Jack Teagarden
Jack Teagarden | |
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Nazionalità | Stati Uniti |
Genere | Jazz Dixieland New Orleans jazz Swing |
Strumento | trombone |
Sito ufficiale | |
Weldon Leo Teagarden, detto Jack (Vernon, 20 agosto 1905 – New Orleans, 15 gennaio 1964), è stato un trombonista e cantante statunitense. Fu una delle figure di maggiore spicco nell'ambito del Jazz classico. Fu denominato "Big T".
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato in una famiglia di grandi appassionati di musica, ebbe due fratelli (Charles "Charlie", trombettista, e Clois, batterista) ed una sorella (Norma, pianista) che intrapresero con buon successo la carriera di musicisti jazz.
Iniziò a studiare il piano all'età di cinque anni, due anni dopo il padre (trombettista per hobby) gli regalò un bombardino ed a dieci anni iniziò lo studio del trombone.
Iniziò a suonare professionalmente dopo il 1918 in duo con la madre pianista.
Dal 1921 la sua carriera decollò e ben presto fu considerato il migliore fra i trombonisti bianchi. Sviluppò una eccellente tecnica strumentale che, di fatto, offrì per la prima volta al trombone il ruolo di solista in ambito jazzistico.
La sua creatività pressoché inesauribile e la vocalità simile a quella dei cantanti di colore lo resero presto una star molto seguita dal pubblico ed assai ricercata dai più noti bandleader. Suonò, fra gli altri, con le big band di Ben Pollack, Benny Goodman, Red Nichols e Wingy Manone, oltre che con proprie formazioni, diventando un punto di riferimento ed un modello da imitare per generazioni di trombonisti.
Nel 1947 entrò a far parte dei celebri All Stars di Louis Armstrong e vi rimase sino al 1951.[1] Fondò successivamente una propria band di "all stars", della quale fece parte anche il pianista Earl Hines.
Morì di polmonite in un motel di New Orleans dopo avere suonato per l'ultima volta la sera precedente al locale The Dream Room.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Jack Teagarden Jazz Biography, su jackteagarden.info. URL consultato il 27 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2019).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Jay D. Smith & Len Gutteridge, Jack Teagarden, 1960.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jack Teagarden
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su jackteagarden.com.
- Teagarden, Jack, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Jack Teagarden, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Opere di Jack Teagarden, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Jack Teagarden, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Jack Teagarden, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Jack Teagarden, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Jack Teagarden, su Genius.com.
- (EN) Jack Teagarden, su IMDb, IMDb.com.
- ARMYMan92, Jack Teagarden - Dark eyes, su YouTube, 29 dicembre 2008, a 0 min 1 s.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 29719516 · ISNI (EN) 0000 0000 7359 3514 · SBN LO1V263835 · Europeana agent/base/61800 · LCCN (EN) n83121494 · GND (DE) 118814877 · BNE (ES) XX873344 (data) · BNF (FR) cb13900336z (data) · J9U (EN, HE) 987007447341405171 |
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