Ivo Stefanoni

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Ivo Stefanoni
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 165 cm
Peso 55 kg
Canottaggio
Società GS Moto Guzzi
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi olimpici 1 0 1
Europei 3 0 1

Per maggiori dettagli vedi qui

 

Ivo Stefanoni (Mandello del Lario, 5 giugno 1936) è un ex canottiere italiano, medaglia d'oro nel quattro con, nel ruolo di timoniere, ai Giochi olimpici di Melbourne 1956 e di bronzo, nella stessa gara, a Roma 1960.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1956 agli Europei di Bled Ivo Stefanoni era il timoniere della Canottieri Moto Guzzi, equipaggio dell'omonima azienda, con agli estremi Franco Trincavelli e Romano Sgheiz, al centro Alberto Winkler e Angelo Vanzin. Vincono il bronzo.

Nello stesso anno lo stesso equipaggio vince l'oro ai Giochi olimpici di Melbourne davanti agli svedesi e ai finlandesi.

L'equipaggio del quattro con, con cui vinse la medaglia olimpica a Roma 1960, era composto anche da Romano Sgheiz, Giovanni Zucchi, Fulvio Balatti e Franco Trincavelli.

Vincitore in carriera anche di quattro medaglie agli europei, di cui tre d'oro come timoniere dell'otto e di quindici titoli italiani tra il 1953 e il 1972.[1]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Anno Manifestazione Sede Evento Risultato Note
1956 Giochi olimpici Bandiera dell'Australia Melbourne 4 con   Oro
1956 Campionati europei Bandiera della Slovenia Bled 4 con   Bronzo [2]
1957 Campionati europei Bandiera della Germania Duisburg Otto   Oro [1]
1958 Campionati europei Bandiera della Polonia Poznań Otto   Oro [1]
1960 Giochi olimpici Bandiera dell'Italia Roma 4 con   Bronzo
1961 Campionati europei Bandiera della Cecoslovacchia Praga Otto   Oro [1]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Collare d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
«Campione olimpico 1956»
— 15 dicembre 2015[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Ivo Stefanoni - Amova, su medagliedoro.org, 1º febbraio 2012.
  2. ^ BREVE STORIA DEL CANOTTAGGIO (PDF), su canottaggio-fvg.org, 1º febbraio 2012, p. 115. URL consultato il 1º febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  3. ^ Collari d'oro 2015, su coni.it. URL consultato il 27 dicembre 2018.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]