Isabel Ramírez Castañeda

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Isabel Ramírez Castañeda (Milpa Alta, Messico, 188126 marzo 1943) è stata un'archeologa, antropologa ed etnologa messicana. Assieme a Zelia Maria Magdalena Nuttall è considerata la prima archeologa di Messico.[1][2] Durante la sua carriera studiò il folklore Nahua del Messico centrale e fu la prima donna messicana a guidare uno scavo archeologico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver studiato alla Escuela Normal de Profesoras, lavorò come maestra d'asilo e dell'infanzia di primaria mentre frequentava le conferenze dell'Ateneo della Gioventù. Ebbe l'occasione di conoscere l'antropologo Eduard Seler e l'etnologa Caecilie Seler-Sachs durante il loro viaggio in Messico nel 1907. Con loro studiò e catalogò oggetti del Museo nazionale di antropologia (Museo Nacional de Antropología) di Città del Messico e fece da assistente nelle lezioni di archeologia.

Nel 1906 vinse una borsa di studio per studiare archeologia, storia ed etnologia al Museo nazionale di antropologia, a cui fu affiliata per gran parte della sua carriera.[3] Isabel incontrò Franz Boas quando visitò il Messico e ricevette una borsa dell'Università di Columbia per collaborare con la Scuola internazionale di archeologia ed etnologia americana (Escuela Internacional de Arqueología y Etnología americanas).[4] In questo modo Isabel poté accompagnare i Seler nelle varie spedizioni ai siti archeologici e iniziare a studiare l'architettura antica e la ceramica. Partecipò inoltre agli scavi nel sito maya Palenque a febbraio 1911 e in quello Chichén Itzá ad aprile 1911. Grazie alla sua conoscenza della lingua nahuatl fece da interprete.

A settembre dello stesso anno vinse una borsa per la Scuola internazionale di archeologia ed etnologia americana che le permise di proseguire i suoi studi sulla lingua nahuat, pur continuando a lavorare con Franz Boas in Milpa Alta e Culhuacan. Il suo lavoro fu presentato in una esposizione del museo e ad un congresso a Londra.[5]

Per tutta la sua vita lavorò per il museo, scrivendo anche un libro di testo per insegnare a leggere e a scrivere e che avrebbe dovuto essere tradotto in náhuatl, ma che non riuscì a finire. Contribuì inoltre con una serie di racconti popolari nahua di Milpa Alta al lavoro di Franz Boas, che li pubblicò nel 1924 senza accreditarla come autrice[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Apen Ruiz Martínez, Zelia Nuttall and Isabel Ramirez Castañeda: two ways to practice and write archaeology at the beginning of the 20th Century in Mexico, in Cadernos Pagu, n. 27, 2006, pp. 99–133.
  • (ES) Apen Ruiz Martínez, Pensar una metodología feminista desde la arqueología: Cuando el cuerpo de la mujer toca el cuerpo de la nación, in Liliana Suárez, Emma Martín e Rosalba Hernández (a cura di), Feminismos en la antropología: nuevas propuestas críticas, 2008, pp. 141–155.
  • Giovanna Campani, Antropologia di genere, Torino, Rosenberg & Sellier, 2016, ISBN 978-88-7885-394-2, OCLC 950467361. URL consultato l'8 febbraio 2022.
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