James Lee Dozier
James Lee Dozier | |
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James Lee Dozier negli anni ottanta | |
Nascita | Fort Myers, 10 aprile 1931 |
Dati militari | |
Paese servito | ![]() |
Forza armata | ![]() |
Anni di servizio | 1950 - 1985 |
Grado | Maggior generale |
Guerre | Guerra del Vietnam |
Comandante di | Vice-capo di stato maggiore del Comando delle forze terrestri alleate del Sud Europa |
Decorazioni | Silver Star |
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James Lee Dozier (Fort Myers, 10 aprile 1931) è un generale statunitense.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
![]() James Lee Dozier con il presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini nel 1982, al termine del suo sequestro a opera delle Brigate Rosse. Nell'immagine anche la figlia e la moglie di Dozier. |
Entrato nell'Esercito degli Stati Uniti d'America, raggiunse il grado di generale di divisione ed ebbe l'incarico di sottocapo di stato maggiore logistico presso il quartier generale delle forze terrestri della NATO nell'Europa meridionale (FTASE) a Verona.
Rapimento[modifica | modifica wikitesto]
Fu rapito dalle Brigate Rosse a Verona il 17 dicembre 1981 mentre era sottocapo di stato maggiore addetto alla logistica del Comando delle Forze terrestri della NATO nell'Europa meridionale. Il sequestro avvenne nel suo appartamento, intorno alle 18, a opera di un commando di quattro uomini e una donna: Antonio Savasta, Pietro Vanzi, Ugo Milani, Cesare Di Lenardo e Barbara Balzerani, che entrarono in casa travestiti da idraulici, Giovanni Ciucci che rimase in strada alla guida dell'automezzo su cui venne caricato il generale. La moglie di Dozier venne solo immobilizzata e così venne trovata.
A seguito anche di una trattativa infruttuosa con agenti del KDS bulgaro sempre interessati a possibili segreti militari dell'allora blocco occidentale[1], fu liberato a Padova il 28 gennaio 1982, al culmine delle indagini guidate da Umberto Improta, con un'incursione del NOCS reparto speciale della Polizia di Stato nell'appartamento di via Pindemonte; fu lo stesso presidente statunitense Ronald Reagan a congratularsi via telefono per la sua liberazione. Il sequestro Dozier è considerato l'episodio che segna l'inizio del declino delle Brigate Rosse in Italia dopo gli eventi degli anni di piombo.
Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1992[2] Carlo Lizzani girò per Rai 1 un film per la televisione ispirato alle vicende del rapimento, intitolato Stato di emergenza - Il caso Dozier,[3] con l'attore Lloyd Bochner nel ruolo dell'ufficiale statunitense.[3]
Il rapimento del generale viene citato nel film L'uomo che fissa le capre di Grant Heslov del 2009.
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
Onorificenze statunitensi[modifica | modifica wikitesto]
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Parachutist Badge |
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Ranger Tab |
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Army Distinguished Service Medal |
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Silver Star |
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Defense Superior Service Medal |
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Legionario della Legion of Merit |
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Bronze Star Medal con due fronde di quercia e distintivo "V" |
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Purple Heart |
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Meritorious Service Medal con fronde di quercia |
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Air Medal con fronde di quercia |
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Army Commendation Medal con fronde di quercia |
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Army Good Conduct Medal |
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National Defense Service Medal con stella di servizio |
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Vietnam Service Medal con quattro stelle di servizio |
Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]
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Medaglia della Campagna del Vietnam (Vietnam del Sud) |
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Vietnam Gallantry Cross Unit Citation (Vietnam del Sud) |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ archivio900.it, http://www.archivio900.it/it/documenti/doc.aspx?id=156 .
- ^ l'Unità 2, 23 settembre 1994, p. 6.
- ^ a b Il caso Dozier, su imdb.com.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su James Lee Dozier
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) BBC News Link, su news.bbc.co.uk.
- (EN) "The Dozier Kidnapping: Confronting the Red Brigades" (Reprint from Air & Space Power Journal), su airpower.maxwell.af.mil. URL consultato l'8 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2006).
- (EN) Incident at Global Terrorism Database, su tkb.org.wstub.archive.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 58230704 · LCCN (EN) n89670130 · WorldCat Identities (EN) lccn-n89670130 |
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