James Scott, I duca di Monmouth

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James Scott, I duca di Monmouth
Ritratto di James Scott, I duca di Monmouth e Buccleuch, copia di un ritratto di sir Peter Lely, 1682, National Trust
Duca di Monmouth e Buccleuch
Stemma
Stemma
In carica14 febbraio 1663 –
15 luglio 1685
PredecessoreTitolo creato
SuccessoreTitolo estinto
Altri titoliConte di Doncaster
Barone Scott di Tynedale
NascitaRotterdam, 9 aprile 1649
MorteTower Hill, Londra, 15 luglio 1685 (36 anni)
DinastiaScott
PadreCarlo II d'Inghilterra
MadreLucy Walter
ConsorteAnne Scott, I duchessa di Buccleuch
ReligioneProtestantesimo

James Scott, I duca di Monmouth (Rotterdam, 9 aprile 1649Tower Hill, 15 luglio 1685), è stato un nobile e militare inglese.

Noto anche con i nomi di James Stuart, James Crofts e James FitzRoy, nacque a Rotterdam, figlio illegittimo di Carlo II Stuart re d'Inghilterra e della sua amante Lucy Walter, conosciuta durante l'esilio. Venne condannato a morte e giustiziato nel 1685, dopo avere attuato un fallito tentativo di impossessarsi del trono inglese ai danni del re cattolico Giacomo II d'Inghilterra, episodio noto come Monmouth Rebellion (Ribellione di Monmouth).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Primi anni[modifica | modifica wikitesto]

Ritratto giovanile di James Scott, eseguito nel 1664-1665

Poche sono le notizie sulla paternità di James: non si è certi che Carlo fosse effettivamente suo padre. Alcune voci tuttavia già all'epoca parlavano di un matrimonio segreto contratto tra Carlo e Lucy Walter che rendeva James il vero successore ed erede del padre. In ogni caso Carlo II riconobbe come figlio James, ma non lo incluse mai nella linea di successione al trono. Inoltre quando Carlo divenne re, dopo la caduta del Protettorato di Richard Cromwell, Lucy era già morta da circa due anni e il sovrano sposò la principessa portoghese Caterina di Braganza.

Stemma di James Scott prima del suo matrimonio con Anne Scott[1]

Nel 1663, all'età di 14 anni, poco dopo essersi trasferito in Inghilterra al seguito del padre, fu nominato duca di Monmouth con i titoli anche di Conte di Doncaster e Barone Scott di Tynedale, grazie ai quali divenne Pari d'Inghilterra. Dopo il suo matrimonio con Anne Scott il re nominò entrambi Duca e Duchessa di Buccleuch. Pur non essendo molto versato per l'arte del governo ebbe notevole fama presso il popolo inglese per la sua religione protestante; era di gran lunga preferito all'erede al trono di Carlo II, suo fratello, il cattolico Giacomo, Duca di York.

Nel 1665, all'età di 16 anni, James servì in marina sotto il comando dello zio Giacomo durante la seconda guerra anglo-olandese. Terminato il conflitto fece ritorno in Inghilterra e assunse il comando di uno squadrone di cavalleria. Nel 1669 ottenne il titolo di colonnello delle Guardie Personali del sovrano, una delle massime cariche militari dell'epoca. Quando il Comandante Generale dell'esercito George Monck morì, nel 1670, James divenne una delle massime autorità dell'esercito a soli ventuno anni. Allo scoppio della terza guerra anglo-olandese un esercito inglese di seimila uomini guidato dal duca di Monmouth si recò sul continente europeo per sostenere le truppe francesi del re Luigi XIV. Nella campagna del 1673, e in particolare durante l'assedio di Maastricht, James diede prova di grande coraggio e abnegazione.

La fama e la fine[modifica | modifica wikitesto]

James Scott in un ritratto equestre
James Scott ritratto da Jan Wyck

Nel 1678 James fu messo al comando di un battaglione, questa volta affiancato dagli olandesi, contro i francesi. Anche in questa occasione ebbe modo di dimostrare una buona capacità strategica e militare. Poco dopo gli fu affidato il compito di sedare una ribellione in Scozia: con un esercito ben più esiguo di quello ribelle ottenne una serie di grandi vittorie e riuscì a fermare il dilagare della rivolta. Dopo il cosiddetto Rye House Plot James fu costretto a lasciare l'Inghilterra e a rifugiarsi nelle Province Unite nel 1683.

Alla morte del padre cercò di impossessarsi del trono e tentò un'invasione dell'Inghilterra. Dopo essere sbarcato fu proclamato re in diverse città inglesi e fu persino incoronato re il 20 giugno 1685. Il 6 luglio l'armata comandata da James Crofts si scontrò con le truppe reali nella battaglia di Sedgemoor. Nemmeno le grandi capacità e il carisma del Duca riuscirono a competere con la forza delle truppe regolari, che sopraffecero i ribelli, catturando cinquecento uomini e uccidendone mille. Persino il Duca cadde prigioniero.

In seguito alla cattura il Parlamento approvò l'Act of Attainder, con il quale lo si escludeva definitivamente da ogni possibilità di successione e lo si condannava a morte. Il Duca fu portato nella Tower Hill di Londra e qui giustiziato per mano del boia Jack Ketch il 15 luglio 1685. Secondo i cronisti dell'epoca furono necessari numerosi colpi di accetta prima che la testa del Duca si staccasse; le fonti ufficiali indicano che servirono cinque colpi, mentre alcuni testimoni ne indicarono almeno otto.

Secondo la leggenda, non essendoci alcun ritratto di James Crofts, la sua testa fu ricucita al corpo e venne eseguito il ritratto a cavallo del Duca, conservato nella National Portrait Galley di Londra. C'è chi ipotizza inoltre che il Duca sia stato l'uomo dalla maschera di ferro. Secondo queste opinioni James non fu mai giustiziato, ma venne inviato in Francia dallo zio Giacomo II d'Inghilterra che, non trovando il coraggio di uccidere suo nipote, lo affidò al cugino Luigi XIV che lo rinchiuse con una maschera di ferro.

Matrimonio e figli[modifica | modifica wikitesto]

James Scott sposò Anne Scott, unione che portò alla nascita di sei figli:

Da una relazione con l'amante Eleanor Needham, figlia di sir Robert Needham di Lambeth, nacquero tre figli:

Sul finire dei suoi giorni, ebbe una relazione con Henrietta, baronessa Wentworth.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
8. Giacomo I d'Inghilterra 16. Enrico Stuart, Lord Darnley  
 
17. Maria Stuarda  
4. Carlo I d'Inghilterra  
9. Anna di Danimarca 18. Federico II di Danimarca  
 
19. Sofia di Meclemburgo-Güstrow  
2. Carlo II d'Inghilterra  
10. Enrico IV di Francia 20. Antonio di Borbone-Vendôme  
 
21. Giovanna III di Navarra  
5. Enrichetta Maria di Borbone-Francia  
11. Maria de' Medici 22. Francesco I de' Medici  
 
23. Giovanna d'Austria  
1. James Scott, I duca di Monmouth  
12. Rowland Walter, de Roche Castle  
 
 
6. William Walter  
13. Frances Griffith  
 
 
3. Lucy Walter  
14. John Protheroe, de Hawkesbrook  
 
 
7. Elizabeth Prothero  
15. Elinor Vaughan 30. Walter Vaughan  
 
31. Mary ferch Gruffudd ap Rhys ap Gruffudd  
 

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'ordine della Giarrettiera - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Maestro di stalla Successore
George Villiers, II duca di Buckingham 1674 – 1679 Charles Lennox, I duca di Richmond
Predecessore Giudice di Eyre
a sud del Trent
Successore
Aubrey de Vere, XX conte di Oxford 1673 – 1679 Philip Stanhope, II conte di Chesterfield
Predecessore Capitano e colonnello del His Majesty's Own Troop of Horse Guards Successore
Charles Gerard, lord Gerard 1668 – 1679 Christopher Monck, Ii duca di Albemarle
Predecessore Governatore di Kingston-upon-Hull Successore
John Belasyse, lord Belasyse 1673 – 1679 John Sheffield, conte di Mulgrave
Predecessore Comandante in Capo delle forze britanniche Successore
George Monck, I duca di Albemarle 1674 – 1685 John Churchill, conte di Marlborough
Predecessore Capitano generale Successore
Vacante 1678 – 1679 Vacante
Predecessore Lord Luogotenente dell'East Riding dello Yorkshire Successore
John Belasyse, lord Belasyse 1673 – 1679 John Sheffield, conte di Mulgrave
Predecessore Lord Luogotenente dello Staffordshire Successore
William Paget, lord Paget 1677 – 1679 Robert Spencer, II conte di Sunderland
Predecessore Custos Rotulorum dello Staffordshire Successore
Robert Greville, lord Brooke 1678 – 1680 Robert Spencer, II conte di Sunderland
Predecessore Duca di Monmouth Successore
- 1663 – 1685 -
Predecessore Duca di Buccleuch Successore
Nuovo titolo 1663 – 1685
con Anne Scott, I duchessa di Buccleuch
Anne Scott, I duchessa di Buccleuch
Predecessore Conte di Doncaster Successore
- 1663 – 1685 Francis Scott, II duca Buccleuch
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