Isabella Pallavicino

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Isabella Pallavicino (Cortemaggiore, 1549Soragna, 30 novembre 1623) è stata una letterata italiana.

Stemma dei Pallavicino.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era figlia di Girolamo Pallavicino marchese di Cortemaggiore.

Fu una delle dame più colte e raffinate del suo tempo.[1] Amò soprattutto la poesia e Niccolò Secchi le dedicò la commedia Il Beffa.[2] Scambiò una fitta corrispondenza con il letterato Marco Antonio Guarini e fu tra i fondatori dell'Accademia degli Innominati di Parma.[3]

Fece stampare a proprie spese una delle prime edizioni della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso e fece della rocca di Soragna un cenacolo intellettuale.[4]

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Sposò nel 1568 di Giampaolo II Meli Lupi (figlio di Diofebo II e di Cassandra Marinoni, Donna Cenerina), che premorì al padre nel 1571. Ebbero due figli:[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mordacci, p. 29.
  2. ^ Pallavicino.
  3. ^ Tre Nobildonne e un guerriero. Un convegno al Museo Cinese.
  4. ^ Soragna, p. 31.
  5. ^ Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Pallavicino, Torino, 1835.
  6. ^ Pallavicino.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA. VV., Soragna, Franco Maria Ricci, Milano, 1996
  • Alessandra Mordacci (a cura di), La Rocca di Soragna, Gazzetta di Parma Editore, Parma, 2009
  • Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Pallavicino, Torino, 1835, ISBN non esistente.