J. Bradford DeLong

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
James Bradford DeLong

James Bradford DeLong, più conosciuto come Brad DeLong (Boston, 24 giugno 1960), è un economista statunitense, docente presso l'Università di Berkeley.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1987 ha conseguito il B.A. e il Ph.D. presso la Harvard University. Ha insegnato ad Harvard, alla Boston University, e al Massachusetts Institute of Technology. Professore di Economia e di Economia Politica presso l'Università della California - Berkeley, ha lavorato come Deputy Assistant Secretary[1]per il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, durante la presidenza Bill Clinton, sotto la direzione dell'economista Lawrence Summers. È anche Research Associate[2] del National Bureau of Economic Research[3], e visiting scholar presso la Federal Reserve Bank of San Francisco.[4]

Assieme a Joseph Stiglitz e Aaron Edlin, è curatore editoriale di The Economists' Voice,[5] ed è stato tra i curatori del Journal of Economic Perspectives[6]. È anche autore di un libro di testo, Macroeconomics, la cui seconda edizione è stata scritta insieme a Martha Olney. Scrive un editoriale mensile per il Project Syndicate.

In qualità di funzionario del Dipartimento del Tesoro per l'amministrazione di Bill Clinton, lavorò al budget del 1993, sull'Uruguay Round del General Agreement on Tariffs and Trade, sul North American Free Trade Agreement, e sulla mai attuata riforma assistenziale promossa da Clinton, l’Health care reform effort.

DeLong è un prolifico blogger.[7] Il suo blog principale è il Grasping Reality with Both Invisible Hands. Argomenti principali sono la politica, la tecnologia e l'economia, dove esprime critiche su come tali questioni vengono trattate sui mezzi di comunicazione di massa.

Il professore può essere considerato un liberale, e, secondo la moderna politica americana, un liberale e fautore del libero scambio. Ha citato Adam Smith, John Maynard Keynes, Lawrence Summers, Andrei Shleifer, e Milton Friedman, come gli economisti che hanno avuto la maggiore influenza sulla sua formazione.[8] Infatti, le sue dodici più importanti pubblicazioni sono state redatte assieme a Summers, mentre alcune delle migliori pubblicazioni di Summers sono redatte assieme a DeLong.[senza fonte]

DeLong vive a Lafayette, in California, ed è sposato con Ann Marie Marciarille,[9] AARP Health and Aging Policy Research Fellow presso la Pacific McGeorge Capital Center for Government Law and Policy.[10]

Orientamento politico[modifica | modifica wikitesto]

Il 5 marzo 2008, DeLong sostenne Barack Obama contro Hillary Clinton nel corso delle primarie del Partito Democratico.[11]

È anche stato fortemente critico nei confronti dei suoi colleghi di Berkeley, John Yoo, professore di Legge che lavorò all'Office of Legal Counsel sotto la presidenza di George W. Bush. Yoo è famoso per aver scritto il libro Torture memos, che, di fatto, giustificava l'uso della tortura da parte dell'amministrazione Bush, durante la War on terror, facendo riferimento alla cosiddetta unitary executive theory, teoria secondo la quale, a causa dei poteri e delle responsabilità come comandante in campo, solo il Presidente degli Stati Uniti ha la possibilità di incarnare e interpretare la politica estera della nazione e la strategia della sicurezza nazionale. Il 17 febbraio 2009, DeLong scrisse una lettera al rettore della Berkeley Robert Birgeneau, contro la presa di posizione di Yoo, chiedendone l'estromissione dal ruolo di docente presso l'Università.[12]

De Long ha un sito di commenti politici, il Brad DeLong's Egregious Moderation[13]. Inoltre scrive per Shrillblog[14], un blog che raccoglie storie e articoli contro la fondamentale disonestà di coloro che difendono la politica conservatrice all'interno del Partito Repubblicano e della Presidenza di George W. Bush. Secondo quanto riportato da lui stesso[15], il blog è nato dopo una conversazione da lui avuta con Tyler Cowen e Andrew Northrup sull'uso del termine "shrill"[16] come critica al collega economista Paul Krugman, opinionista del New York Times. In Italia molti suoi articoli sono stati pubblicati dal settimanale Internazionale.

Si è parlato di lui in ambito di studi economici, quando, ancora molto giovane, espose una critica alla teoria della convergenza di William Baumol. Questi in seguito riconobbe la non veridicità dei propri studi proprio per queste obiezioni.

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Questa è un elenco delle più importanti pubblicazioni del professor Bradford DeLong, come risulta da (EN) Brad DeLong's Academic CV, su delong.typepad.com. URL consultato il 23 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 23 maggio 2021).:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Trad. Ing: "Vice segretario assistente"
  2. ^ Trad. Ing: "Ricercatore associato"
  3. ^ Trad. Ing: "Ufficio nazionale di ricerca economica"
  4. ^ "Brad DeLong's Short Biography". Accessed 18 July 2007.
  5. ^ The Economists' Voice. Accessed 12 April 2007.
  6. ^ Journal of Economic Perspectives, su aeaweb.org.
  7. ^ Wessel, David: In Fed We Trust: Ben Bernanke's War on the Great Panic, page 4. Crown Business, 2009.
  8. ^ [1] Archiviato il 28 agosto 2008 in Internet Archive. Accessed 25 September 2008.
  9. ^ One Page Biography James Bradford DeLong, su econ161.berkeley.edu, Brad De Long. URL consultato il 20 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2010).
  10. ^ Marciarille Joins Capital Center (XML), su mcgeorge.edu, University of the Pacific. URL consultato il 2010/10/20 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2010).
  11. ^ Brad DeLong: The Democratic Primaries Are Over
  12. ^ [2] Accessed 19 February 2009.
  13. ^ Brad DeLong's Egregious Moderation
  14. ^ Shrillblog
  15. ^ The History of the Shrill
  16. ^ Trad. Ing: Acuto, o strillo"

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN95318758 · ISNI (EN0000 0001 2283 176X · LCCN (ENno95058622 · GND (DE130326526 · BNE (ESXX902681 (data) · J9U (ENHE987007430546805171 · NSK (HR000242104 · NDL (ENJA001258252 · WorldCat Identities (ENlccn-no95058622