Ischigualastia jenseni
| Ischigualastia | |
|---|---|
| Stato di conservazione | |
Fossile | |
| Classificazione scientifica | |
| Dominio | Eukaryota |
| Regno | Animalia |
| Phylum | Chordata |
| Classe | Synapsida |
| Ordine | Therapsida |
| Sottordine | †Anomodontia |
| Infraordine | †Dicynodontia |
| Famiglia | †Stahleckeriidae |
| Sottofamiglia | †Stahleckeriinae |
| Genere | †Ischigualastia Cox, 1962 |
| Nomenclatura binomiale | |
| †Ischigualastia jenseni Cox, 1962 | |
Ischigualastia è un genere estinto di terapside dicinodonte di grandi dimensioni vissuto nel Triassico superiore, circa 231,5–223 milioni di anni fa (Carnico superiore-Norico), i cui resti fossili sono stati ritrovati all'interno della Formazione Ischigualasto (Membro Cancha de Bochas) del bacino Ischigualasto-Villa Unión nell'Argentina nordoccidentale. Il genere contiene una singola specie, la specie tipo I. jenseni, appartenente alla famiglia Stahleckeriidae, insieme ad altri dicinodonti di grandi dimensioni.[1]
Descrizione
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Questo animale era un dicinodonte di grandi dimensioni, che poteva superare i 3,5 metri di lunghezza e arrivare a 2 tonnellate di peso. Il solo cranio era lungo 55 centimetri e largo 46. Al contrario di altre forme simili come Placerias o Kannemeyeria, in Ischigualastia non erano presenti i tipici grandi canini superiori.[2][3] Il corpo era eccezionalmente massiccio, sorretto da quattro arti robusti direzionati quasi al di sotto del corpo. Insieme al suo stretto parente Placerias, Ischigualastia è il secondo dicinodonte più grande conosciuto dopo il gigantesco Lisowicia.
Il cranio era di forma triangolare in vista dorsale, con la parte posteriore più ampia. La regione interorbitale era molto larga, il muso era appuntito e non vi era traccia di protuberanza pineale, anche se di fronte al foro pineale vi era un leggero innalzamento. Le arcate zigomatiche erano molto robuste e rigonfie verso l'esterno; le staffe erano prive del forame stapediale.[2]
Erano presenti cinque costole sacrali, la scapola era priva di acromion ed era presente un forame coracoideo tra il precoracoide e la scapola. L'ulna era dotata di un grosso processo (olecrano), mentre il femore presentava una testa ben sviluppata e distinta dal resto dell'osso.[4][5][6]
Classificazione
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Ischigualastia jenseni venne descritto per la prima volta nel 1962, sulla base di resti fossili ritrovati nella formazione Ischigualasto in Argentina. Questo animale era uno dei più grandi rappresentanti dei dicinodonti, un gruppo di terapsidi sviluppatisi nel corso del Permiano e che nel Triassico diedero origine a forme specializzate e di grandi dimensioni. In particolare, Ischigualastia è stato attribuito alla famiglia Stahleckeriidae, tipica del Triassico superiore, comprendente anche altri dicinodonti di grande taglia, come Stahleckeria, Placerias e Lisowicia.
Di seguito è riportato un cladogramma di Szczygielski e Sulej (2023):[7]
| Stahleckeriidae |
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Paleoecologia
[modifica | modifica wikitesto]Ischigualastia era una grande erbivoro quadrupede, i cui resti fossili sono particolarmente comuni alla base della formazione Ischigualasto. Era un membro abbastanza comune della fauna locale, anche se non abbondante come gli erbivori di dimensioni medie Scaphonyx e Exaeretodon. L'unico pericolo per un animale tanto grande era dato dalla presenza del quasi altrettanto grande Saurosuchus e, forse, il dinosauro primitivo Herrerasaurus, che condividevano lo stesso ambiente. È possibile che la pressione di questo predatore sia stata una delle cause dell'estinzione di Ischigualastia, i cui resti fossili effettivamente divengono meno comuni e infine scompaiono nei livelli più alti della formazione Ischigualasto. Uno stretto parente di taglia di poco inferiore, Placerias, sopravvisse per alcuni milioni di anni in Laurasia.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Robert L. Carroll, Vertebrate Paleontology and Evolution, W.H. Freeman and Company, 1988.
- ^ a b White, A.T. Kazlev, M.A., Therapsida: Neotherapsida: Dicynodontia, su Palaeos, 1º Febbraio 2004. URL consultato il 1º Novembre 2014.
- ^ Cristina Vega-Dias, Michael W. Maisch e Cesar Leandro Schultz, A new phylogenetic analysis of Triassic dicynodonts (Therapsida) and the systematic position of Jachaleria candelariensis from the Upper Triassic of Brazil, in Neues Jahrbuch für Geologie und Paläontologie - Abhandlungen, vol. 231, n. 2, 2 Marzo 2004, pp. 145–166, DOI:10.1127/njgpa/231/2004/145 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2023).
- ^ (EN) Donald R. Prothero, 20. Synapsids: The Origin of Mammals, in Vertebrate Evolution: From Origins to Dinosaurs and Beyond, Boca Raton, CRC Press, 18 Aprile 2022, DOI:10.1201/9781003128205-4.
- ^ (EN) Scott A. Hartman, David M. Lovelace, Benjamin J. Linzmeier, Paul D. Mathewson e Warren P. Porter, Mechanistic Thermal Modeling of Late Triassic Terrestrial Amniotes Predicts Biogeographic Distribution, in Diversity, vol. 14, n. 11, Novembre 2022, pp. 973, DOI:10.3390/d14110973.
- ^ Anthony R. Fiorillo, Kevin Padian e Chayanin Musikasinthorn, Taphonomy and Depositional Setting of the Placerias Quarry (Chinle Formation: Late Triassic, Arizona), in PALAIOS, vol. 15, n. 5, 2000, pp. 373–386, DOI:10.2307/3515510.
- ^ T. Szczygielski e T. Sulej, Woznikella triradiata n. gen., n. sp. – a new kannemeyeriiform dicynodont from the Late Triassic of northern Pangea and the global distribution of Triassic dicynodonts, in Comptes Rendus Palevol, vol. 22, n. 16, 2023, pp. 279–406, DOI:10.5852/cr-palevol2023v22a16.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- C. B. Cox. 1962. Preliminary diagnosis of Ischigualastia, a new genus of dicynodont from Argentina. Breviora 156:8-9
- C. B. Cox. 1965. New Triassic dicynodonts from South America, their origins and relationships. Philosophical Transactions of the Royal Society of London, Series B 248(753):457-516
Altri progetti
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Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ischigualastia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Ischigualastia jenseni, su Fossilworks.org.

