Isola dei Pescatori

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Isola dei Pescatori
L'isola vista dal lago
Geografia fisica
LocalizzazioneLago Maggiore
Coordinate45°54′45″N 8°31′15″E / 45.9125°N 8.520833°E45.9125; 8.520833
ArcipelagoIsole Borromee
Superficie0,034 km²
Geografia politica
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Piemonte
Provincia  Verbano-Cusio-Ossola
Comune Stresa
Demografia
Abitanti57[1](2001)
Cartografia
Mappa di localizzazione: Piemonte
Isola dei Pescatori
Isola dei Pescatori
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L'isola dei Pescatori, conosciuta anche come Isola Superiore (in dialetto locale Isola di Pescador), è l'unica dell'arcipelago delle Borromee nel Lago Maggiore (comune di Stresa) ad essere stabilmente abitata.

Larga 100 metri per 350 di lunghezza, ospita un piccolo borgo, dalle caratteristiche case a più piani (con lunghi balconi per essiccare il pesce), con una piazzetta, caratteristici vicoli stretti, il lungolago e la via principale per permettere gli spostamenti rigorosamente a piedi dei 19 abitanti che vivono di pesca e turismo.

Abitata da almeno 700 anni l'isola dispone di una parrocchia dedicata a san Vittore e un belvedere alberato dal lato opposto.

D'estate gode di una grande affluenza di visitatori che passeggiano nei vicoli e comprano oggetti di artigianato locale nel piccolo e caratteristico mercatino. Famosa a Ferragosto è la processione della statua della vergine Maria su una barca intorno alle isole, circondata da numerosi natanti di turisti e di abitanti della zona.[2]

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Acqua alta[modifica | modifica wikitesto]

Un fenomeno che si verifica periodicamente (in genere in autunno e primavera) è quello dell'acqua alta. In seguito ad abbondanti precipitazioni, il livello del lago sale e l'acqua invade la passeggiata a riva fino a lambire le case. Ma le vecchie abitazioni dimostrano una saggezza architettonica nella loro costruzione: le loro soglie infatti sono sempre collocate nelle stradine interne a livelli più rialzati rispetto alla riva, dunque l'acqua non entra nelle case.[3]

Luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Vittore[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Vittore, resti dell'abside romanica
L'isola alla fine dell'Ottocento

La chiesa[4] era originariamente una cappella, risalente all'XI secolo, della quale si conserva solo il piccolo arco. Dipendeva forse dall'Abbazia di San Donato di Sesto Calende ed era dedicata a san Gandolfo. Venne ampliata in stile gotico e in epoca rinascimentale, quando l'originaria abside divenne una semplice cappella. Nel 1627 acquisì il ruolo di parrocchia e fu intitolata a San Vittore.

All'interno conserva affreschi cinquecenteschi e l'altare maggiore seicentesco con i busti dei quattro vescovi, Sant'Ambrogio di Milano, San Gaudenzio di Novara, San Francesco di Sales e San Carlo Borromeo, tipici del culto ambrosiano.[5]

Feste e tradizioni[modifica | modifica wikitesto]

Gli isolani conservano ancora alcune feste tradizionali-locali. La più famosa è quella di Ferragosto che durante la sera è caratterizzata dalla processione delle barche da pesca illuminate che portano la statua dell'Assunta attorno all'Isola. A Carnevale si allestisce a riva una lunga tavolata dove gli isolani si riuniscono per mangiare un'ottima polenta e bere un buon bicchiere di vino. La sera della vigilia dell'Epifania tutti i bambini sono impegnati a svegliare la Befana con la carga vegia. Essi corrono per tutta l'isola trascinandosi dietro, legati ad una corda, lattine, marmitte, coperchi e tutto ciò che rotolando produce rumore. Durante la settimana di Ferragosto si disputa, inoltre, il tradizionale torneo di bocce.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dati ISTAT, su dawinci.istat.it. URL consultato l'8 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2019).
  2. ^ Grassi e Manni, p. 295.
  3. ^ Le Isole Borromee, p. 10.
  4. ^ San Vittore - Isola Superiore, su Società Storica Novarese (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2013).
  5. ^ Grassi e Manni, p. 296.
  6. ^ Grassi e Manni, pp. 296-298.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Le Isole Borromee e la Rocca di Angera, Milano, Silvana editoriale, 2000.
  • Vittorio Grassi e Carlo Manni, Il Vergante, Intra, Alberti, 1990.
  • Carlo Alessandro Pisoni, Ivan Spadoni e Marco Zacchera, Nelle reti del tempo, Verbania, "La" Compagnia de' Bindoni - Magazzeno storico verbanese, 2010.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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