Ippazio di Gangra

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Sant'Ippazio di Gangra
Il martirio del santo nel menologio di Basilio
 

Vescovo e Martire

 
NascitaCilicia, III secolo
MorteLuziana, 345 circa
Ricorrenza19 gennaio e 14 novembre
Attributimitria e bastone pastorale
Patrono diTiggiano

Ippazio, o Ipazio (Cilicia, ... – Luziana, 345 circa), fu vescovo di Gangra, in Paflagonia; è venerato dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ippazio nacque in Cilicia e fu vescovo di Gangra (città della Paflagonia, regione storica dell'Asia Minore settentrionale) ai tempi dell'imperatore Costantino I o Costanzo II[1]. Partecipò al primo concilio di Nicea (325) e il suo nome si trova anche nella lista dei partecipanti al sinodo di Gangra (340).

Fu martire a Luziana, durante il viaggio di ritorno da Costantinopoli a Gangra, in seguito ad un'imboscata da parte di alcuni seguaci di Novaziano.

Il culto[modifica | modifica wikitesto]

Il suo culto fu molto diffuso nella Chiesa bizantina e giunse nell'Italia meridionale probabilmente al seguito dei monaci che praticavano la Regola di San Basilio il Grande (329-379), perciò detti «Basiliani». Nel Martirologio Romano è ricordato il 14 novembre: "A Gangra in Paflagonia, sempre in Turchia, sant'Ipazio, vescovo, che morì martire lapidato per strada dai novaziani".

Sant'Ippazio è il patrono di Tiggiano, piccolo comune in provincia di Lecce. È ritenuto protettore della virilità maschile e dell'apparato genitale, benefico per l'ernia inguinale, in quanto ne fu egli stesso a lungo sofferente per un tremendo calcio ricevuto nel basso ventre durante una discussione con gli eretici ariani.

Sant'Ippazio è molto venerato anche in Russia ed in particolare nella città di Kostroma, dove nel 1330 venne costruito il Monastero di Ipatiev.

Note[modifica | modifica wikitesto]

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