Jack Frost (film 1998)
Jack Frost | |
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Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1998 |
Durata | 101 min |
Genere | drammatico, fantastico, avventura, sentimentale |
Regia | Troy Miller |
Sceneggiatura | Mark Steven Johnson |
Produttore | Mark Canton |
Fotografia | László Kovács |
Montaggio | Lawrence Jordan |
Effetti speciali | Henson Creature Shop & Cannom Creations Inc |
Musiche | Trevor Rabin |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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Doppiatori italiani | |
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Jack Frost è un film del 1998 diretto da Troy Miller con Michael Keaton, Joseph Cross e Kelly Preston.
Trama[modifica | modifica wikitesto]
Jack Frost è un musicista ed è spesso in tournée con la sua band. Finisce così per trascurare talvolta la moglie Gabby ed il figlio Charlie. Questi vorrebbe infatti che il padre passasse più tempo con lui, insegnandogli a giocare a hockey ed andando a vedere le sue partite. Charlie è infatti appassionato di questo sport e viene spesso preso di mira dal bullo Rory Buck, spocchioso e arrogante capitano della squadra di hockey avversaria. In occasione del Natale, Jack è costretto a partire per l’ennesimo concerto con il suo gruppo, ma decide poi di rinunciare e di recarsi alla casa in montagna dove si trovano la moglie e il figlio, per stare con loro. Durante il viaggio, si scatena una tempesta di neve e Jack muore in un incidente d'auto.
Un anno dopo, Charlie è ancora abbattuto per la tragica morte del padre e ha lasciato la squadra di hockey. Un giorno costruisce un pupazzo di neve davanti a casa e quella sera suona una armonica a bocca che il padre gli aveva regalato prima di morire. Improvvisamente il simpatico pupazzo di neve prende vita ed inizia a parlare con la voce di Jack, il quale capisce di essere misteriosamente tornato in vita sotto questo aspetto. Inizialmente, tutti sono spaventati da Jack quando tenta di avvicinarsi, ma presto ottiene la fiducia di Charlie, dopo averlo aiutato a difendersi da Rory e dai suoi amici. Non ha invece il coraggio di rivelarsi alla moglie, la quale inizia a preoccuparsi vedendo il figlio parlare con un pupazzo di neve e si confida con Mac, il miglior amico di Jack, che ha sempre avuto a cuore Charlie. Avendo ritrovato la presenza del padre, Charlie recupera la sua grinta e rientra nella squadra di hockey della scuola. Grazie ai suoi insegnamenti, riesce anche a portare la sua squadra alla vittoria.
Tuttavia, all'aumentare della temperatura del sole il pupazzo rischia di sciogliersi e Charlie intende portarlo in montagna, dove il freddo ne garantirebbe la sopravvivenza. Charlie riesce a caricarlo su un camion diretto in montagna con l’aiuto di Rory, che non ha mai conosciuto il proprio padre e che cambia atteggiamento quando scopre che il pupazzo ha preso vita con l'anima del defunto Jack. Charlie e il pupazzo di neve raggiungono la casa in montagna e Jack telefona alla moglie, preoccupata per la sparizione del figlio, assicurandola che Charlie sta bene e dicendole dove si trova. Il mattino dopo, il giorno di Natale, Jack dice a Charlie che pur essendo felice di averlo potuto rivedere, per lui è giunto il momento di andarsene, perché non potrebbe comunque sopravvivere a lungo. Proprio in quel momento arriva la moglie e Jack ha modo di salutarli entrambi, assicurandoli che sarà sempre loro vicino, prima di dissolversi e volare in cielo.
Nella scena finale viene mostrato che Mac si è trasferito a casa loro, mentre Charlie gioca felicemente a hockey coi suoi amici.
Produzione[modifica | modifica wikitesto]
Riprese[modifica | modifica wikitesto]

È stato girato nella cittadina di Medford, in Oregon.
Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]
Il film include 22 tracce[1]:
- The Jack Frost Band – Frosty the Snowman (feat. Michael Keaton) – 3:25 (testo: Jack Rollins, Steve Nelson – musica: Trevor Rabin)
- REO Speedwagon – Roll with the Changes
- Hanson – Merry Christmas Baby – 3:11 (testo: Johnny Moore, Lou Baxter)
- Cole Porter – Everytime We Say Goodbye – 2:39
- Gary Glitter – Rock and Roll (Part 2) – 3:00
- The Jack Frost Band – Don't Lose Your Faith (feat. Michael Keaton) – 4:00
- Lucinda Williams – Can't Let Go – 3:28 (testo: Randy Weeks)
- Steve Poltz – Leavin' Again – 2:28 (testo: Steve Poltz)
- Stevie Ray Vaughan – Couldn't Stand the Weather – 4:40
- Fleetwood Mac – Landslide – 3:20
- The Edgar Winter Group – Free Ride – 3:24
- Swirl 360 – Hey Now Now – 4:39 (testo: Denny Scott, John Shanks, Kenny Scott, Shelly Peiken)
- Final Fire (musica: Hans Zimmer)
- Michael Sherwood – Jingle Bell Rock – 2:07
- Billy Idol – Hot in the City – 3:38
- Hanson – Gimme Some Lovin – 2:47 (testo: Muff Winwood, Spencer Davis, Stevie Winwood)
- Spice Girls – Sleigh Ride – 2:38 (testo: Leroy Anderson, Mitchell Parish)
- Foghat – Slow Ride – 3:56
- Jars of Clay – Five Candles (You Were There) – 3:48 (testo: Charlie Lowell, Dan Haseltine, Matt Odmark, Stephen Mason)
- Lisa Loeb – How – 3:49 (testo: Lisa Loeb)
- Bob Carlisle – Father's Love – 4:20 (testo: Bob Carlisle – musica: Bob Carlisle, Randy Thomas)
- Hanson – Good Lovin' – 2:35 (testo: Arthur Resnick, Rudy Clark)
Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]
Botteghino[modifica | modifica wikitesto]
Prodotto con un budget di 85 milioni di dollari, Jack Frost ha preso 7 milioni di dollari nel suo weekend di apertura.[2] Ha incassato oltre 34,5 milioni di dollari in Nord America, diventando un flop al botteghino.[3]
Critica[modifica | modifica wikitesto]
Rotten Tomatoes dà al film un punteggio del 19% sulla base di 57 recensioni. Il consenso del sito afferma: "Sdolcinato sentimentale e narrativa non ispirata affondano questo film".[4] Su Metacritic ha un punteggio del 45% basato su recensioni di 20 critici, che indica "recensioni contrastanti o nella media".[5]
Roger Ebert assegnò al film una stella su quattro, scrivendo: "È possibile che i ragazzi di Jim Henson e Industrial Light and Magic uniscano le loro teste e trovino la singola creatura più ripugnante nella storia degli effetti speciali, e io sono senza dimenticare la bambola Chucky o l'intestino del deserto di Star Wars."[6] Ben Falk della rivista Empire ha dato al film tre stelle su cinque, dicendo: "Nonostante un personaggio centrale dall'aspetto sorprendentemente losco, questo è un film per bambini che non si scusa per esserlo e in un ambiente in cui anche i cartoni animati sono pieni di gag puramente per gli adulti, è straordinariamente rinfrescante."[7] Janet Maslin del New York Times ha dato al film una recensione positiva, dicendo: "Come un altro sforzo di Hollywood per guardare al lato solare della fatalità, Jack Frost è così ricoperto di zucchero da far sembrare altri recenti sforzi in questo genere estremamente onesti. D'altra parte, è solo allegro e fasullo abbastanza da intrattenere i bambini ragionevolmente."[8]
Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
- 1999 - YoungStar Awards
- Candidatura per la Miglior giovane attrice non protagonista in un film drammatico a Mika Boorem
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) Jack Frost: Music From The Motion Picture, su Discogs. URL consultato il 14 dicembre 2021.
- ^ (EN) "Star Trek: Insurrection Melts 'Jack Frost'", su Los Angeles Times.
- ^ (EN) "Jack Frost", su Box Office Mojo.
- ^ (EN) "Jack Frost (1998)", su Rotten Tomatoes.
- ^ (EN) "Jack Frost", su Metacritic.
- ^ (EN) "Jack Frost", su Chicago Sun-Times.
- ^ (EN) "Jack Frost", su Empire.
- ^ (EN) "FILM REVIEW; Dad's a Snowman. (Is Mom Santa?)", su New York Times.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jack Frost
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Jack Frost, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) Jack Frost, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Jack Frost, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Jack Frost, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
- (EN, ES) Jack Frost, su FilmAffinity.
- (EN) Jack Frost, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) Jack Frost, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Jack Frost, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Jack Frost, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.