2003

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN52622408 · LCCN (ENno97004841 · GND (DE124427669 · BNF (FRcb17768580c (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no97004841