Isabella Gonzaga (1565-1637)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Isabella Gonzaga
Ritratto di Isabella Gonzaga
Duchessa di Sabbioneta
PredecessoreVespasiano I Gonzaga
SuccessoreAnna Carafa della Stadera
Altri titoliPrincipessa consorte di Stigliano, duchessa consorte di Mondragone
NascitaSabbioneta, 12 gennaio 1565
MorteNapoli, 10 febbraio 1637 (72 anni)
Luogo di sepolturaBasilica di San Domenico Maggiore, Napoli
DinastiaGonzaga di Sabbioneta e Bozzolo
PadreVespasiano Gonzaga
MadreAnna Trastámara d'Aragona
Consorte diLuigi Carafa della Stadera
FigliAntonio
ReligioneCattolicesimo
Ducato di Sabbioneta
Gonzaga-Carafa

Vespasiano I Gonzaga
Figli
Isabella Gonzaga
Figli
Anna Carafa (senza titolo ducale)
Figli
Nicola María de Guzmán Carafa
Modifica

Isabella Gonzaga (Sabbioneta, 12 gennaio 1565Napoli, 10 febbraio 1637) è stata una nobile mantovana e duchessa di Sabbioneta.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Scudo di Isabella Gonzaga e Luigi Carafa
LIBERTAS ALOY • C • CARRAF • E • ISABEL : GONZ • SABLONET • DVX
Zecca di Sabbioneta
Il tallero di Sabbioneta ai tempi di Isabella Gonzaga.

Era figlia di Vespasiano I Gonzaga, duca di Sabbioneta e della seconda moglie Anna d'Aragona y Folch de Cardona, nata con parto gemellare (la sorella Giulia morì poco dopo).[1]

Alla morte di Vespasiano, il 26 febbraio 1591, Isabella ereditò per testamento tutti i suoi possedimenti e una dote ricchissima in monete d'oro.[2]

Si aprì subito un'aspra contesa per la successione al ducato di Sabbioneta. In mancanza di erede maschio pretesero di subentrare di diritto nell'eredità i Gonzaga di Mantova e quelli del ramo di San Martino, eredi di Pirro Gonzaga.
Il 6 marzo 1591 fu firmato un accordo ed il piccolo feudo fu smembrato: la contea di Rodigo andò a Vincenzo I Gonzaga, duca di Mantova; il marchesato di Ostiano e i feudi di Bozzolo, Rivarolo e Commessaggio vennero divisi tra i figli di Pirro. Alla duchessa Isabella rimasero Sabbioneta, Itri, Fondi e Minturno.[3]

Il 29 novembre 1584 sposò a Bozzolo[4] Luigi Carafa della Stadera (1591-1638), IV principe di Stigliano e duca di Mondragone.
Gli sposi si trasferirono prima a Milano poi a Napoli, mentre Sabbioneta fu retta da un governatore. Si recavano saltuariamente nel ducato gonzaghesco (ambito dal re di Spagna per la sua strategica posizione) - dove circolavano monete con le loro effigi - per sbrigare urgenti affari di governo: Isabella dimostrò interesse per i problemi socio-economici dei sabbionetani. Dal loro matrimonio nacque un figlio, Antonio (1586-1610), duca di Mondragone, in seguito sposo di Elena Aldobrandini (nipote di papa Clemente VIII), che premorì ai genitori.[5]

La coppia dimorava nel palazzo Cellammare dove nel 1636 verrà celebrato il discusso matrimonio tra la nipote Anna e Ramiro Felipe Núñez de Guzmán. La duchessa - in perenne compianto per la precoce scomparsa del figlio Antonio - si oppose alle scelte dei Carafa e della nuora Elena Aldobrandini e contrastò con forza queste nozze perché desiderava per l'erede un principe italiano che avesse a cuore la conservazione dell'indipendenza e del prestigio degli Stati paterni di Sabbioneta e solo la designazione dello spagnolo a Viceré di Napoli addolcì un poco la sua determinata posizione.[6] La regina d'Ungheria Maria Anna d'Asburgo, sorella del re Filippo IV di Spagna e della regina di Francia Anna d'Austria (madre di Luigi XIV), nel 1630 sostò a Napoli e, desiderosa di conoscere la ricchissima ereditiera, convocò a corte Isabella, la nuora Elena e la nipote Anna concedendo loro il privilegio di stare sedute in sua presenza. Anche il viceré Fernando Afán de Ribera, duca di Alcalá esercitò la propria autorità per convincere la risoluta nobile Gonzaga.[7]

Alla morte di Isabella, avvenuta a Napoli nel 1637, il ducato di Sabbioneta venne ereditato dalla nipote Anna Carafa della Stadera, figlia di Antonio. La duchessa fu seppellita nella cappella Carafa della basilica di San Domenico Maggiore, dove si trovava la tomba del marito.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Ludovico Gonzaga Gianfrancesco Gonzaga  
 
Antonia del Balzo  
Luigi Gonzaga "Rodomonte"  
Francesca Fieschi Gianluigi II Fieschi  
 
Caterina del Carretto  
Vespasiano I Gonzaga  
Vespasiano Colonna Prospero Colonna  
 
Covella di Sanseverino  
Isabella Colonna  
Beatrice Appiano Jacopo IV Appiano  
 
Vittoria Todeschini Piccolomini  
Isabella Gonzaga  
Enrique de Aragón y Pimentel Enrique de Aragón y Alburquerque  
 
Beatriz Pimentel y Enríquez  
Alfonso de Aragón y Bragança  
Guiomar Castro de Bragança y de Noronha Alfonso de Bragança y Castro  
 
María de Noronha y Sousa  
Ana de Aragón y Cardona  
Ferdinando I Folch de Cardona y Enríquez Juan Ramón Folch IV de Cardona y de Urgell  
 
Aldonza Enríquez y Quiñones  
Juana Folch de Cardona y Manrique de Lara  
Francisca Manrique de Lara Pedro Manrique de Lara y Sandoval  
 
Guiomar de Acunha e Castro  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ GeneAll.net - Isabella Gonzaga Colona, duchessa di Sabbioneta
  2. ^ Sabbioneta era sede della zecca del ducato.
  3. ^ Tellini Perina
  4. ^ Enrico Agosta del Forte, Sabbioneta e il suo comune. Dalle origini al 1980, Mantova, 2005, Sometti Edizioni.
  5. ^ Sarzi Amadè
  6. ^ Mafrici, p. 191
  7. ^ Mafrici, pp. 191-192

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., Vespasiano Gonzaga e il ducato di Sabbioneta, Accademia Nazionale Virgiliana di Scienze, Lettere e Arti, Mantova, 1993
  • Mirella Mafrici (a cura di), Alla corte napoletana. donne e potere dall'età aragonese al viceregno austriaco (1442-1734), Fridericiana Editrice Universitaria, Napoli, 2012
  • Luca Sarzi Amadè, Il duca di Sabbioneta, SugarCo, Milano, 1990
  • Chiara Tellini Perina, Sabbioneta, Electa, Milano, 1991

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Duchessa consorte di Mondragone Successore
Ippolita Gonzaga 1584 - 1630 Anna Carafa della Stadera
Predecessore Duchessa di Sabbioneta Successore
Vespasiano I Gonzaga 1591-1637 Anna Carafa della Stadera
(senza titolo ducale)
Controllo di autoritàVIAF (EN231803236 · CERL cnp01426504 · GND (DE102005056X · WorldCat Identities (ENviaf-231803236