Ivan Jakovlevič Bilibin

Ivan Jakovlevič Bilibin (in russo: Иван Яковлевич Билибин?; Tarchovka, 16 agosto 1876, 4 agosto del calendario giuliano[1] – Leningrado, 7 febbraio 1942) è stato un pittore e illustratore russo.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Ivan Bilibin nacque Tarchovka, un villaggio vicino a San Pietroburgo, nella famiglia di un medico militare. Studiò alla facoltà di legge dell'Università statale di San Pietroburgo. Nel 1898 studiò presso il pittore Anton Ažbe a Monaco, poi lavorò alcuni anni sotto la direzione di Il'ja Repin. Visse prevalentemente a San Pietroburgo e fu un membro attivo dell'associazione di artisti e letterati Mir iskusstva.
Nel 1899 Bilibin si recò in un villaggio del governatorato di Tver', dove creò per la prima volta delle illustrazioni in quello che sarebbe diventato il suo stile caratteristico, per il libro La favola dello zarevic Ivan, dell'uccello di fuoco e del lupo grigio. Tra il 1902 e il 1904 visitò i governatorati di Vologda, Olonec e Arcangelo, su incarico della sezione di etnografia del Museo russo.
Il talento artistico di Bilibin si manifestò chiaramente nelle sue illustrazioni per favole e byliny russe (in particolare le favole di Aleksandr Puškin), e nelle sue scenografie teatrali e operistiche.
Durante la rivoluzione russa del 1905 realizzò delle caricature. Nel 1915 prese parte alla Società per il rinascimento della Russia artistica assieme a molti altri artisti del tempo. Dopo la rivoluzione d'ottobre Bilibin lasciò la Russia: dal 1920 visse dapprima al Cairo, poi ad Alessandria d'Egitto; nel 1925 si trasferì a Parigi. In quel periodo creò brillanti decorazioni per le scene di opere russe, e fu invitato ad allestire il balletto di Igor' Stravinskij L'uccello di fuoco a Buenos Aires, ed una serie di opere a Praga e Brno. Con il passare degli anni si riconciliò con il potere sovietico: nel 1936 ritornò in patria e si stabilì a Leningrado, per insegnare all'Accademia degli artisti e continuare a lavorare come illustratore e artista di teatro. Bilibin morì durante l'assedio di Leningrado, il 7 febbraio 1942.
Opere scelte[modifica | modifica wikitesto]
I mercanti in visita allo zar Saltan. Illustrazione del 1905 per La favola dello zar Saltan scritta da Aleksandr Puškin.
Bozzetto scenografico del 1909 per l'opera lirica Il gallo d'oro di Nikolaj Rimskij-Korsakov tratta da La fiaba del galletto d'oro di Puškin.
Lo zar Dadon di fronte alla regina Šemacha, sempre per Il gallo d'oro (1906).
Un'illustrazione per il Canto della schiera di Igor, un poema epico russo degli inizi del XIII secolo.
La strega Baba Jaga in una illustrazione del 1900 per la fiaba Vasilisa la Bella.
Il cavaliere rosso, un personaggio di Vasilisa la Bella 1899.
Ivan Carevič cattura una piuma dell'uccello di fuoco 1899.
Morozko, personificazione dell'inverno e del gelo nel folklore russo, appare ad una donna.
Il bogatyr Dobrynja Nikitič trae in salvo Zabava dallo Zmaj Gorynych.
Alkonost, l'uccello del paradiso della mitologia slava.
L'amministrazione della giustizia nel Rus' di Kiev, secondo il codice legale della Russkaja Pravda.
Illustrazione per Ruslan e Ljudmila di Puškin.
Illustrazione per Jaroslavna (1930).
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Nelle zone appartenute all'Impero russo il calendario gregoriano venne introdotto il 14 febbraio 1918.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Opere di Ivan Jakovlevič Bilibin, su openMLOL, Horizons Unlimited srl.
- (EN) Opere di Ivan Jakovlevič Bilibin / Ivan Jakovlevič Bilibin (altra versione) / Ivan Jakovlevič Bilibin (altra versione), su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Bibliografia di Ivan Jakovlevič Bilibin, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 61666423 · ISNI (EN) 0000 0001 0907 6077 · SBN RAVV015555 · Europeana agent/base/152011 · ULAN (EN) 500030855 · LCCN (EN) n50018017 · GND (DE) 118510851 · BNE (ES) XX848335 (data) · BNF (FR) cb12590344m (data) · J9U (EN, HE) 987007303881705171 (topic) · NSK (HR) 000106687 · NDL (EN, JA) 00433304 · CONOR.SI (SL) 30508643 · WorldCat Identities (EN) lccn-n50018017 |
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