Irene Papas

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Irene Papas nel film Le troiane (1971)

Irene Papas (in greco: Ειρήνη Παπά; AFI: [iˈɾini paˈpa]), pseudonimo di Irene Lelekou (Ειρήνη Λελέκου, pron. [iˈɾini leˈleku]; Chiliomodi, 3 settembre 1926[1][2][3]Chiliomodi, 14 settembre 2022[4][5]) è stata un'attrice greca.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Chiliomodi, un piccolo paese della Corinzia (nel Peloponneso), il villaggio di suo padre, Stavros Lelekos, mentre sua madre Eleni Prevezanou era originaria di Prevesa in Epiro. La data di nascita è il 3 settembre 1926[1][2][3]. Ex moglie del regista greco Alkis Papas sposato nel 1947 (del quale conservò il cognome per la sua carriera), si fece conoscere nell'ambiente internazionale con il film La città morta (1952) di Frixos Iliadis al Festival di Cannes del 1952. A inizio carriera fu anche modella nel 1953 per gli stilisti Vincenzo Ferdinandi e Maria Antonelli[6].

Nel cinema lavorò con successo in Italia, dove recitò in vari film, tra cui Una di quelle (1953) di Aldo Fabrizi, Le infedeli (1953) di Steno e Mario Monicelli, Attila (1956) di Pietro Francisci. Esordì a Hollywood interpretando il ruolo di protagonista femminile nel western La legge del capestro (1956) di Robert Wise, accanto a James Cagney, cui seguì Le avventure dei tre moschettieri (1957) di Joseph Lerner. Conobbe il suo maggior successo in patria nel film Elettra (1962) di Michael Cacoyannis, che rilanciò anche la sua carriera a Hollywood e le consentì di partecipare a varie produzioni americane, come I cannoni di Navarone (1961) di J. Lee Thompson, Zorba il greco (1964) di Michael Cacoyannis, Giallo a Creta (1964) di James Neilson, La fratellanza (1968) di Martin Ritt, Anna dei mille giorni (1969) di Charles Jarrott ed altre ancora.

Irene Papas con Gian Maria Volonté nel film A ciascuno il suo (1967)

In Europa fu protagonista in pellicole importanti, come A ciascuno il suo (1967) di Elio Petri, Z - L'orgia del potere (1969) di Costa-Gavras, Le troiane (1970) di Michael Cacoyannis, La quinta offensiva (1973) di Stipe Delić. Tra gli altri suoi film Ifigenia (1977) di Michael Cacoyannis, Il leone del deserto (1981) di Mustafa Akkad, Assisi Underground (1985) di Alexander Ramati, Cronaca di una morte annunciata (1986) di Francesco Rosi, Sweet Country (1987) di Michael Cacoyannis. Lavorò anche in teatro e alla televisione, comparendo nel ruolo di Penelope nello sceneggiato Odissea (1968) e in Mosè (1974), nel ruolo di Sefora. Nel 1987 presiedette la giuria internazionale della prima edizione del Premio Europa per il teatro a Taormina, e la giuria della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Nel 1989 interpretò sotto la direzione di Mauro Bolognini I giganti della montagna di Luigi Pirandello, nel ruolo magico ma tragico della Contessa. Successivamente apparve in molti film al cinema e in televisione, tra cui Yerma (1999) di Pilar Távora, Il mandolino del capitano Corelli (2001) di John Madden e Un film parlato (2003) di Manoel de Oliveira.

Papas partecipò all'album della celebre band greca Aphrodite's Child intitolato 666 (1972), protagonista di una performance dalle chiarissime allusioni sessuali nel brano (Infinity). Il disco, concepito come doppio vinile, venne bloccato poco prima della pubblicazione.[7] Successivamente l'attrice registrò due album con il compositore Vangelis (tastierista del gruppo): Odes (1979) e Rapsodies (1986). Federico Fellini era un suo sincero ammiratore. Irene Papas era molto amica di Katharine Hepburn, con la quale nel 1971 recitò in Le troiane. Hepburn una volta disse che Irene era «una delle migliori attrici nella storia del cinema».[senza fonte] In un'intervista, dopo la morte di Marlon Brando, Papas dichiarò di aver avuto una relazione con l'attore americano in passato e che erano rimasti "cari amici" fino alla fine.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

  • 1969 – Songs of Theodorakis (INTS 1033)
  • 1986 – Rapsodies (con Vangelis)
  • 2006 – Irene Pappas Sings Mikis Theodorakis (FM B0002GSA8G)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EL) Alexandra Tsolka, Ειρήνη Παππά: Η γυναίκα – Ελλάδα (Irini Pappas: La donna - Grecia), su mononews.gr, 15 febbraio 2018. URL consultato il 18 giugno 2020 (archiviato il 4 giugno 2018).
    «Είναι 3 Σεπτεμβρίου 1926. (è il 3 settembre 1926)»
  2. ^ a b Ειρήνη Παππά (Irene Pappas), su finosfilm.com, FinosFilm. URL consultato il 18 giugno 2020 (archiviato il 16 giugno 2018).
    «Γεννήθηκε: 03 Σεπτεμβρίου 1926 ("nata il: 3 settembre 1926")»
  3. ^ a b (EL) Ειρήνη Παππά – Αυτή είναι η τελευταία Ελληνίδα θεά! (Irini Pappas - This is the last Greek goddess!), su mikrofwno.gr, 3 settembre 2018. URL consultato il 18 giugno 2020.
    «"γεννήθηκε στο Χιλιομόδι Κορινθίας στις 3 Σεπτεμβρίου 1926" ("nata a Chiliomodi, nella Corinzia, il 3 settembre 1926")»
  4. ^ Greek Actress Irene Papas Dies at 96, su greekreporter.com, 14 settembre 2022. URL consultato il 14 settembre 2022.
  5. ^ Πέθανε η σπουδαία ηθοποιός Ειρήνη Παπά, su ieidiseis.gr, 14 settembre 2022. URL consultato il 14 settembre 2022.
  6. ^ Irene Papas nel 1953 con un tailleur Antonelli - Noi Donne settimanale n.20 del maggio 1953 (JPG), su i.pinimg.com.
  7. ^ Francesca Fiorentino, Irene Papas, addio all’attrice di Zorba Il Greco e L’Odissea, su asburymovies.it, Asbury Movies, 14 settembre 2022. URL consultato il 14 settembre 2022.
  8. ^ Albo d'oro dei premiati, su premiflaiano.com. URL consultato il 18 maggio 2022.
  9. ^ https://news.cinecitta.com/IT/it-it/news/53/15335/laurea-honoris-causa-a-irene-papas.aspx
  10. ^ (EN) Ειρήνη Παπά: H «ζωντανή Kαρυάτιδα» από το Χιλιομόδι που λατρεύτηκε σε όλη την οικουμένη (εικόνες) - [collegamento interrotto], su korinthostv.gr, 24 aprile 2020. URL consultato il 3 agosto 2020.

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Controllo di autoritàVIAF (EN87907248 · ISNI (EN0000 0001 1451 1643 · SBN RAVV100247 · LCCN (ENno97057570 · GND (DE123916593 · BNE (ESXX942551 (data) · BNF (FRcb138982291 (data) · J9U (ENHE987007445064305171 · CONOR.SI (SL43603299 · WorldCat Identities (ENlccn-no97057570