Isabella Ragonese

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Isabella Ragonese alla 66ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia (2009)

Isabella Ragonese (Palermo, 19 maggio 1981) è un'attrice, drammaturga e regista teatrale italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2000 consegue un diploma di recitazione presso la scuola Teatès di Palermo (direttore Michele Perriera). Attrice e autrice teatrale, ha scritto, diretto e interpretato diverse sue opere come Che male vi fo e Bestino: è stata vincitrice di concorsi per artisti emergenti, tra cui nel 1998 il primo premio del concorso nazionale INDA (Istituto Nazionale Dramma Antico) con un saggio breve sulla figura di Ecuba nella tragedia euripidea.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Il suo primo film è stato Nuovomondo di Emanuele Crialese del 2006. Dopo aver partecipato al film indipendente Detesto l'elettronica stop di Cosimo Messeri, ottiene poi il ruolo di Marta, la protagonista precaria e neolaureata in filosofia teoretica nel film di Paolo Virzì Tutta la vita davanti, che le vale una candidatura ai Nastri d'argento 2008 come migliore attrice protagonista. Nel luglio del 2008 è stata premiata a Parma con il trofeo "Maurizio Schiaretti", riconoscimento dedicato agli attori emergenti del cinema italiano. Il 27 luglio 2008 al Festival Teatro e colline di Calamandrana Alta ha portato in scena un'opera da lei scritta dal titolo Mamùr e interpretata in coppia con Giuseppe Sangiorgi, riportando un notevole successo.

Nel 2008 è stata scelta come interprete per il film Viola di mare[1], al fianco di Valeria Solarino e sotto la direzione della regista Donatella Maiorca, film tratto dal libro Minchia di Re di Giacomo Pilati. Nello stesso anno recita nel film Il cosmo sul comò. Nel 2009 ritorna sul grande schermo con i film Due vite per caso, regia di Alessandro Aronadio, Oggi sposi di Luca Lucini e Dieci inverni, regia di Valerio Mieli. Nel 2010 interpreta Elena, la moglie di Elio Germano, nel film La nostra vita di Daniele Luchetti e vince il Nastro d'argento alla migliore attrice non protagonista per le sue interpretazioni nel film di Luchetti e in Due vite per caso. Nello stesso anno è stata anche la madrina della 67ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia[2]. Per La nostra vita riceverà la sua prima candidatura ai David di Donatello 2011 come miglior attrice protagonista.

Nel 2011 recita per la prima volta in una produzione televisiva, partecipando a un episodio della serie televisiva Il commissario Montalbano. Nel marzo 2011 ha partecipato come protagonista al videoclip di Luciano Ligabue Il meglio deve ancora venire, contenuta nell'album Arrivederci, mostro!. Sempre nel 2011 è protagonista sul grande schermo del film Il primo incarico sotto la regia di Giorgia Cecere, per il quale ottiene un'altra candidatura al Nastro d'argento come miglior attrice protagonista e de Il giorno in più con Fabio Volo. Da gennaio a maggio 2012 ha recitato a teatro ne La commedia di Orlando per la regia di Emanuela Giordano, liberamente tratto dal romanzo Orlando di Virginia Woolf. Nel maggio 2013 recita nel dramma teatrale Taking care of baby al Teatro Eliseo di Roma.[3]

Nel 2014 dà voce al personaggio di Griet nell'audiolibro La ragazza con l'orecchino di perla di Tracy Chevalier e partecipa al film di successo Il giovane favoloso di Mario Martone, nel ruolo di Paolina Leopardi. L'anno successivo è protagonista, accanto ad Alessio Boni, del film drammatico In un posto bellissimo, diretto da Giorgia Cecere.[4] Dal 2016 è nel cast di Rocco Schiavone dove interpreta la moglie del vicequestore Marina. Del 2016 è il film Sole cuore amore per il quale riceve una nuova candidatura Nastro d'argento alla migliore attrice protagonista.[5] Nel 2021 esce il film Lei mi parla ancora, diretto da Pupi Avati, che la vede protagonista nei panni di Rina Cavallini da giovane, interpretata ai giorni nostri da Stefania Sandrelli. Nel 2022 ha interpretato il ruolo della fotografa Letizia Battaglia nella miniserie Solo per passione - Letizia Battaglia fotografa.

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Programmi televisivi[modifica | modifica wikitesto]

Audiolibri[modifica | modifica wikitesto]

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Film d'animazione e serie animate[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze italiane[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 7 marzo 2019[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Viola di Mare, Regia di Donatella Maiorca, Con Isabella Ragonese, Valeria Solarino ed Ennio Fantastichini, su cinemaeculture.wordpress.com, 22 ottobre 2009.
  2. ^ Isabella Ragonese madrina a Venezia - Corriere della Sera, su cinema-tv.corriere.it. URL consultato il 15 aprile 2023.
  3. ^ 'Taking care of baby': Isabella Ragonese nella versione inglese della storia di Cogne, su genova.mentelocale.it. URL consultato il 23 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2013).
  4. ^ “In un posto bellissimo”: al cinema con Isabella Ragonese e Alessio Boni, su sorrisi.com, 27 agosto 2015. URL consultato il 28 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2015).
  5. ^ David di Donatello 2018, nomination e orari tv. Tutto quello che c'è da sapere, su quotidiano.net, 21 marzo 2018. URL consultato il 6 aprile 2018.
  6. ^ African Requiem inaugura il Calenzano Teatro Festival 2013 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2013).
  7. ^ Cerimonia David di Donatello 2020: David di Donatello, Rai 1, 8 maggio 2020.
  8. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato..

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN160466885 · ISNI (EN0000 0001 0772 6929 · SBN UBOV263734 · LCCN (ENno2009065554 · GND (DE142791857 · BNE (ESXX5332782 (data) · BNF (FRcb16661081b (data) · J9U (ENHE987007337839305171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2009065554